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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
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S'increspa la setosa pelle
al ruvido velluto delle tue carezze,
com'è sull'onda il riflesso di stelle
rabbrividito dai baci, alitati da brezze.
E' in tumulto il battito del cuore
quando il sangue toruoso si spalanca sui suoi argini.
Esperte! le sensazioni d'amore
ogni volta ritornano atteggiandosi a vergini.
I pensieri percorron cerchi ovattati
e rotolando si infangano con i segreti d'argilla
che con gemiti, per lo più sussurrati
van velando la carne, perforando l'ampolla.
Si stravolgono i sensi del "dare"
che con sguardi accecati scrutan nell'intimo
senza scrupoli si danno al rubare
e con mal celato egoismo, il piacer si contendono.
Il nervo si rilascia e si tende
e come corda di arpa, il pizzicare armonizza,
sbuffa in nuvola, il godere che confonde
poi piovendo nell'anima, il suo orgasmo agonizza.
Aderendo agli estremi del corpo
tra i profumi e gli umori distillati dal "tutto"
inspirandoti, nel tuo abisso mi tuffo
poi espiro l'ultimo spasimo, sopra il tuo petto. |  | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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