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Le 2914 poesie in esclusiva dell'argomento "Uomini"
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S'erge malinconico il vento a venire,
sospiri pungenti di bianco avvenire,
ruvido il suo viso di sole scavato,
tira la pipa di fumo affilato.
Pensieri di vita di virtù lontane,
perso nel mar ove le triglie regnan sovrane,
soffia il
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Ho tanta voglia
di stringere un sogno
fra le mie braccia tese
ad implorar l’amore
la libertà e la giustizia
lontano dal dolore
per tutta quella gente
offesa e genuflessa
in schiavitù moderne
d’odio violenza e
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Se voi vedeste con che occhi mi guardate,
con quale sguardo penetrate le mie carni,
poi senza volto nel mio volto giudicate,
i miei uragani, i terremoti e i mari interni.
Ma non c’è ruga, ne vescicola o tumore,
bieca aguzzina in questo corpo
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Mi soffermo su ridondanti amorfità esistenziali
e d’esse mi sfugge il perché.
Di certo l’essere astanti dello stesso girone,
rende eguali solo a se stessi
e ne cela il destino persino a Caronte.
Dell’eden manco a parlarne
ed agli inferi ne han
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Guardami negli occhi
e poi prova, ad aprire un varco tra la luce:
è così poco il tuo martello,
il braccio alzato sui rumori del mio secolo.
Resetti il tempo a colpi di piccone
[ sgorga sangue sui talloni ]
...piovono nuvole, lavando i passi sopra
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Va dove c'è spazio per esistere
e nessun ostacolo lo spaventa
nessuna montagna lo ferma
perché ne raggiunge la cima
e vola con lo sparviero e l'aquila.
È impetuoso
quando si accompagna alla bufera
soffia
sui ricci di
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E’ ancor troppo forte il dolore
per trovar giuste parole
ma un giorno
scriverò per te,
musico del cielo.
Le emozioni
che ci hai trasmesso
sono ancor più profonde
del tuo mare
e tu ce n’hai fatto
dono per sempre.
Ora la
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Macchie scure
sguinzagliano in incognita
giovani vite pronte al sacrificio
pochi spiccioli da raccattare
loro metà attende
tra quattro mura
abbracciando prole
paura ogni dì fa compagnia
in maniera strana
batte il cuore
armati di
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S’acquieta nell’erba flessa
alta
la tensione d’osservare la preda.
Nessuna incertezza nell’agguato
polvere velocissima di morte
l’orizzonte
rosso a macchiargli la peluria
superba
degna d’un idolatra.
Nessuna elevazione al ramo.
Dilaniata la
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Indossano ogni giorno più maschere d'ipocrisia
specialmente quando si sentono traballanti
dei poteri acquisiti con la lotta violenta e blasfema
e come serpenti strisciano, lusingano
ma attaccano la preda negli attimi d'innocenza e di aria
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Ho dolore
quando una giovane vita
per un errore di un attimo
resta appesa ad un filo
e li fuori chi l'ama,
per lui prega e trema.
E ho dolore
per un padre
che ha perso il lavoro
e i suoi figli morendo di fame,
con gli occhi gli implorano
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Le paure,
geometrie imperfette
di cerchi che non quadrano
ansie che si dilatano.
Domani,
oltre "ogni ragionevole dubbio"
mi condannerò
per la mia inesistenza io
e mi condannerai
forse anche tu Dio.
Le paure,
trapezio
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Lasciate che i morti riposino
e le lapidi invecchino sotto le intemperie atmosferiche,
lasciate sbiadire le immagini
di chi dorme nei cimiteri
e non alzate i picconi contro le pietre
che grondano di lacrime e profumano di fiori.
Non esiste al
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Guardami
sono io,
piccolo cuore
che spera sempre nel domani.
Io,
che ho amato tanto
anche se ci sarà
chi ti racconterà
che il lacrimare dei miei occhi...
Guardami,
ma non farlo tu,
fallo fare al tuo cuore.
Guardami,
e
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Di sorrisi
mancati
riempirei
la notte
come stelle
oblianti il buio.
Tra gineprai
spinosi
di questo orrido
mondo
doloroso e gelido
forse un giorno
migliore
pianterei
semi di fiori
sorridenti.
Forse
inutilmente
cerco
speranze
tra
le
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Guerriero di un tempo forse passato
errava tra i campi in cerca dell’onore
Cresciuto da solo nel tempo che è stato
nutriva il suo cuore di fede e di amore
Sfidava leggende in medieval tenzoni
atterrava nemici solo per puro piacere
volteggiava la
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Come sulla sabbia e tra l’acqua,
il sale... il rosso dei gelsomini,
petali fradici e portati via,
via dalla corrente come il sangue,
- l’azione che noi non vediamo -.
Il deserto dei piedi e delle preghiere,
di dita incrociate alle parole,
di
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Dentro l'anima
e oltre me,
uomo che non può più
raccogliere dei cuori
le lacrime,
per svuotata energia.
Ora,
che la storia dell'esistere
per naturale ordine delle cose
accelero` il suo battito.
Ora,
dentro alle mie
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 | La mia tela stranamente è nera
cerco di lavarla, resta lì ferma e sembra voler...
si... vuole fagocitarmi!
Sono lì sulla finestra del mondo
ferma, senza fronzoli e rimembro
tu sei un rantolo che nasce da un lutto orrendo
sei una
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| Quando vedi una donna felice
la donna di un altro
che mai sarà tua
ti potrebbe venire una rabbia
che spaccheresti ogni mondo
-solo invidia è la tua-
Quando per certo tu sai
che mai più nessuna
innamorarsi
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| tu che hai sudato la brutale deriva della storia
alleluja di corpi che marciano l'ingiustizia d'uno stupro di razza
gospel di parole spremute di libertà
occhi a perdersi negli occhi dell'uomo
mani a perdersi nelle mani di mio fratello
in
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Un giorno
passando per le gole carsiche
sentirai il vento gridare
e soffi di urla
di chi è stato precipitato
anche vivo nel ventre delle rocce.
Sentirai anche qui
l'odio per l'uomo,
per il suo respiro,
per il suo pensiero.
Saranno
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 | Sibilando ti convinci
che natura hai di sparviero
Batti a terra e ti rispondi
che è così che suona il cuore.
Sanguinario triste e freddo
senza freno nel possesso
rubi gioia caldo e vita
senza chiedere il permesso.
Silenzioso e camuffato
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Troppi esseri confusi
in un rasentar l'esistenza,
sfiorano appena l'oggi,
sostano dove non costerna
nel fuggir l'altro che soffre,
avide dell'avvenire, restano
smarrite anime prive.
Dimentiche del rallegrarsi
al percepire dell'eco
d'un
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 | Guarda il cielo com'è chiaro
ti scalda il suo mantello d'invisibile coraggio
si gela il suo ricordo
negli occhi senza luce di chi fugge
dice a te
che guardi il mondo da nemico
non mollare
mai
non ti piegare
non scioglierti al sapore
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| Piangon i francesi assieme a Sarcosì,
belgi e fiamminghi piangon tutto il dì;
gli spagnoli dismessa la movida
si lamentan e singhiozzan alla corrida;
fredda la Merkel respinge la risata
e condisce col pianto l'insalata;
la Danimarca
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 | Figli di Eva
di una sola madre
semplicemente mortali.
L’odio del potente
ha mutato tutto in una montagna di ossa
prima straziati
offesi,
uno ad uno smorzati,
come candele al vento
E poi nulla più,
solo polvere nei sogni
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A scrivere parole c'è tempo.
A cercare di scolorire i numeri
marchiati sulla pelle degli uomini
neanche tutta una vita basterebbe.
È l'infamia della disidentificazione
il peccato più grave
che il silenzio di Dio
ha reso
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 | Sui giovani prati innocenti
distendi la carne segnata,
troppo il dolore sofferto,
grido di una madre lontana.
Reo ti hanno reso d'irreale delitto,
l'astratta colpa di essere nato,
uomo senza parola o scelta
accusato di false idee e
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| Pagu |
26/01/2015 06:06 | 5548 |
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Ancora cammina su sassi sospesi verso una nuvola di pioggia.
Portava i libri sottobraccio legati da una molla ed un panino per colazione,
un’agenda per pensieri di parole e sogni disegnati a matita
contro una bacchettata di un maestro spione in calabra
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Per il boia di questa fronte - e
per questo corpo inetto,
che vaga agitandosi nel suo groviglio.
Questo viso segnato
Troverete il Fardello alla porta
e spargerete sale dove prega
(oh che Dio superbo!)
la carità dei figli si misura in
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2914 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1021 al n° 1050.
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