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Felice Serino
Le 791 poesie di Felice Serino
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vuoi bastare a te stesso
il tuo "assoluto" è polvere
che abita nella bocca dei morti
pazzia fare a meno di
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sarebbe forse un cadere in demenza
meno devastante
che questo abbuiarsi del sangue
mostro della mente che
come un gioco
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le mosche assassine della mente
nel cantare il Tuo nome
nel chiuso della stanza
ah più breve sia l’arco
che da Te mi
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sono emerso da profondità oniriche
come da abissi senza scafandro
lì ho incontrato i miei morti
la luna si bagnava nei
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sul lato opposto un po’ d’ombra
il solito giro poi
la panchina il libro
oasi di verde da respirare
vaghezza di nuvole a
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anche tu a precedermi
sulla via dell’Inconoscibile
piena la valigia
avevi di falci di luna
e di balenii di vergini
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a trascendersi in me
è forse un angelo
nel punto dove l’anima vibra
come diapason
e in un mutevole cielo d’occhi
mi
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fratto il Tempo
non più riflette lo specchio
– esser vivo
quasi una finzione
sogno congelato
dove si piega il
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quel po’ di stordimento
dopo un bicchiere di troppo
è la vita che scorre al contrario
la brezza marina la mente a
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è il gravitare dell’ombra
che ti segue a lato
o l’orbitare dell’unghiuta morte
questo saperti
enigma
vederti come
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un vedermi lontano
io che vesto parole
di carne
alfabeti di sangue
da me lontanissimo
ché ad altra
sembianza
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andare come su cocci
la pelle dell'anima
tesa come tenda
oltre le stanze viola della mente
vedere
infine quel male
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teso sul grido
d’una vita contromano
animo di ragazzo bruciato
a perderti in un oceano di
spleen
brami ti visiti in
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nell’indaco cielo del sogno
odo l’aedo
cantare le tue odi
con sottofondo di musica celeste
mentre
fluttuante nel mare
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ti mettono a nudo sulla pagina- lenzuolo
ravvivano il grido di luce
della parola sofferta
concepita nelle viscere
ove
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aneliti annodi al tuo giorno
novello ulisside
voci di conchiglia echi
si fondono
col sangue in luce
nel sogno di
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Felice Serino.
Indirizzo personale di Felice Serino: feliceserino.scrivere.info
aria screziata
d’umori anonimi
in un rigurgito
rinverdire dell’anima
dissolta quasi nel bailamme
biancore di cieli
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non dirmi
che questa in grafia minuta
è "inconsistente" come
la mia "collezione di farfalle"
cielo grigio si
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simile alla vita il morire
mi dici
naturale ma strano se ci pensi
vi si entra con uno schiaffo e
se ne esce con
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come a dire quello
del "tu pensa per te"
l’alterego che
va col lupo seguendo
la pista del sangue
lo stesso che ti
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In echi d’inchiostro
verde virgulto tu
esploderai.
Vergini pensieri
incolli nel tuo cielo
ispirati a scandire
la tua
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stare circoscritto
nel tuo spazio ti sta stretto
assumere come l’acqua
la forma
del suo recipiente ti deprime
aneli come
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le nuvole vaghe a guisa di pegaso
o capra e in pacato risveglio
il sangue del tuo ieri connesso
alla vista del bimbo nel
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La tua carne dolorante
tu crocifisso alla
sopravvivenza
non un tetto un letto d’amore
i figli
sconosciuti
cieli caduti
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dev’esserci forse un angelo
alla mia sinistra
e sì che per natura
non sopporto nessuno da quel lato
camminando per
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veleggiare verso lidi
dell’Origine
impastati di luce
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l’insistente
mostro della mente
e l’embolo d’ombre
e quanta
morte in questa vita
più d’una
a far nascere
ali
dove
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si aprì il mattino azzurro
nell’aria vegetale
come un mare nel seno del cielo
e da una costola
per lui Egli la
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sto incollato
a un muro
vi resterò forse fin quando
m’imbavaglierà una reclame
di nonsoché o forse
mi straccerà una
leggi

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risalendo dall’immagine
spezzata
fino all’ultima ferita
in un sol grido rivivono
squarci d’identità che furono
te
li
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791 poesie trovate. In questa pagina dal n° 661 al n° 690.
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