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Omero Sala
Le 519 poesie di Omero Sala
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La vita che io ti racconto,
bambino,
ha la luce dei bianchi ricordi.
Il mondo che io ti descrivo
è
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Come te ho bevuto le nebbie,
come te ho respirato l'aria fresca
sopra remoti fontanili.
E ci rimane dentro ancora,
dopo
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Sei cresciuta coltivando incertezze
e ora, dentro di te,
scopri un'estranea,
indecifrabile insidia.
La paura frantuma
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Te ne stai così,
tenendo compresso il dolore
e nascondi il panico che dà.
La vita artificiale che
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Nel tigì della notte
l'universo sconvolto
si riduce in minuzie e frantumi
e filtra attraverso il
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Conservo lo sterile vezzo
di scribacchiare poesie
- di nascosto -
su foglietti volanti
per riportarle poi
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Dal groviglio di pensieri,
dal furore contenuto,
dall'amarezza rappresa,
dall'angoscia soffocata
non possono defluire
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Nella bilancia mentale
sposto il peso
su cose perimetrali,
fuori della mia vulnerabile pelle.
Cerco il distacco
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Le mani che dovevano sfiorare
la mia ansiosa incertezza
sono state trattenute.
Le parole che dovevano scaldare
la mia
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Cerco una persuasione almeno:
ma c'è qualcosa in te
che sempre significa silenzio.
E i tuoi gesti sono bianchi,
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Non sento in nessuno sintonie,
in nessuno riconosco comunanze.
Inutile cercare,
affanno inutile è cercare
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Talvolta, sai,
visto che i giochi miei son fatti,
talvolta
penso che sia il caso
di sedermi svagato in riva al
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Senza orientali ispirazioni
cerco l'indifferenza
e il lieve nulla;
mi appago,
remissivo e incosciente,
di pallide
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Vago incerto, sommerso,
non esploro abissi,
non emergo
a respirare aria sconosciuta:
è l'acqua padrona
che
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Da un vecchio libro di scuola
scivola a terra un foglietto
e sopra vi scopro parole d'amore
di ieri,
intense parole
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Di momenti così ne basta uno.
Ecco perché non decido,
ecco perché io rimango,
ecco perché mi
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Omero Sala.
Attraverso piazza Duomo di buon passo
fissando il portale lontano.
Come allora.
E si aprono in volo i piccioni.
Come
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Per vaga presunzione
percepisco identico a me
questo universo,
confuso e inquieto:
un po' perché lo vivo in
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Ti ho vista
passare con aria distratta
di là dalla piazza
e mi ha fatto sorridere, dentro,
la tua distaccata
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E' notte strana
questa,
di lampi azzurri e brevi
sotto un pulito cielo
di stelle fredde.
E' tempo inquieto
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Ho sempre sostenuto che la vita
è un susseguirsi di biforcazioni
e che i percorsi,
decisi o casuali,
non offrono
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Rallento.
Mi fermo.
Non vale inseguire
fluide speranze
e instabili illusioni.
Non vale fuggire
angosce abbarbicate
e
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Io non so cosa dire, tu taci.
Mi allontano e ti sbircio:
tu alzi imperterrita il naso
e lo punti al soffitto,
e, dura,
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Aprono sentieri le parole
nell'intricata mente.
Se spiego quel che ho dentro,
un poco lo decifro anche per me.
Se la
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Non so,
non so se l'opaca tristezza,
indecifrabile nebbia fra noi,
è dai tuoi occhi che nasce
o dai miei
che
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Non ti guardo negli occhi,
non guardo nessuno negli occhi.
Temo la vertigine,
e la tentazione di spazi senza
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Il guscio l'ho fatto a sedici anni
con un potente mix
di Feuerbach, Nietzsche e Dostojevskij.
Cannoni e trombe,
pensieri
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Gira e rigira,
vedi splendidi mosaici
e vetrate di luce,
abbagli rutilanti
e simmetrie pefette,
universi di stelle
e
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Accendo fra me e questa notte
dei piccoli fuochi
e ci brucio le ultime scorte
di pallidi sogni indifesi.
Ma questi
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Il cielo è grigio, senza squarci.
Cade da settimane
una silenziosa minuta tristezza
che si annida sotto la pelle,
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519 poesie trovate. In questa pagina dal n° 421 al n° 450.
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