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Le 7850 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Nel mezzo del dì
Il ritorno dell'ombra
Non per atona nota
ma con foga contorta
sopra il grido ritratto
che s'abbraccia ad un morto
nella furia del canto
di chi incassa quel colpo.
Era nube nel cielo
Era pace risorta
Come nebbia di
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VERMI CON LE ALI
"Noi siam vermi/ nati a formare l'angelica farfalla" (Dante, Purgatorio, c. X, vv. 124- 5)
I vermi hanno messo le ali.
Anelano e si alano.
Dopo tante zampe due ali.
E farfalle prorompono compiute.
Nuove all'aria e
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Come la mamma
così era la mia corte,
sempre in attesa
della mia voce.
Calda e discreta
aspettava i mei passi,
ascoltava i sospiri,
leniva i lamenti,
segnava i confini dell'amore
che in me sbocciava.
Si riempiva di stelle
nelle notti
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 | In diretta
la pioggia di ghiaccio
un fuoco
di mitraglia bianco
veloce
sparisce
la luce
un'onda di vento
ti scompiglia
la barba
spezzati
i centenari rami
bucate le plastiche
vendemmiate le uve
dispersi gli orti
senza rete
la vita.
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Oltre le note musicali,
che elevano
agli altari del cielo
il canto delle cicale,
germoglia la poesia.
Irrepetibile
prova d'orchestra
di una sublime sinfonia
d'estate.
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 | Ed al passaggio dell'anno
Si ripresenta
Nel mese del riso e delle rose
Appare l'impossibile
Li dove non v'era nulla
Ricrescono e s'abbracciano
Spighe e rose
Una bellezza facile di colori e profumo
Accede in terre che prima parevano paludi
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 | scorro ancora le tracce che lasciasti
cadendo rapido nel baratro
m'inoltro tra le fronde verde smeraldo
di questo bosco e dei suoi elfi
l'odore di funghi penetra le nari
mentre il pensiero s'espande
verso luoghi indefiniti
c'è chi
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| Frescura che ristora
il muto contemplare del cielo
nella notte di luglio
sotto un manto di stelle.
Da lontano
il mare sembra un riflesso
delle nostre emozioni.
Un'onda va, un'altra viene
e s'infrangono sugli scogli.
Ubriachi di sale
ci
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| Al ciel tesi rami
e al sol l'aranciato
del fiore di granato...
In fosco ciel d' ombre
sommerso appar ottobre,
tu ubertosa pianta
solari giorni ad obliare.
Sotto il fogliame ai pavesati rami
dai vermigli grani
pomi donerai.
Dolcezze
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| Io sono nel tuo desiderio di rivedermi
sono il raggio caldo di un sole primaverile
dei fiori bianchi di melo che si girano al mio passare
sono già da qualche anno
della terra grassa marrone
di un ramo che nasconde un nido.
Io sono di qualche
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| soli nell'involucro di carta che uno ha
continuo intorno che s'espande e collassa
al ritmo del cuore che grida impazzito
soli a subire le ore fameliche di istanti
mentre i giorni sono sghegge impazzite
scalzi tra ferite che si aprono e
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| Il silenzio del mare
mi culla
a ritmo l'onda batte lo scafo
in richiamo tribale
dona pace ai sensi
i tiranti dell'albero
al tuo passaggio
son corde d'arpa
suonano vibrando al cielo
sinfonia immensa
l'attrito del timone su
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E' un cielo fermo
l'orizzonte di formiche
intorno a frugare
chissà se loro
il sudore del sole
opprime
su un tappeto
di frinir di grilli
umani sbadigli
e palpebre pesanti
né una goccia di vento
a rischiarar la
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 | Danzano le sottili foglie all'abbraccio del vento.
Come mille bandierine di colore verde
si agitano al canto del merlo.
Ridono, ballano, si toccano le mani,
poi, si baciano scivolando l'una sull'altra.
Alcuna secca, cade dal ramo.
Finisce nella
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| arroccati in squadroni d'assalto
centuria da contatto
carapaci al sole schierati
banditi del fiume
innalzano dure barricate
e dove passano il silenzio s'ode
stridere al cielo rosseggia
l'acqua fila di predoni
col marchio sulla
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Come
un'antico canapo
o attorcigliata gomena
della nave a la bitta
trattiene il veliero
cullante in ormeggio
nel mezzo del mare
un poco più fondo,
così
trattiene e nutre la vita
di madre propaggine
culla sacrale
il cordone
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 | Notte triste dove
l'umore ha il sopravvento,
cercando una risposta
nell'affanno;
soave pensar
c'è il vento forte,
dove sulle rocce il mare
ripropone scheletri di morte.
Mare di notte paura fai,
la tua chioma biancastra
nel chiaro di
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Il ronzio delle zanzare distrae la mente
mentre il cuore punge e succhia il mio sangue
nel pensiero di te.
In banale serata da brezza cullata,
musicata dal frinire dei grilli
in singolar serenata...
mi sovrasta la notte di vago cobalto, striata
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Incalza l'afa
nella luce spenta
dove m' illudo
che l'aria sia più fresca.
Tutto è noia...
gli occhi chiusi:
una civetteria inutile
per agganciare il sonno
Fuori riconosco
la voce del mondo
ma me ne tengo lontana
sono
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Oggi il cielo è limpido
vuoto di un fresco vento
che soffia da nord
e aggiunge sale al verdeazzurro mare.
Profumo di rosa bianca
e di acacie prive di api
oggi a riposo
perché l'aria è in movimento.
Mi fa sentire
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 | Butta via
quei caldi pensieri
e vieni,
vieni una sera a Nemi.
Dove brontolano le rondinelle
e planano con la brezza
senza alcuna timidezza
poi picchiano sugli sguardi
di mille pellegrini.
S'increspa l'onda vermiglia
in pieghe di velluto
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 | La testa sul guanciale
essenza in effusione,
preludio d'amore.
L'estate e le braccia scoperte.
Sole e mare verso nuovi amori:
le necessità dei propri ormoni.
Per noi, ho tolto le coperte.
Venticello accarezza la pelle
il sangue resta
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 | Tu sabbia dorata che avvolgi
il mio corpo mentre il mio cuore
respira profondo.
Tiepida sera estiva
distesa sono
mentre vola il mio pensiero
che arriva a te in un baleno.
La mia anima freme
di ricordi stupendi
con la mia mente che
respira
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 | Odo cicale
intonar canti nuovi
per me
questa sera,
dolci sonetti
di ugole assenti
incredulo
scorgo.
Calde creature di estiva opulenza
scordare mi fanno canicoli giorni
che insensibili e crudi
bramare mi fanno tiepide sere.
Puntini
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| Guardalo questo blocco di ghiaccio,
sentine lo schiocco, lo schianto
di monte sciolto che tarda!
Minacciato al termometro e temuto
da capitani d'industria
che hanno parti di sé nei rifiuti,
il rivolo del suo fuso
condanna ragionieri e
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| Il rigore metallico
m'apre l'aria,
a modo che la salsedine,
con impedimento lieve,
corroda il primo e l'ultimo
dei pensieri miei.
Fin dentro al midollo
di quanto poco di materiale
esiste di me, adesso,
vi penetra.
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 | E aromi, colore e voli
anch'io sono natura
nulla da me è disgiunto
tutto abbraccio
nel volo di uno sguardo.
Catturo nel ruscello
della vita che scorre
luna e stelle
In tremule gocce d'acqua.
E sono un falco o un gufo
che si libra in
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E' notte d'incanto
in questa mia strada
è odore di sabbia
e d'aria invecchiata,
aria invecchiata
portata dal vento
che rode il fermento
di case corrose,
è forse una linea
quest'aria marina
è come una chiusa
ormai
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| Argo |
10/07/2011 17:06 | 1215|  |
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• Angelus pacis Michael in aedes
Caelitus nostras veniat serenae
Auctor ut pacis lacrimosa in orcum
Bella releget.
Dentro mi dormi, dolcezza
dal cielo mi scendi, pace.
In questa tiepida notte d'estate
Luna rosa,
evanescenteimmensa alle
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 | Mi sveglio,
colgo dal letto un rumore.
Lentamente
mi muovo,
in ascolto.
Un nuovo bagliore
attira i miei occhi,
attendo in silenzio.
Nulla!
Mi alzo assonnata,
aggiro la notte
in veste sottile.
Tace ogni cosa,
solo riverbero
dalla
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| Le nuvole
se ne sono andate,
il mio cuore ti cerca
nella tiepida sera
e mi siedo vicino a te
sul carro del frumento.
Accarezzo i tuoi anni
segnati sul viso
e nei bianchi tuoi capelli,
rivivo i miei giorni
o mamma
e questo è il
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7850 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 5461 al n° 5490.
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