In un giardino di gardenie
il vento sa parlare alla luna
il cielo fa cadere le sue stelle
ed il mare
sospira il desiderio degli amanti.
Mentre l'eclisse copre la luce
la notte ruba baci alle guance
le mani toccano
un piacere bagnato di miele
che come caldo ruscello
scorre tra le tue gambe nude.
Ed i petali si aprono al contatto
le vibrazioni afferrano la mente
scuotono i rami della passione
nel tuo odore d'ostrica
e gelsomino.
Nel sogno di carne di una notte
tra lenzuola ardenti e disfatte
siamo due archi che s'intrecciano
due baci che s'annodano
due corpi che si trasformano
in idromele
in piacere.