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Ogni giorno conati di nero arrivano nelle tue acque,
ogni giorno un'inesauribile getto nero
ti rende triste: tu e le onde.
Ogni giorno
Dai negozi
Dagli abiti
Dai ristoranti
Dalle giacche
Dai municipi
Dai reggiseno
Dai rostri dei motoscafi
Conati di nero,
una cascata di nero ti imbavaglia,
ti abbraccia e ti inghiotte.
E di notte magli devastanti
Ti picchiano
Lasciandoti vuoti di cemento
Lasciando una luminaria di pietra e polvere,
lasciandomi tramortito
mentre annaspo in cerca d'aria.
Le trote mi odiano,
i canneti mi odiano
gli uccelli mi disprezzano ad ogni morso di spazzatura
ostinandosi a vivere.
Assurdo nero:
questo conato di bicchieri e di tubi di scappamento
ammanta tutte le parole.
Queste scarpe sulla tua serenità,
la tua femminile natura accogliente,
mentre la tua bocca non viene più baciata
ma prosciugata e sporcata,
viene truccata in un ghigno senza senso
artefatto e falso
che cade a pezzi alla fine della giornata.
Lo vedo sbriciolarsi fra le mie dita
mentre guardo il cielo bianco ammutolito anch'esso.
ti amo e ho timore di te.
Dalla marea nera fatti vedere come se fosse novembre
e un tuo bacio farà splendere il dolore
finché non diventa serenità. | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«l'amore insostituibile per il lago. il centro del mio mondo. un lago è l'ambiente piu' delicato che c'e', dove si sposano il cielo, il monte, il paese e il lago, tutto in un equilibrio cosi' femminile nella sua bellezza, nella sua serena gioia o nella sua malinconia tetra. il problema non è solo l'urbanizzazione folle che stanno ormai terminando qua, ma anche il disamore della gente stessa, di noi, che c'e' verso questa stupenda creatura. e intanto a Gargnano non si festeggia il 25 aprile...» |
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