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Andrea De Chiara
Le 9 poesie di Andrea De Chiara
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Mai vorrei tener Dante dinanzi a me,
mai al tacer desio raccontai a me,
e mai raccontar voglio,
la felice curva a chi
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Troppo per resistere,
al niente di grave,
al niente di male.
Ogni momento lungo,
entra o no, in un ti amo,
entra o no, nel mio ti amo.
Guardo, vedo e vivo,
questa notte sotto le mie stelle,
cadute a bestemmie verso me.
Scrivo l'ombra dei
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Quando ti afferro,
sei quello che manca al mondo,
come in un soffio giurato.
Se sei venuta dal cielo,
io sempre terra, ti afferro,
come foglia delle mie radici.
Coltello ferito sarei,
se a negarmi la bellezza fossi io,
sarei quel che non
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Sono un fiato,
respiro e sospiro,
uniti e fermi,
nel fuoco principe.
Alba di alba,
attimo inizio,
che non prendi,
che non cogli.
Rido e sorrido,
in un solo sguardo,
al riflesso di me,
nel fuoco principe.
Distillo forme di
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E', cu 'e llacreme,
pe' stutà o fuoco dint'all'uocchie,
guardanno verso 'o viento
guardanno verso 'o tiempo
nun saccio comme me chiammo.
Ogni dulore nun sent,
troppo forte pe' sentì,
a' ciorta m'a miso int' 'e mmane
due
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Acqua di tempesta rabbia,
al faro che si contorna,
una sola luce,
all'ombra che si ripete.
Viaggio che da te mi porta,
al porto che segnai in me,
cura a mirar negli occhi,
la curva di te, mia costa.
A qual passione vedo,
al quinto
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Giullare del gioco,
fondo e inizio del giorno,
incastonata da briciole di sospiri.
Vento che non dorme,
aeree gocce di sale,
tornano per il perdono.
Apri palmo di mano,
adagia lenta cura,
un sorriso di fortuna.
Trapassa la malinconia di una
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Corda tesa distesa,
lungo raso rosso,
dipingi agli occhi,
i desideri distorti.
Mangi il tempo al vento,
tra battiti mordendo,
fino al stringer pugno,
chiuso nel futur saluto.
Apri gli occhi, fata,
irrora le tue labbra,
che al desio
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 | Occhi sotto la paura a dimenar pensieri,
che tinti e vinti in un sorriso vinci,
Al rumor strano del passo t'allontana,
sincera pari oltre il nero cielo tempo.
Porta luminosa in mantel nascosto,
lascia scivolar te stessa tra il tuo voler
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