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Le 7851 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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Impulsi di stagioni
(forse, meglio di stagione)
insulsa elucubrazione ...
quand'è che t'è venuta
(perché sei venuta, vero)
impulsi sgrammatico- erotici
intasati dal moccio d'un bambino
guardo il pero nel
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 | Ero una quercia piena di linfa
che si ergeva verso il cielo,
assetata di sole e di pioggia.
Ora sono una fragile foglia
sospesa e tremante, in balia
del soffio di un vento impietoso.
E si perde nel silenzio, il canto
di un'antica canzone
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| Ormai s'attarda al mattino
calda protesa mano
geme fresco olivastro manto
sempre più in esteso
quando occhieggia da dietro
molle nudo colle
e all'intorno poi sorride
profumo da un pezzo s'odora
nell'aria di casa
di chicco bruciato
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Gli incubi onirici
del giovane angelo mutilato
e strappato alle vesti materne
echeggiano nel silenzio tenebroso
di una caserma militare
nel cuore della notte.
Mohamed, la mascotte del villaggio,
aspettava la stagione delle piogge
per andare a
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All'imbrunire
ospite delle tue braccia
sopra la soffice erba
e la frescura placida
di un vecchio olmo
saldo le membra oziose
ubriacando le narici
con la soave fragranza
di viole e margherite
mentre folate d'aria
musicando le fronde
coccolano
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L'ultimo intenso raggio
cede il dominio
al tiepido sole d'autunno
Secche le more nei rovi
fragranza scordata
nel tempo
Nugoli bianchi
ottenebrano sguardo
ai passeri distratti
che cercano di porsi
sotto l'egida dei tralci
di gattici
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 | Batte il cuore, lo ascolto,
nel silenzio acceso di fresche rugiade
su foglie di teneri virgulti,
in uno strepitìo di echi lontani,
sento,
questo mio cuore in estasiate primavere,
aspettare l'estate di ombrosi tepori,
sotto querce di
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| Malinconia
tra dio
e le nostre case falciate
come spighe d'orzo
nelle sere senza voci amiche
un cielo spalmato
da crema d'angeli
sepolti son gli occhi estivi
come gioielli che non brillano più
tristezza
crepuscolo
di un'altra
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 | In questa notte scura
il sonno non dura
il buio scende
e il mio corpo stanco avvolge.
Se apro gli occhi osservo
grappoli rosso vermiglio
esposti al sole ridente
di un prossimo ottobre.
Se chiudo gli occhi
assaporo
sublime
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 | Eburnee statue immobili,
forme, alberi, persone, forse,
che affondano nudi sguardi
tra le luci e le ombre.
Una fontana sgocciola,
a lato di un sentiero deserto,
il ritmo suo di vita,
disilluso.
Dolorose voci: umane?
Di vite
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 | Netti contorni
nel cielo di settembre,
rosso tramonto staglia
all'orizzonte
tetti distesi ed alberi svettanti.
Uccelli in volo:
tornano alla mente
richiami vivi del passato amore.
Il grido resta saldo,
dentro il cuore mentre già il
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Gocce prepotenti
raffreddano lidi infuocati
diluendo giornate gioconde
che tanti ricorderanno.
L'odore del mosto
è forte nell'aria,
ci darà un buon vinello
che gusteremo in estate.
Stormi di uccelli neri
salutano i nostri
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Finita è l'estate
con le sue lunghe
assolate giornate
di mare e ombrelloni.
Arrivato è l'autunno.
La Natura
si veste
di ambrati colori
e presto
ingiallite foglie
cadranno dai rami
presaghe di morte
e d' inverno ancor
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 | Mutamenti climatici ed ambientali,
stati emozionali critici,
segnali irrazionali.
Modificare il corso degli eventi
o passivamente limitarsi
alla statistica emotivamente.
Cercare
impulsi tra pensieri decadenti,
nelle aree circostanti ai miei
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Respira il bosco nel giorno corto
ormai alle porte è l'inverno
e spogli il castagno, il frassino, il faggio
stendono i rami all'azzurro
che li carezza filtrando dal cielo.
Al suolo le foglie seccate di bruno
con nitido riflesso
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 | Ora che sull'onda calda
veloce cala la sera
e il cielo ha
una carezza agli occhi
Fiore di montagna
nell'irta roccia
declina sua speme.
In abito traboccante
di silenzi immensi
Raccolgo petali appassiti
che lentamente cadono
nel vento
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 | Tesso
con dita fulgide dell'aurora
la cornice di settembre
mentre scivola lenta
l'impronta stanca dell'estate.
E spoglio
acquerelli arrugginiti dai ricordi
sbiaditi dalla pioggia di stagione
che senza tregua
bussa tra i pensieri.
Si
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L'incedere elegante
sul palcoscenico del tempo,
delle stagioni perenni
di nostra vita,
avvitate le viti al vento
si rivestono di rugiada
e sole
si innalzano al cielo terso
tra nuvole di rose
e petali di primavera.
Quanto ancora
il cerchio
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 | La via conduceva
in quella piazza solitaria
dove giaceva
una fontana addormentata.
Il fruscio dell'acqua
rimbombava nel mio cuore
e senza far rumore
la mia sete dissetava.
Ammiravo quell'acqua
scorrere vivace,
allegria schizzava
ed io ero
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| L'edera copriva
la dura e vecchia corteccia.
La chioma spoglia nell'avanzar del tempo;
già autunno, già anziano.
I rami secchi indicavano il grigio cielo,
che delle nubi più scure era adornato.
La finestra dell'aula,
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Alzo lo sguardo... respiro... ascolto
i miei occhi vagano
cercano il confine tra cielo e terra.
Vedo solo una collina, verde, di un colore forte
quasi terra con macchie di alberi che svettano verso il cielo
La meraviglia di questa
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E la terra assapora vibrante
l'autunno che malinconico appare
per quel vestito che muto trema
e s'inchina a toccare,
vellutata l'aria col sole
e triste si fa il tramonto
dietro la maschera ancor per poco
a tratteggiar le foglie
col giallo che
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Un'altra estate va via,
e lascia i colori
impressi,
come indelebile scia.
Nell'aria si sente
l'odor di bagnato.
L'autunno è alle porte,
mentre sospira
il cuore innamorato
che dell'estate
ne conserva i ricordi.
Muore il
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Tutto è pace e silenzio laggiù nella valle,
gli ultimi fiocchi cadono sulla terra
modellata da una spessa coltre di neve
e la natura una volta rigogliosa
si è addormentata
cinta dalla dolce aura di Morfeo...
Urla il vento e
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 | Ed ora ti sento scivolare lento
dentro i sentieri, nella selva scura
a proiettare ombre su questo nostro
tempo, grigio e senza forma.
Dolce la sinfonia di quei colori
che presto inonderanno boschi
e valli. Timide nenie e sapore
di castagne,
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| Il sole
tace
all'orizzonte.
Emozionato,
ricorda
spensierati momenti.
L'oscurità cala ora
nel cielo terso settembrino.
Nell'azzurro mare d'agosto
la lacrima di un fanciullo,
il ricordo di un'estate.
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Sulle morene dell'argillosa valle
s'annaqua il pianalto del nevaio
e le saracche or foggiano le falle.
E il fero attrito delle rocce vergini
con l'acque, forgia i gorghi obliqui
e i voltoni ricurvi sulle aspre voragini.
Ancorati sono i
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lacerano il silenzio le grida
nella campagna grigia
cerchio di corvi neri
sollevati in volo
e quel
gridare quasi umano scuote
i tristi pensieri
gocce di pioggia improvvisa
scurisce il cielo tra le fronde
comincia la danza delle ombre
lieve cade la
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 | Busso sulla crosta della terra
e chiedo un pugno di saggezza
Ogni sua briciola,
una lezione d'amore.
In silenzio mi consiglia
di accettare il destino
e cercare la fortuna .
Ogni molecola
del suo profumo,
una regola della vita.
Bacio la
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| Desire |
18/09/2010 21:39 | 2324 |
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Soffia Eolo
impavido impera.
Celere i petali dei fiori
spazza e disperde
e i dolci steli rende stralci.
Dei robusti alberi
i rami agita e strazia,
tempesta annuncia
nel sibilo guizzante.
Ai principi abeti
e ai nobili pini
il suo monito
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Un rivolo sottile, esce ancora alla sorgente
e canta teneramente sulla roccia,
il verde lo si vede appena
sotto i resti di ciò che abbiamo consumato
passando disattenti
E getto uno sguardo di luce nel futuro,
pur se non trovo scritto il
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| Veitla |
16/09/2010 17:30 | 1987 |
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7851 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 6301 al n° 6330.
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