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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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Ti sento arrivare
nella penombra della stanza
accompagnata dallo sciabordio
delle onde
che vanno pigramente
a morire sulla spiaggia
Intravedo appena
nella penombra
la dolce sagoma
dei tuoi seni
bellissimi
austeri
dominanti
mentre attraverso
la finestra socchiusa
filtra leggero
il riflesso della luna
a ravvivare i tuoi capelli.
Li sento i tuoi seni
ora
sento i tuoi capezzoli
freschi e duri
sulla mia guancia
Con gli occhi chiusi
li cerco
li desidero
li catturo
li tormento dolcemente
con le labbra
mentre il tuo corpo
è un'esplosione di sesso
di umori
di pelle liscia e levigata
di brividi che schioccano
come lampi nel buio.
I nostri corpi si chiamano
si parlano
si studiano
Ora è tutto silenzio
e argento
in questa stanza
guardo
vedo
attraverso gli occhi chiusi
Sono oltre
ormai
pervaso da un instinto
animale
che cresce violento
ma che voglio dominare
voglio comandare.
C'è troppa poesia
adesso
tra la mia pelle e la tua
poesia che si mescola
ai sapori
ai profumi
e voglio che duri.
Sento la tua lingua
scivolare libera e giocosa
mentre con le mani
mi tieni dolcemente fermi
i polsi
Sono inerme
estasiato
mai stato completamente tuo
come ora
mai
Con una irrefrenabile voglia
di darmi a te
tutto
senza se e senza ma
senza compromessi
di sentirti godere di me
di sentirtelo gridare
che stai godendo di me.
Perchè ti amo
Perchè nel silenzio
e nell'argento
di questa stanza
tu sei la poesia
E ora prendimi.
Completamente. | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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