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Responsabilità sociale
Questa è una poesia erotica: se può turbare la tua sensibilita o se non hai più di 18 anni dovresti evitare di leggerla.
In questa note desperada
de un istà scalmanada
ad oci verti te invoco
sensa scopo.
Se ti fussi co mi
te bevaria coe man a copo,
sbrissando tra i to brassi
verso el tò fià de paprica.
Suea me schina infogada da sassi
come un deserto african
ingropada da rovi riarsi
se desgropa radisi
se sfregola massi
in un brivido de colibrì
sull'erica.
Sò 'na serpe sensual
'nà bissa che strissa
che eassa ea so pee
e lustra e lissa te caressa.
Umida arrogante te incanto
pretendo ea tò spinta
el sogo seo daremo
desso vogio soltanto!
Prendime co furia pari aea mia
no ghe sarà resistenza
el piaser travolge
anca se par vioensa!
So mi che te togo!
So mi che me dago!
Ora cuna bagnada te strenso
senza confini ingorda
prima de tempestar
a gola sorda.
El piasèr né assale,
e no se finia...
Spetime Raggiungime
Ecco desso!
Ora sfinisse!
tripudia el sesso.
In apnea
sbreghemo i marosi
nel brodo primordiale
dei nostri suori.
Appagai, stracolmi...
Unici innamorai
versimo i polmoni
nell'eco dee nostre ridae
che 'e sa ancora de sae.
Sogno veneziano di sapori e di tempeste
In questa notte disperata
di un estate scalmanata
ad occhi aperti t'invoco
senza scopo.
Se fossi al mio fianco
a piene mani ti berrei
scivolando tra le braccia
verso il tuo fiato di paprica.
Sulla mia schiena infuocata dai sassi
deserto raggrumato di rovi riarsi
si sciolgono radici
si sgretolano massi
in un brivido di colibrì
sull'erica.
Sono serpe sensuale
biscia che striscia
che la pelle lascia
e lustra ti carezza liscia.
Umida arrogante ti incanto
pretendo la spinta
il gioco sarà poi
ora voglio soltanto!
Prendimi con foga pari alla mia!
E non temere resistenza!
Il piacere è travolgente
anche se appare violenza!
Sono io che ti prendo!
Sono io che mi do!
Adesso... come una culla bagnata
immobile ti stringo ingorda
annullo i nostri confini
prima di tempestare
a gola sorda.
Il piacere assale
non è la fine
aspettami raggiungimi
Ecco adesso!
Ora sfinicse!
Tripudia il sesso.
In apnea infrangiamo marosi
nel brodo primordiale del nostro sudore
Appagati
Saturi
Unici
Innamorati
spalanchiamo i polmoni
nell'eco delle nostre risate
che sanno ancora di sale.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Bellissima! Accidenti che foga... e il dialetto rende proprio lo scivolare intenso nelle spire passionali... ma... dime... no sarà miga l’acqua de Venexia a far sto efeto?»