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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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Obbedirò ai suoni della voglia
urlati dal tenero corpo del tuo crimine,
leccando l'olio che scende dall'umida pelle.
E mentre giochi con parole e sguardi
penseremo solo all'intreccio dei nostri corpi
giacenti su un letto di spine freddo come il profondo Inferno.
Così nel desiderio di averti, godo
- mio grandissimo peccato, mia dolcezza, mia spina, mio dolore –
nel sentire tra i ricci capelli l'odore di altri
uomini ancora fermi sul tuo sesso,
vinti come lo sono io adesso
dall'amaro sapore di quel miele nascosto. |  | 
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