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♦ Angelo Mazzeo | |
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Settembre 2025 |
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Le 7810 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Rami intrecciati il cespuglio
tra la rete che una parte serra
del giardino mio ha della forsizia
che apre oggi i suoi occhi al cielo
quei gialli delicati allegri fiorellini
cespuglio e fiori che mi rimandano
al passato e alla mente portano
a poi
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Bisogna trovare
una prospettiva
per poter cambiare
il nostro pensiero.
Con grande coraggio
salviamo l’ambiente
dall’inquinamento
dall’effetto serra.
La sfida è avvincente
facciamo del mondo
un posto più bello
più verde e pulito.
Animali
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Soavità d’anima ad elevar colori a iosa,
fra glicini fioriti, mimosa e biancospino
un dolce rimirar ravviva gli occhi e
l’umore eleva a ricrear emozioni e sentimenti
che l’inverno condì d’amaro fiele.
Primavera ad ammantar bellezza
in ogni angolo di
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A quegli scogli
volano i gabbiani
e, si dibatte il vento.
Lì giunge il fruscio del fogliame
confuso con la risacca del marek i
Col vento alle
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Batuffoli d’ovatta ad imbiancar il cielo e
schizzi di luce a dar chiarore,
e cupe ombre a velar il cuore.
Monte a stratificar di neve il paesaggio,
ed attendere che il sole la sciolga
e scenda acqua a riempir il fiume.
Valli ed immensità di prati
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Bianchi calici e
corolle fiorite,
timidi boccioli
si rivestono di raggi di sole.
La rinascita
e il risveglio
di tutta l’esistenza
accompagna
il giorno e la notte.
È primavera
quando il sole attrae,
luce finalmente svelata
finora
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Or già si libra
l’uccello sì ratto
aleggia nel quieto aere,
sospinto da fievole brezza
trafigge il cielo
d’azzurro cosparso
Or febbrile si posa
su fragile ramo
dal germoglio già rapito
e novello cantore
insinua una speranza nei cuori
Un
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Raccolgo viole e margherite
le prime sbocciate
nel sole del mattino,
la rugiada le bacia
sembrano diamanti,
il
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Soffia di tramontana il forte vento
e le foglie fan mille giri a terra,
prima di perdersi nell’aere immenso
a guisa di farfalle colorate.
Ancor non vedo in cielo alcun segnale
che possa dar sollievo all’alma mia,
eppur la primavera è ormai
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Coglieva ciclamini
per la sua maestra,
s’ illuminava il viso
quando li prendeva in mano,
nell’infanzia
a primavera
tra farfalle e grilli
i bimbi
osservano le
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Tre ballerine bianche volate sono
qui sul davanzale briciole di pane
lì messe per mangine le hanno attratte
rapido il volo rapida la beccata
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 | L’onda mai stanca
è lieve carezza
o impetuosa si schianta.
Sorprende che pur
dalla riva respinta,
sempre
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 | Giganti maestosi s’elevano
nel cuor della foresta,
silenti guardiani secolari
nel profondo respiro della natura.
Creature vestali
nell’ergersi al divino
con rami arabescati
a disegnar l’immensità del cielo
nel fluido ondeggiar
di rigogliose
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| Una rosa nel vento
del mare é piegata
quasi cadente é abbacciata
su un piacevole momento.
L’ultimo petalo planando
come lacrima nell’oceano
urla sull’acqua lontano
che si sta avvicinando.
Impaurita di veemente
parvenza ora svelata
da un sorriso
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| Tu che nei giorni
del crudel morbo
della mortale pandemia
agli occhi triste
qual fior della miseria
ti mostravi sotto il
ciel di Lombardia nero
or che questo
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Al di là del caro vetusto ulivo
affiora il fioco chiaror del sole
ancora timido nel suo apparire,
lentamente la luce si accende
e le stelle, ad una ad una, son spente,
luccicano le tremanti verdi foglie
sfiorate dalla brezza del mattino
che le
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Non solo del bosco,
pur di quel tronco
a cui spesso vado incontro.
Nello sbocciare solleva la sua contentezza.
Lo nota persino la sua corteccia.
E’ nuovamente
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È tanto attorcigliata nei suoi se
che sembra un labirinto di frontiera
con mille entrate ed una sola uscita
e pur si chiama erroneamente vita.
È così torta dentro il suo apparato
che i fili non riesci a collegare
e tutto il resto è carne
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 | Respiro l’aroma e il verde del prato,
la luna seduce e brilla
non tolgo gli occhi da lei
e da quelle mille scintille.
Con audacia mi addentro
in quel
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 | C’è un’isola dove tutto splende
di solitudine chiassosa.
Le voci aperte al mare
quelle agresti o di montagna
hanno respiro di vento
che gioca penetrare,
picchiare o solleticare la gariga:
le granitiche giunzioni dei sassi,
i pinnacoli, i
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Si stacca il fogliame;
rotea e cade silente,
le fronde spoglie
e, un giallo tappeto di foglie.
In spazi di luce
il freddo e
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 | E’ rotonda e non piatta
per coltivarla è dura e bassa,
ma col duro lavoro delle mani
regala frutti buoni.
E’ piena di montagne e mari
di laghi e fiumi
di curiosi alberi ed animali,
si ravviva di germogli teneri
si colora di variopinti
fiori,
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| FOLATE SCOMPOSTE
Folate scomposte di vento Maestro
strappano residue foglie a scheletrici rami,
scompigliano fluenti chiome
e svolazzanti gonne,
dando impeto al mare e voce al canneto.
Aggrovigliano sciorinate lenzuola,
sbatacchiano
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| La casa al monte non ha ombre
immersa nel buio della foresta
ha solo luci di soffusi respiri
come una stella caduta sulla terra
nel suo cristallo di solitudine .
Tutto intorno i castagneti si aprono ai sentieri
salgono sino in cima
sono vene
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In ampolle di vetri soffiati
torrenti di fiori
e, lo stupore s’invaghisce
dei prati.
Una dolcezza colorata,
un
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Il tramonto
sembra sanguinare,
dormono i fiori
in braccio
al sole,
si svegliano
al canto dell’usignolo
col cielo che abbraccia il mare,
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La misura del tempo
si sostanzia nella ciclicità
della natura impassibile,
nei ricorsi degli eventi,
nella naturale caducità
delle persone, delle cose,
nella rapida mutevolezza
dei cieli e delle nubi.
La misura del tempo
è la debole
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La pioggia si fermerà
crepiteranno un poco
le foglie sotto i passi
profumeranno di nebbia
gli aghi dei pini,
e conterò tutte le impronte
quelle sul selciato
e quelle che hai lasciato
dentro il mio cuore.
Anche se la solitudine
non sa
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Arretra la luce
nello scudo della notte;
i monti l’ingoiano
aggrappati
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Colori odori
rumori umori
gocce di rugiada
nel bosco mattutino.
Ricordi vivi di un tempo che fu.
Oggi la pancia avvizzita della terra
partorisce rovi e foglie secche.
Nei campi divenuti inospitali
il buono marcisce.
Solo i frutti di plastica
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Poche le bacche nel giardino
nessun insetto sulle gelate
foglie coltre di brina dure
son le zolle a vermi e lombrichi
a pace e quiete da predatori dare
passeri merli pettirossi delusi
spauriti introvabil la pastura
or della tua mano il gesto in
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7810 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 511 al n° 540.
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