Sotto un cielo terso
lustrato da un vento maestrale
su un prato che sembrava riprendersi
dopo arreso al caldo di un’estate torrida
che si era promessa di sovvertire le statistiche

Una gallina con un piumaggio nuovo
che racchiudeva tutte le esche dell’amore
danzava con fare birichino
incitata da una verginità quasi pesante
che da tempo aveva alterato gli orari del vecchio gallo
stressato dalla smania di quel frutto acerbo
cantava appena il sole del tramonto
allungava l’ultima luce dei saluti
per poi cadere in un sonno di stanchezza
a termine quando i ritmi del giorno
facevano la prima pausa del pranzo

Il fattore esacerbato e poco incline
alla psicologia degli umani figuriamoci degli animali
pragmatico e determinato pensò che ciò che accadeva
derivasse da abitudini consegnate all’ozio e alla pigrizia

Un giorno mentre la baldanzosa pollastrella
soddisfatta di smentire i molti esempi della brevità
del cervello della specie e esser riuscita a portare
così alto il desiderio di quella esperienza
di lì a poco a concludersi felicemente
si accovacciava smaniosa per la concessione

Quel giorno il gallo disertò il teatro
era stato colto e trasportato in pieno sonno

Nell’aria i vapori facevano strani vortici
mentre una grossa pentola
sostava su un fuoco innervosito
da un vento che non dava tregua

Io passai per caso
ma non ebbi il coraggio
di alzare il coperchio e ...curiosare
-