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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Settembre 2025 |
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Le 2905 poesie in esclusiva dell'argomento "Uomini"
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Quando il bubbone nero del triangolo giallo
getterà i pustolenti piedi su tutto il continente
la donna dagli occhi senza cornea stritolerà
la pura intelligenza del popolo marmocchio, sradicherà
il primo e il secondo movente
e
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Hai presente gli alberi?
Crescono con le stagioni
sopportando arsure e geli
e ingrandiscono altissimi
ombra spandendo alcuni.
Così accade agli uomini
coi segni dei vari anni
nelle fibre dei corpi
destinati a incurvarsi.
Rinascono gli
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Son giunto qui stupito ragazzino
per poi uscire fumo da un camino
bruciato dalla stupida follia
di chi propagandava l’eugenìa.
Nel cielo grigio unito ai miei fratelli
ho visto rovinare i suoi castelli
e le macerie sono degna scorta
a chi
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Non sono una lapide
col nome stampato
neppure un eroe
ho vinto il destino
in una fragile corsa
ho seguito un forte amore
oltre la mia fragile vita
diventata polvere
sorrido al Divino
mi sono coricato
con la sabbia del perdono
partorito
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 | Io sono ebreo! Sono nel vento!
Io sono diverso da un ariano! Sono nel fumo di Morte!
Frasi dettate dal cuore ucciso
Olocausto infernale, freddo nel gelo dell'indifferenza umana
sterminio voluto e desiderato
un piacere nato nella mente di un
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 | Scivola la sera nella notte fredda
piccole isole di luce tenebrosa
fiochi lampioni nella pioggia.
Negli occhi rossi del fratello
nel suo viso scavato
si riflette il tuo sguardo
che custodisce ormai parole mute.
L’alba del nuovo giorno
nulla reca
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| quando il velo della saga sarà tolto
uomini pensanti volveranno entro sé
i guardi ciechi e la torva rabbia:
cadranno i tre gradi d'alleanza,
uno frantumato nell'aggiotaggio ingordo
di derrate dementi irrelate
l'altro nel vuoto
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| Sibila il serpente
non si azzarda a fare l’occhiolino
capelli alla ritrosa si mimetizzano
non sanno non credono
che girarsi indietro sia l’unica chance
onde evitare scaramouche
punto d’arrivo
in un contesto alquanto sibillino
non esistono
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| Nella voce,
erosa da turbini e procelle,
le stimmate dell'intelletto.
Nelle pupille,
liquide al ritorno dagli abissi,
dimorano gli arcobaleni.
Nel
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 | È un desiderio
che si cerca nel sogno, nutre la
volontà di riuscire in questo bisogno;
l’impulsi da sorreggere sono all’eccesso,
manca la disponibilità del terreno per
costruirci il palazzo.
L’adorazione al
denaro, è
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Ormai cala l'inquieto buio,
un'altra notte è da sfogliare,
tanto forte col sol del giorno
eppur debole nel perso vagar
tra le fauci del non perdono.
Lontano dagli uomini assetati
nella tana dell'oblio sperato
invano cerchi un caldo
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Pagu |
19/01/2016 08:01 | 1648 |
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Il dotto narciso
in dialettiche masturbazioni
finisce per annegarsi.
Il saggio eremita
si salvaguarda dalla giungla
delle bestie schizofreniche.
Il pio pastore
di delusioni si nutre
illuminando la via al gregge.
Il poeta straccione
beve
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 | Sempre tu uomo perdi il senno
la libertà spolpi e l'azzanni
con artigli infami d'assassino.
Ora rivedo quel potere aguzzino,
dove l'imposizione toglieva il respiro
e la vita valeva meno di un calzino.
O figura sconosciuta sdraiata
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Fu Lei nel tuo destino
a travestire il cielo di voluttà,
ad incidere nell'anima
i simboli che hanno avvicinato
le tue carni all'etere.
La scelta non è libera
se dettata da necessità:
fosti obbligato ad essere
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Non volevo
salutarti così
con l'ultima
stella nera
a sussurrare
graffi e silenzi
Con l'ultimo
fiato di cenere
a dare melodia
a questo cielo
che non sarà
mai più
quello di ieri
Le sue lune
inutili
senza
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Sulla vetta che dà sul mare,
il vecchio pifferaio osserva,
il suo strumento suona,
il tempo non si può fermare...
Tolto il pedale del freno,
accelera fino alla fine,
la sua donna beve il seme,
vino riposto nelle cantine...
Nella
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sdg |
11/01/2016 07:35| 722 |
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Sono fredde le notti d'inverno
ma era luglio e le cicale nel prato
parlavano di alcool e di donne.
Avevo un'armonica a bocca
e sul patio della casa di Ernest
a volte suonavo
a volte mi parlava di se
della guerra
degli amori
e delle donne
ma
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Sono capitato
in centro città con un amico;
il vento del Natale imminente
ha sospinto molta gente per le vie
come foglie a Novembre
giallastre e rinsecchite
accumulate ai bordi d'un marciapiede.
- Molti nasi
appiccicati alle vetrine -
ha
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dalle tue mani ho imparato com’è duro il lavoro
dalle tue labbra il valore del silenzio
dai tuoi occhi
come diamanti da una miniera di carbone
a riconoscere amore
segno che attraversa il cuore
per arrivare all’anima
percorrendo la via della
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Midesa |
27/12/2015 20:06 | 2272 |
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Marxisti leninisti seduti al tavolo di un bar
Anarchici a passeggio per corso Umberto
Trotkisti seduti alle panchine del parco
donne di Lotta Continua che fumano spinelli.
Poi la rossa bandiera
asciugherà la primavera
Una ragazza maoista
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Forse ritornerai
a dipingere con le unghie
le tele del tuo silenzio
per una trama da sogno
E se domani
al mattino non troverò il buio
sarà per i nidi di ragno
che a volte lasciavi in giro
Forse rinascerai
con le tante vite del
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 | Storia che passa e lascia scorie
tutti protesi oltre le nostre miserie,
vita di paese da vivere a pelle
baciati dal sol e placidi sotto le stelle.
Un'altra figura ha lasciato la scena
e lascia più povera anche l'aria serena,
presenza
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| Incognite del futuro
volgiamo al presente,
interrogativi su prospettiche angolazioni
di spazi limitati
domandiamo assoluzione alla temuta morte,
esclamando stupore
per il nostro ultimo volgere alla fine
da sempre scongiurata.
Uomini
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Ammuffisce
la memoria
cenere sporca
buia la notte
guarda il cuscino
sugli amori proibiti
congela la gioia
di un pensiero triste
rifugi di legna secca
parole
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Sei tu un uomo
che la vita rendi a brandelli
che calpesti il sangue dei fratelli.
Puoi considerarti uomo
senza innocenza nel cuore
se acclami la guerra con fervore?
Non sei un uomo
se ad ogni passo riecheggia il dolore
se brandisci l'arma del
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bidonville del mondo cucite d'una statuetta di stracci di Gesù
tonaca consunta d'un odore sfinito di fedeli
brivido d'una croce che tremi negli occhi del povero
dolcissimo tango d'un innamorato di Dio
tu che tendi l'umile braccio nel buio
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Violenza senza limiti
passa sui pensieri
si realizza nei sentieri.
Prepotenza nei gesti
lascia l'impeto
ad essere lesti.
Racchiude in un involucro
la rabbia repressa
la forza mai espressa.
Manifestando l'occulto
distruggendo il buono
e del
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Mentito arcobaleno rivesti,
non serpi in seno da cui fuggire,
ma annunci di venti primaverili
cromati da turbinio di sole,
ed occhi catturi in risposta
agli strali del tuo falso splendore,
lo chiami amore ...
Lungo la turbata strada del
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Io sparo,
guarda che ci vuole,
premo il grilletto e miro dritto al cuore!
Ti arrabbi, che dici? sono inermi...
sono solo dei dannati vermi.
Io sparo,
Si, faccio una strage!
Chi se ne frega se qualcuno piange,
sempre ancorati a queste stupide
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 | E la chiamano essenza di vita
il sacrilegio immondo che cavalchi,
tu uomo essere indegno senza scrupolo
nel tuo arrabattare senza palesi ragioni
inondi e deturpi a strippa pelle
della natura le stupende visioni.
Tu da tempo relegato dietro la
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Vive la terra
in un assurdo furore bellicoso
senza i venti caldi d'estate
e senza il ritorno
di delicati profumi di fiori
le strade si bagnano di sangue
saltano i treni dai binari,
dal cielo
precipitano gli aerei
muoiono nelle
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2905 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 751 al n° 780.
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