Come gelido vento del nord che
scendendo dalle valli soffia impavido
sulle querce, così si è posata su di me
la tua indifferenza.

Come pioggia acida e velenosa mi
è caduta addosso la tua mancanza
d'amore, e un freddo pungente ha
trafitto il mio tempo.

Non sbagliava il cielo quella sera
quando si coprì di nere nubi, pronte
a un lungo e silenzioso pianto.

Si è fatta strada anche la nostalgia
mi sbatte addosso come l'onda
che s'infrange sulla rena con un
sordo rumore e poi lì, morire.

Non mi consola il perfido richiamo
dei ricordi, che frugando dentro il mio
segreto, lacera il presente, mentre il
futuro, rimane una domanda, che non
ha risposta