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♦ Adriana Bellanca | |
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Callara
Le 19 poesie di Callara
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Nell'alito del vento
Al tempo del crepuscolo
Nella carezza della sera
Declina il giorno.
Sul ballo serale
Al tocco del Vespro
Scorre il vento
Dalla collina
Scende a valle
Per lisciar la sera,
Per aliar stormi
Di rondini che danzan
Nel
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Gira la pagina
Il vecchio narra
Seduto in cantina
Accanto al tavolino
Che puzza di birra e vino.
Narra la storia
Di donne e gloria
Di ferite e dolore
Di gioie e amore.
Canta stornelli
Di Paesi belli
Con versi strani.
Canuto
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Al mio giardino marino
L'onda si spiana sulla rena.
Aldilà dell'acqua spumosa
S'affaccia il mar turchino
Poi
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Il Dio che accende e spegne
Che illumina e abbuia.
Salgo sul pendio
Pel sentiero della morte.
Vorrei fuggire
Ma
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Nella valle di neve ammantata
Una borgata parea addormentata.
Avanzai, m'avvicinai sospettoso,
Vidi la gente sul bianco
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Dammi la mano
Vieni con me
Ti dirò la fiaba
Della figlia del ReDAMMI LA MANO
Dammi la mano
Vieni con me
Ti
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Non si spostò
mai più di tanto
Da dove nacque Santo.
Mai ebbe casa,
Od una sposa.
Giammai studiò
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Sei il mio parco marino
Dolce, bello, divino
Ove l'onda batte i moli
Formando meteori.
Luci che danzano
Nel vento
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Quale un breve
Scoppio di favilla
Dal ciocco ardente,
Tal è vita nel Tempo.
Ma la scintilla del tuo amore
Splende
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Bello selvaggio
T'innalzi al cielo
Col gigante che dorme.
Le verdi colline
Di vigne e d'ulivi
Si spianano a
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A Natale festa belle
s`arfaciave li pastarelle.
Mamma` la mericane
preparave nu` dogge strane
A la chitarre li
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Callara.
The body of a frozen soldier
Was interred between the snow.
Bones and bombs were scattered
On the charred earth
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Calan i nomadi pastori
Giù per tratturi tortuosi,
Lasciando seco di caciaia odori
tra castagni e pini
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Nel giorno grigio
senza sole
erro nel niente
fra bagliori.
La morte aleggia
nell'aer bruno,
in mar di vampe
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Lamenti di feriti
Urli dei nemici
Scappando rotolando
Giu` per la rupe
Col nemico incalzando.
Grida disperate
Di gente
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S'avanzava a stento
Con nebbia e fumo
E senza vento
In terra di nessuno.
Le facce scure
Senza sorriso
Senza
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Ah! Chi m'acchiappa?
Mi sento inferocita.
Nel cielo o nell'abisso.
Sono prostrata, tua
Appaga il mio ardore
Soddisfa
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La luce del tuo viso
Accende il sorriso
Infiamma anima e core
Qual sol che cade
Pria della notte
Dal ciel
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In questo giorno Santo
Grazie per risponder al pianto
Di una povera anima dolente
Che Ti chiese aiuto e guida
Per vincere
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