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Le 7812 poesie in esclusiva dell'argomento "Natura"
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La vecchiezza del mondo
sgretola le montagne
antichi fondali
sospinti
nel tempo infinito
sino al punto più alto del cielo.
Si eccitano le pietre
nell’acqua lussuriosa
del torrente
che addolcisce spigoli
e crea pertugi.
Il
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Cade silenziosa tra le fronde
supina si pone al suo arrivo
par schiaffeggiare quell’inerme ramo
nell’insinuo leggiadro e felino.
Par lacrima scesa dal cielo
cristalli di luce a bagnare il viso
lembi di cercata speme
tra le foglie a sigillar gli
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Vorrei essere la tua luna,
maestosa e solitaria,
regina incontrastata
di libero cielo.
Padrona del nero pece,
sentinella dei sogni,
complice degli amanti,
silenziosa testimone
di segreti sussurrati,
di desideri di zucchero
di angeli
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 | Mentre il tramonto si dilegua
nell’apparizione d’una pallida luna
apparentemente di rara bellezza
come una visione irreale,
appare con dei colori
che emozionano dolcemente
in una notte tenebrosa.
Il vento fregoroso e incesssante
trascina con se
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| Ma è tutto un consumare luce con questo tempo
non puoi nemmeno lasciare uno spiraglio
che pioggia con tal violenza rovina sui vetri
bilanciare il costo diventa sempre più difficile
cosa conviene un vero dilemma
arriverà pure la primavera anche se
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| Sarò sempre albero
radice a fittoni
nel greto macilento,
fronda di sollievo
nelle ore di calura,
tronco da abbracciare
nei momenti schiaffeggiati,
frutto da mordere
quando la presa cede.
Sarò sempre albero
tu mi dicesti
e io non capivo
la
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Il mio domani s‘abbiglia dell’autunno
che abbandonando smeraldini monocromi
veste d’accesi e cangianti policromi
quanto è destinato a cadere al suolo
Non v’è lietezza nello sgargiante divenire
ove l’acquerello si fa allegoria d’un svanire
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 | Quando il sole abbraccia l’orizzonte
tutto cambia e tutto tace
mentre il vento si porta via i ricordi.
Piove su un abbraccio di case
ed anche su i tigli in fiore
impregnando i vasi intorno
ed anche sulle tenere foglie.
La natura sembra
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I nuovi inizi
entrano in silenzio
nella pelle
nella profondità degli occhi
nell’abbraccio
delle ore che avanzano
velate di nebbia
non c’è freddo che fermi
né ragione che logichi...
apriamo la porta
a questa luce
che chiama
alla vita
ad
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Nuvole mute
amiche volubili
con i giorni nelle tasche
e le notti sotto il bavero,
io come voi
gonfio i miei attimi
tentennanti o decisi,
io come voi
scoloro e trasmuto
in certo cielo abbassato
in certo orizzonte disteso,
io come voi
preparo
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scende la sera
su questo giorno immoto
di tempo dilatato.
È una luce scalza
che taglia il cielo
senza grigi,
nuda e vitrea
pronta per la notte.
Il vento ha spazzato via
pensieri e parole
e nell’imbrunire
di solitudine
solo i tonfi delle
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Nel buio inerme
del crepuscolo di novembre
un guizzo di vita come folgore
accende i miei sensi
con tutta la sua lucentezza.
Ancora una volta
il tuo cielo madre terra,
assorbe e dissolve
i miei affanni
in modo imprevisto e inatteso.
Vorrei
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Sono qui
tra quadri di mareggiate
e velieri che attendono il porto
questa stanza mi gira intorno
nel silenzio dove ascolto la mente
dove s’apre l’abisso del niente
c’è un’intimità che colma ogni distanza
ove si percepisce respiro e voce
di non
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Tra i laghi azzurri del cielo,
plumbeo color sovrasta
l’ifinito,
dilagano chiare sfumature
nell’orizzonte senza luce.
ma... natura
madre fatata, lancia nell’aere
polvere di sole,
trasparente magia
trasborda nuvole
d’amaranto,
nuvole
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Soffiava il vento
nella camera alta
là sotto il tetto
nel lungo inverno
il freddo faceva
battere i denti
ma venne mia madre
prima di andare a letto
si levò il vestito
e lo stese
sopra la coperta
che copriva
io e mio fratello
il vento
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A rifocillar suol di terra
la pioggia si diffonde
ad inondare ogni dove.
Svenevole mistura di acqua e
miele in seduzione d’anima.
Consueto memorial a
scendere dal cielo e bagnar il mondo,
piove e siedono le famiglie intorno al
focolare ad union
leggi

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Scorre sul monte
fra le verdeggianti sponde
l’acqua del torrente.
La sua voce si sente gorgogliare
mentre il vento sibila
tra gli alberi in fiore.
In primavera sui ghiacciai
innevati
la neve si scioglie
il torrente è in piena
rompe gli
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Annotta ancora.
Nella luce sospesa
aleggia il respiro della terra,
rotto, crudele, scomposto.
Nessun giorno
ha più il suo nome,
nessun sentiero
custodisce tracce indelebili,
nessun grido
è appoggiato
su labbra ferme.
Le case mangiate dalle
leggi

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E intanto piove
su zolle e asfalto
sopra le fantasie e i pensieri.
Piove ma non mi bagno.
Siedo paziente
ad aspettare uno squarcio.
Un’attesa via l’altra.
Nel grembo della terra
scrollo le gocce
per smarrire la memoria
e concedermi la
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 | Il mondo vive a stenti
aria consunta
polmoni sfibrati
occhi lucidi per le lacrime
apocalisse di un pianeta!
La Terra pallida icona del Pianeta
stende la criniera per assorbire il male
Un tronco nudo e nero conserva i doni dell’uomo!
Senza tregua
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Mare nostro,
liquido ancestrale
dei sempiterni flutti,
respiro della terra,
coacervo provvido
di taciturni tormenti,
culla antica dei popoli,
linfa vitale di un ostinato andare,
mare fedele,
eco serena di battito cobalto
in te mi espando
come
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Scorre il fiume sotto il ponte
l’uccello dal becco nero
plana leggero
nell’acqua melmosa,
si bagna le piume
sbatte le ali
si alza in volo,
nel cielo nuvoloso.
La barca a motore
crea onde spumose
olezzo si leva
nell’ala velata del
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Come fiaba
tra monti innevati
sei caduta dal cielo
e ti sei fatta fiore.
La notte ti copre
di coltre argentata
gioiello diventi
agli occhi del sole
timida e impavida
il gelido vento tu sfidi
t’ergi sul tuo piccolo stelo
e
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 | S’appoggia
l’ultima ombra
sul finire del giorno
e muoiono i rumori
al sortir della sera.
Piena la luna risorge
al fiorir della
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Il crisantemo non recita salmi,
distribuisce odore e appassisce,
nel vaso rimane lo stelo secco
e l’intenzione così svanisce,
il crisantemo rompe gli indugi,
ancora nel campo sfiorisce,
forse sarà una mano fugace
forse il sole caldo lo ferisce,
il
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I colori di ottobre
travasati nella vite americana:
un grido rosso
sulla pietra paziente,
un volo aggrappato
per sguardi profondi,
un arabesco cucito
tra polvere e fronde.
È cosi provvida la natura
in questa estate
che non se ne vuole andare
in
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Italia |
22/10/2019 20:34 | 1152 |
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Felce sempreverde
pianta antica
folta la tua chioma
lunghi rami ondeggiano nel vento
ami l’aria umida,
ombreggiata dal sole.
Le spore tue spargi nell’aria
sul terreno nascono piccole felci.
Felce madre sorridi felice
son tutte figlie
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Ormai ha perso
le sue ultime foglie ingiallite
la betulla,
i rami scarni puntano
il cielo azzurro.
Ondeggiano mossi
da un carezzevole vento leggero.
Al mio sguardo
pendoli di orologio a
scandire il tempo che passa.
In cima solitario un
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Dorme il monte aspettando l’aurora
e lievita cupa la nebbia tra vicoli muti,
impaziente un gallo non aspetta quell’ora
e stridulo canta l’avvento del sole.
S’accendon le case di luce arlecchina
e fuman le tazze tra assonnati sospiri,
teneri
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Tra minuscole zagare
appese alla notte,
lo scintillio di stelle
solivaghe nel cielo,
il canto del cuculo
alla luna che muore
dietro le colline
ricoperte dagli uliveti
ed il cuore spera
che presto il primo sole
rischiari e riscaldi
il frutto
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Caddero le foglie e venne l’Autunno,
con sé portando il vento, pria nascosto
tra gli anfratti dei monti sonnacchiosi,
e bigie nubi apparvero nel cielo.
Fuggirono gli augelli, da improvvise
lingue di fuoco impauriti e tuoni,
mentre le rondini
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7812 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 721 al n° 750.
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