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♦ Annamaria Gennaioli | |
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Giuseppe Zingale
Le 623 poesie di Giuseppe Zingale
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I filari d'abete a digradar sullo scintillio del Sole.
L'incanto della luce che si accende nel rimirar le sponde.
Il
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Goccia di rugiada che si posa sul tuo viso ad esaltarne il Sole
Ali grandi volano alto sui vestiti adorni.
La magia di
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Io figurante su una scena decadente.
Disarmato nel grigiore du un anima indolente.
Vivo nel buio degli occhi immersi nei
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Tu sigillo prezioso dei mie occhi.
Luce diffusa delle mie speranze.
Vertigine audace del mio incedere.
Viola di maggio
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Arrivò malinconico l'autunno a spingere nell'angolo il cuore.
Interminabile vento a spazzare via l'azzurro dei
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Lodo la parola soffusa, sottovoce che incarna in se mille silenzi.
Lodo l'anima pura effusa di sentimenti perentori e
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Non derido la mia indolenza perché è un seme fertile.
Le campagne del cuore hanno scalfito un sentimento
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La disomogenea distribuzione delle linee armoniche provoca sussidarietà e dubbio.
Il volo naturale delle emozioni
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Il frutto delle mia stagione è diventato acerbo.
Il vento soffia sui ricordi foglie ingiallite.
Ho guadato il fiume
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L'immarcescibile voglia di eterna primavera irrompeva forte tra le pareti dell'anima.
Il fitto bosco d'emozioni colorava
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Cerchi concentrici increspavano la superficie del lago.
Era come se mille sorrisi si irradiassero nell'estatica quiete.
Al
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Nelle peregrinazioni su strade scoscese alberga la mia identità.
Formale struttura di insensata abulia la cortina
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Non derido la mia indolenza perché è un seme fertile.
Le campagne del cuore hanno scalfito un sentimento
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Le folate di pensieri sciolti all'ombra del diniego aprono profonde ferite.
Circondato dalle mie responsabilità non
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Io ultima polvere di stelle, pervaso da un silenzio assordante,
colgo nel cuore del mio immaginario la speranza per andare
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Se nella schizzofrenia del mio umore latita la noia avrò perso la guerra.
Se l'indiziario delle mie lacune è
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Giuseppe Zingale.
L'incidenza naturale delle cose sullo spaccato della vita non produce benessere.
La peculiare remissività del tuo
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Io ultima foglia d'autunno del mio umore randagio,
non piegherò la schiena al greve passaggio.
Ultimo di pochi
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Nella cupidigia dei miei pensieri
Sottovaluto l'armonia di ieri.
I ricordi sono una sorgente infinita di
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E accogli nel tuo seno l'incanto della passione.
Tu Venere bionda mi doni il tuo sorriso.
Nella freschezza delle tue
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Entro nel lago dei tuoi occhi per indorare il giorno.
Ascolto in trepida attesa le tue parole.
Sei tornata dal teatro dei
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Se la mia speranza vive di te, allora avrò ancorato la mia nave.
Se il frutto maturo della passione si materializza
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La sensuale espressività dei tuoi occhi faceva trepidare il mio cuore.
Vincolo di comunione, fede nella speranza
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Acclamata sentinella del cuore.
Fiore di maggio che profuma d'oleandro.
Vivo in tua simbiosi con smodata passione.
Sei il
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Io e la tua memoria siamo figli del vento.
Sdraiati sulle dune ad ascoltare il mare non addomestichiamo le nostre
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Indaco nel cielo lo sciabordio delle onde al largo dei miei desideri.
La natura regala la libertà nei sogni maturati
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L'illusione di un furtivo sguardo mi strappò un sorriso.
Quando ti conobbi per un attimo si aprì il
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Zefiro sereno il vento nelle tue chiome.
Porta del Paradiso non tradisci mai i miei desideri.
Onda spumosa che adombra la
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Scuri taglienti le alterne pagine del mio diario.
Riconosco sempre di più il mio breviario.
L'indice è pieno
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Nel delegare al vento la narrativa della mia identità
costringo i miei passi a lungimirante avvenire.
Guado i fiumi
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623 poesie trovate. In questa pagina dal n° 421 al n° 450.
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