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♦ rita damonte | |
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Settembre 2025 |
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Le 7812 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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dorme il lago sotto un cielo sudato
caldo lacrimoso e aria immobile
ch'ha densità di piombo
un'apprensione s'insinua
con i cumuli guerrieri
che avanzano dal Nord
D'improvviso c'inchioda inermi
la tempesta
iracondi venti e
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Il verde vivo di quei prati
urla la gioia dei fiori
che al sole corolle
aprono e petali.
E ridono le cicale
da caldo tepore svegliate
stridendo tra gli ulivi
il loro canto.
La cincia innamorata
sussurra ventaglio di note
costruendo il suo
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alberi sorridenti
lasciano respiri
generosi e amorosi
grati di vita
restituiscono
a chi accoglienza
dona
madre terra
disinteressato richiamo
inevitabile
uomini non curanti
marciume in
folgorate radici
pianure che si stagliano
di
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Guardate il cielo,
macchiato di nero,
oscuro velo.
Fusione astratta,
uragano devasta,
fulmine contrasta.
Movimento lento,
del vento,
colmando dentro,
il buio denso.
Forza oscura,
di contro natura,
il celo si apre,
il velo scompare.
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Cocente il sole
sopra la mia pelle,
amabilmente mi accarezza il viso.
Occhi socchiusi
per sognare il mare,
sterminatezza d'acqua salutare.
Contrasta il reale
la distesa d'erba
che è lì davanti mentre,
su quel muro,
lucertolina
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 | Arretium:
fra le colorate città della toscana
vivi prosperosa madre etrusca
fiera di quei tuoi grandi figli
che giustamente vanti.
Il tuo passato è nei ruderi,
dalla Chimera ai vasi corallini
dalle note di Guido
alle parole di
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 | Le rose di maggio ci svelan segreti
che hanno nei petali,
schiudendo i boccioli.
Son profumi delicati e soavi,
che ci fan pensare,
che ci fan sognare.
Ogni rosa è legata a qualcosa,
a qualcuno che è ancora
o che or non è
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 | Un fioco pallore
sboccia all'orizzonte
e incerti raggi di luce
accarezzano le onde.
Lievi si dissolvono
le ombre della notte
e di un rado cinquettio
s'odon le prime note.
Allo spuntar del giorno
luci, colori e suoni
ci ridestano
con nuove
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| L'aria pigra
in un giorno d'estate
culla i sogni assopiti
del tempo passato.
Raggi dorati danzano
saettanti sul soffice manto
onda dell'antico mare
che timore e mistero infonde.
L'azzurro color
rintempra i cuori spezzati
canta
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 | Bentornata, primavera,
porti nell'aria
una brezza leggera.
Hai la bellezza
d'una gran fata
e la natura
ti guarda incantata!
Nei prati immensi
papaveri e rose
e le rondin del cielo
ti ridon giocose.
Odi l'odore
della ginestra
e le
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| Trascorrono le ore
vedo il sole tramontare
come se fosse
la fine di un amore,
la fine di una guerra,
la fine di un anno,
riempito con la mano
di un amico.
Contemplo le onde
tra le sponde del mare,
lasciandomi trasportare,
da una leggera
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| Lacrime argentee
sciolte sul volto cadono
nella destra il cuor infranto
nell'altra una rosa avvilita
l'amor donato scomparso
la bocca resta riarsa e amara
di aspra polvere si nutre.
A che serve codesto idillio
se tanto dolor
sentii affondar
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Anfra |
19/05/2009 14:12| 1149 |
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| Il vino della primavera
mi allarga la vista
e mi scopro scolaro
alla scuola dei colori
scendo nei prati
dei fiori novelli
distendo gli sguardi
pasturo il pensiero
sorseggio i desideri
di chi ha Creato
lo sguardo del sole
unito al mio
e
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 | Ti guardo
per inebriar lo sguardo
con i tuoi incantevoli colori...
e darmi pace.
Bruttura umana
che disconosco
ha una medaglia inversa
che carezza il cuore
sfiorandolo come una lama...
che non riesce a fare male.
La tua bellezza
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| Il Santerno che da monti discende
tra meandri e cadute più ardite,
alle piane in cui l'acqua distende
si riprende con fugaci sortite.
Ovattato dalle frasche alla sponda,
odi un rombo che vien da lontano,
se t'accosti sembra quasi si
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| Guardo un volo di un gabbiano,
stesa su una roccia,
contemplando il suo senso
di libertà,
senza condizioni, costrizioni,
ma semplicemente un volo.
Un volo libero dalle preoccupazioni,
e dalla paura.
Mi sento come quel gabbiano
e andare
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 | Folle fuga
di molecole impazzite
nello spazio a loro avverso
insaziabili parti
di un'incessante evoluzione...
nessuna tregua
per amori concentrici
al galoppo
fra concentriche stagioni
in circolo a far combaciare
i dolci incastri
di
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 | Sul ciglio della strada,
altero un cane,
a guardia della casa fermo sta.
Un fil di fumo
sovrasta il casolare,
nell'aria profumata si dilegua
di sapori antichi salgono a memoria.
Il girasole inclina il capo al sole
che già declina e
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| e' sul finire
l'inverno
si avvia all'imbrunire,
come il tramonto
lascia spazio alla notte,
il freddo lascia spazio all'estate.
dolce scirocco invade le strade,
il sole scalda questa parte
di mondo.
sui visi tornano
i sorrisi,
la natura si
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 | Sola
lontano da ogni tumulto
Al mare abbandono
la mia malinconia
Questo giorno
che volge alla fine
si fa provocante
per sedurre la notte
Soffici le nuvole
d’oro e rubino, incipriano l’azzurro
tremulo il vento
solfeggia sull’onda
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 | Attraversava corridoi
fin nelle mie stanze
la voce bianca
nel canto
della primavera in fiore
e correvano
i giorni dell'illusione
sulle fronde
dei tuoi silenzi
intrecciavi il mio nome
e comprai ghirlande
per allontanarti inverno.
Ti
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 | Fiocchi
di neve profumata
e lieve
che umile e infiorata
abbarbicava
tenera e decisa
sulle vecchie cancellate,
a bisticciar col glicine
viola di gelosia
che intendea spadroneggiare,
eppur soccombeva
a quell'aroma intenso d'armonia,
un po'
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La mia mano
cerca la tua
nel buio del mio viale
intriso di odor di gelsomini.
Tu, mille volte
l'hai percorso con me
e inebrìati di quel profumo
ci siam amati alla follia.
Stormi di cicale
all'unisono
cantavano
la nostra marcia
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Tra voli di gabbiani,
autunno o inverno
primavera o estate,
ricordo ancora quell'orizzonte
che tra colori d'arcobaleno
si perde lontano in un filo
là dove è nata la luce.
Da quella luce la vita
senza stupore d'anima
scivola
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Oh, povero tenero gelsomino,
simbolo di spiritualità ed amore,
candore di bambina
richiami alla memoria.
Tu, che vinci per profumo
tutti gli altri fiori,
a stelle precipitate sulla terra
una leggenda araba
ti simboleggia.
Era solo
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 | Il vento sembrava persuadere
i tuoi capelli e il manto di gelsomini
aggrappati al recinto
al tuo fianco
L'ombra delle fronde
ti invadeva il volto
come un abbraccio
che arriva al cuore
e sorridevi
sorridevi...
Il profumo tuo
il
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 | Ricordi spensierati di bambino
quel coccio di lamiera arrugginito
appeso a un chiodino di fortuna
che l'aria profumava al gelsomino.
Spandeva dentro l'aria fresca e pura
accompagnava danze al casolare,
e ricolmava di speranze il cuore
e
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 | Sorge sole su spirito libero
e occhi sporchi di sonno...
Sensuale aroma intenso
avvolge giacigli dell'anima,
sorregge magico stupore.
Battito d'eterno tempo
copre odore di sterco secco
l'aria s'ammorba stupìta...
Polvere riposa
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Su questo sentiero
a volta s'inarca dolce
il mio gelsomino.
Al mio giunger
par che s'inchini.
Ardimentoso arbusto
fiero adombra
il luogo del suo sito
onde difendermi
dagli ardenti raggi
dell'immenso sole
e il mio sostare
rende lieto
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"D'autunno mattina... vuota spiaggia,
piena
di metafisico silenzio...
incolore quasi arata sabbia...
grigio in collera mosso mare in fondo...
unica voce presente...
da plumbeo cielo sovrastato...
dal bianco al nero...
di completa scala
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Coppia di merli
ormai amici miei
ogni giorno nel mio giardino
ad allietare
col loro canto melodioso
dall'albeggiar del dì.
Giallo il becco
nero brillante il manto
bellezza e armonia fusi,
un altro miracolo dalla natura.
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7812 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 7111 al n° 7140.
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