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♦ Adriana Bellanca | |
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Le 117 poesie dell'argomento "Fantasia" dell'albo d'oro
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Una fanciulla sfortunata,
non aveva tempo per distrarsi,
la sua testa si riempiva,
sin dal mattino di pensieri tristi.
La gente fuggiva vedendola,
aveva l’aria di una befana,
con tanti stracci addosso.
Avvolta da oscuri pensieri,
un giorno
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Le stelle in processione,
pian piano muoiono senza le carezze...
gli uomini con le donne camminano
a mani tese verso deserti nuovi.
Parlerò,
di una luna nuova che non trova
il suo punto d’oro,
di questo sole che divaga ricordando
il
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| Ti lascerò volare
nella mia anima
e nell’ immensità
del tuo sguardo
cullerò i miei pensieri ...
M ‘abbandonerò
su di un azzurro mare
col turbinio d’onde
sulla pelle
Mi lascerò coprir
di bianca spuma e
tra carezze di salsedine
mi sentirò
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I vuoti sono dolori riempiti con pianti di lune nuove,
le anime che vagano smarrite sotto questa luce
non hanno più ombra,
solo il battito del cuore chiuso in una preghiera
che non ha più fede è il segno di quel silenzio,
le anime odiano il sole
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C’è un mistero in questi versi
dai sapori verginali
cuori e cieli ormai dispersi
sopra fogli di giornali
e mistero è questo canto
che si alza in tutta fretta
senza accorgersi del vanto
di una pagina imperfetta
con l’accento e con l’ardore
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Tanto bella quanto il fuoco
che riscalda e prende vita
un selvaggio antico loco
lungo il fiume in risalita.
Se minuscola non so
ma somiglia al mio pensiero
gira intorno a un re sol do
ben più salda di un guerriero.
E’ il mio mondo senza
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Innocente quanto vuoi
questa musica ribelle
che non sembra adatta ai buoi
scorre freesby a fior di pelle
Sempre in giro e sulla via
tra le fughe e le due ruote
qui nel cuore è casa mia
quando il cielo è senza note.
Ben disposta
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Rude al tatto la mia antenna
inquieta sopra il foglio
si dispiega e fa da penna
nel cercare l’erba voglio.
Cerco il modo di condurla
nel tentare all’occasione
dentro il cuore un po’ per burla
ho un’intrepida canzone .
Tanto altera e
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inanellati aleggiano pensieri
si frantumano ri- compongono
tu aureolato di fumo
a lasciarti corteggiare
dal misterico chiarore d’una
complice luna
rima sì rima no baciata o
interna e che suoni
un corpo- a- corpo con la parola
intanto
di
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| È il mio demonio eretico
è l’angelo impudente
che tramano per perdersi
in questo dolce niente
dove che il sole recita
le stelle fanno a gara
a navigare al netto
col lordo della tara.
È il primo e forse l’ultimo
è l’attimo segnato
che cercano
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| Caminamos en la vida
por diferentes senderos
y aunque pasen mil años
jamás nos encontraremos.
Somos como el mar y el cielo,
como la luna y el sol,
tu tan alta en tu riqueza,
yo tan pobre con mi amor.
Me miras de arriba a abajo
para ti soy un
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Perenne ore passate tra amori,
serenità e giochi,
si beve si balla, regna gioia
in quell’angolo di terra.
Pensiero spazia nel tempo, fra
feste di Natale passati in armonia,
rivive la vita con fantasia,
ti ritrovi bambino con gioia
al
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Fantasmagoria della sera,
rimbalzano luci
nel fatiscente scolorirsi
di immagini indefinite.
Calano ombre
ramificate
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il viso un libro
le pagine
gli io indefiniti
maschere che indosso
se non mi trovo
poi s’apre
il corpo -occhi
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Trasborda
pensiero lungo
il sentiero della valle,
elogia filosofie,
amori e ruderi che
toccano il cielo.
Intriganti vicende
si modellano al presente,
nella storia che
ancora s’accosta tra i ricordi,
dell’incantata visione.
L’animo, tace la
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| Era profumo di zagara nel sole
sulla sponda d’un sorriso
mentre le costeggiava
le labbra ad occhi chiusi,
d’una carezza era fatto il vento
e di petali il velo a riparo dei suoi seni
dalle sue mani evanescenti,
lontane, ma calde e deliranti.
Era
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| manca poco possano piovere
lettere
nel tuo sogno controllato
e tu
ti veda
riflesso in pozzanghere
a cogliere parentesi
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| Nel tempo trascorso mi chiedi che ho fatto?
mi chiedo che ho tatto, ti chiedi che ho fatto.
Ho colorato un mondo dimenticato e mesto,
l’ho fatto spargendo profumi come gingilli
e poi... ho edificato castelli.
"Maestose fortezze su profondi
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Al primo starnuto
mi feci riparo
nel luogo più amaro.
È forse proibito
andare a
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Supero spazi vergini
sparsi in un cielo
e planando su di te,
luna... volgo lo sguardo.
Leggero il mio corpo
non sento battiti
impalpabile l'anima...
e ti osservo da qui
terra mia,
Sfera d'azzurro smeraldo
ornata di colori d'aura
in un
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| Sospesa tra le nubi
quell’idea maliarda
gioca a rimpiattino
e si trova nel dilemma ...
Scopre piano piano
il senso
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| Uno che legge i poeti
che li dimentica sul comodino aspettando qualcosa che non viene
uno che gira le domeniche col cucchiaino
e sfoglia le finestre spiando da quale verso saltare
uno che siede a metà di una parola
e mette in piedi un gatto
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| Risale piano il ripido pendio,
il sole tra i capelli, il tumulto nel cuore.
In cima dove la nebbia si dirada,
dove il sole brucia la pelle,
dove il vento ferisce la carne.
E’ li che l’attende.
Corsi d’ acqua intonano arcane melodie,
accompagnate
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| Canta
l’Io umano,
irrequieto dell’indole,
ramingo l’essere.
S’alterna, tra le righe del tempo,
la sua memoria,
si mescola tra le file,
e come un esattore s’annida,
nella comicità del momento,
tra l’imbarazzo comune.
Il mondo
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| Egli gridò,
gridò il suo sdegno
al cielo
per un mondo
ridotto a stagno
con rane saltellanti
dal suo sé
così distanti.
Però sorrise
al confine dei monti
che celava
i suoi racconti
le sue
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Custodirai con un filo di silenzio
il fragile respiro ai bordi del l'aurora
quando è solo aria al nascere del giorno
appeso al verbo di una lacrima
rimasta per tacere il sogno
Fra le prime tracce tese al cielo
rifletterai ancora il sole,
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Un soave e melodico
canto invade i sensi
e l'anima mia.
Penetra il cuore
sussurra in silenzio:
Odi questo canto celestiale,
cavalca sulle sue note,
vola con esse,
fatti cullare
e addormentare
dalle soffici nubi,
dal suo candido tappeto
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sull’onda bianca della pagina
inavvertita la musa
come un’ala si posa e
si china discreta
a ricreare di palpiti un
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A me non serve pagare un biglietto
ne regolarmi con giorni ed orario
io non prenoto il vitto e l'alloggio
e non ho mappe per l'itinerario.
Ma volo!!
Sopra spumiglia che come albume di uovo
crea bianche bave sulla bocca dell'onda
e sul suo
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| Lo sguardo attonito, a lungo
fissava la linea d’ acqua,
dove cielo e mare
si tuffano in un bagno di colori
sfumati d’
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| Ho chiesto la licenza al mio Comune
per una attività particolare,
ovvero poter vendere alla gente
un vìvido
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| Sulle ali di un sogno
mi librai felice
in un liberatorio volo
e dimenticai
le paure e le angosce
che turbano l'anima.
Ma amaro fu il risveglio
e
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| Tra steppe, scogli e dirupi,
ascoltando solo note stonate
del cuore,
vaga il mio pensiero,
vuoto di desiderio, assetato di te,
o Musa, ispiratrice d’ artisti!
Lo sguardo ansimante
ti va cercando
tra nuvole di vapore
e le onde del mare,
nei
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| Fammi navigare
sul tuo veliero,
portami sulle spiagge
più belle e remote
del mondo.
A nuotare negli oceani
tra le giganti onde
sorseggiando momenti
di instancabile
serenità.
Conducimi attraverso
i più aridi
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Sere vuote giorni grigi,
senz’amore, senza dolore...
In questa stanza è già buio ormai,
sento che sono stanchi gli occhi miei.
Se la vita più niente mi darà,
se chi tanto aspetto è lontano ormai,
voglio partire... mai più ritornare
nuove
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Non mi piace
il cielo terso.
Vuoto, sgombro ...
assenza di mente.
Senza disegni di mostri
dipinte ali di fate
solo un
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| Ci sei come ogni cosa,
e con l'anima lunatica
socchiudo la porta
entrano i petali di rose,
mi risplendi in viso
i miei occhi si accendono,
o bella sei tu,
maledetta fantasia,
cosi bella,
da distrarmi dal mondo.
Vorrei, vorrei,
è
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| Io sono una mosca:
il suo occhio catrame impazzito
che gira e rigira il lampadario
ricamo spirali a questa noia
che è pozzanghera metallica del cielo
imbuto di fosforo e argento
Entro persino negli specchi
e poi sparisco
in qualche
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Ho dipinto
il giallo del sole più caldo
per unirlo all’azzurro
dei cieli d’estate
e scoprire il verde
dei prati assolati.
Ho raccolto
migliaia di esili petali
di tremule margherite
e li ho lasciati cadere
come fiocchi
di
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| E... se un giorno
il bianco si scoprisse nero
e avesse come amico
le ingiustizie
i soprusi
l'odio
di un paese nemico
e... se un giorno
l'amico fedele
prendesse il posto dell'umano
e stanco e annoiato
lo abbandonasse lungo il
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| E fu silenzio.
Non v’era,
che qualche sussurrio,
tenue,
dei rami del bosco.
Tutto
si fermò:
gli usignoli, i cerbiatti, perfino
i pesci, nel fiume,
tacquero,
attoniti.
I bimbi
si presero la mano,
e furono solo
cerchi di luce.
E
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In un cielo stellato
distesa nell'alcova della luna
cullata dal suo dolce dondolio
m'immergerei e
ascoltando una dolce ninna nanna
ruberei la coltre alle nuvole e ne farei
un vestito
per correre col vento
in cima ad una stella...
Infine
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Durante l'idillio delle piazze:
le folle "amiche" agitarono dai parapetti le loro gonne
per ritrovarsi a volteggiare in fasce
di bianca purezza - e la quiete e l'isteria cantavano
quando il bosco bevve ghiaccio
e i suoi rami
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Aspettami,
tornero' al tramonto.
Pascale,
sette fratelli belli,
vola con gambette d'origano
occhi vispi,
luci sorgenti,
boccassassina, lieve come rumore...
corre sempre Pascale
insegue cirri malandrini
lune perrenni
cieli di zinco.
E' il
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Quando l'ombra sorrise,
il suo volto non mutò.
Nel vicolo buio della città
solo vapore e solitudine.
Neppure la sirena lontana
avrebbe disturbato il suo pasto,
lauto e abbondante desinare
di dimenticate lacrime altrui.
Niente
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Quando le briciole diverranno pane
ci sarà manna per ogni creatura
e chi tanto avrà aspettato
sarà nutrito al seno di una madre
Un gabbiano spargerà nuovi semi
covati da intrecci di braccia di vimini
i nidi non avran
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Con corde
di lire e bouzouki,
inzuppate
in mediterraneo azzurro
o appena spolverate
di bianco spiaggia,
traccio la linea
all'origine di ipnotiche danze.
Apro allora
i giardini di pietra,
rossi di fico d'india,
sfiorando cardi e
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| Nel parco silente
apparve solitudine,
biancore di mandorlo.
Strascicava i piedi
trascinando brandelli
ombre
ormai lontane.
Un cane la vide
e unico, la seguì.
Avevano la stessa
infinita fame, ancora
piccole stelle fra gli occhi.
Li
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| Le fate ignoranti
Dai sogni bramanti
Il cielo le veste
Di azzurro son leste
O voi che volete
Dei sogni le fate
Ascoltate la sera
quand'è primavera
avrete d'incanto
L'azzurro sul manto
Volate felici
Del sogno sperato
Acceso
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| Come se avesse mai saputo il fato,
l'impronta che non riconosce il caso.
La casa dove viveva era completamente tale
e quale relegata ai margini del sentimento,
lungo un viale di latifogli arancio,
lastricato dall'ocra delle fronde.
Ne
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una sola goccia
di buio nel tramonto
e poi la luna
Ora che mi è concesso un giorno e poi una notte
voglio parlarvi di quel crepuscolo a sud del mare,
nero di nubi all’orizzonte, caldo di pelle ambrata
e denso di tutte le scaglie di luce lasciate
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| Un brivido nei tuoi capelli,
passa come un fil di vento
e lo vedo fremere e brillare.
Ascolto la tua melodica voce,
ma non la conosco
ne mai, ho udito quel suono...
Non ha un volto il mio tormento
e ascolto pioggia fredda,
d'un paese lontano
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Ipocrisia come goccia
in fazzoletti secchi,
come raggi su specchi, o
pioggia su asciutta roccia;
dilagante mi circonda
e quietamente le fuggo,
il mio silenzio riecheggio,
ma non giaccio moribonda;
è di penna che mi armo,
e di frasi mi
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| Vieni,
Azzurra Luna.
T'aspettavo...
Coprimi di quiete,
colorami d'un canto di stelle.
E, d'elle, confondimi i pensieri...
Cullali nell'amàca dei tuoi seni,
avvolgili nella tua anima di seta.
Si ché, leggeri,
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Una Casa perduta
nelle Nebbie
d'un Tempo immemore
Nella baita
una barca tirata a secco
giorni migliori rimembra
ed è come se
-inquieta-
un'Ombra s'aggirasse
china
sul solo remo rimasto
Sibila il vento
tra i cipressi
e le
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Quando tua madre me l'ha detto
io quasi diventavo matto
e mi mancavan le parole
e mi tremava tutto dentro.
Poi son passati come un lampo
quei nove mesi di futuro
nei quali lei ti aveva in grembo
e a me sembrava, di toccare il celo.
Che festa
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A lo largo de la trayectoria
elegida por el destino
ritorni ad impigliarmi l'anima
M'hai inventata tu
io sono la tua Musa
Tuo è il potere di farmi sentire
tutti i profumi dell'amore
Tu sei il sole che mi gira intorno
mi avvolgi di
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ho scritto un rigo zoppo
a cui mancano
le parole,
una strofa di troppo,
un pensiero banale
che voleva
solo andare.
un lenzuolo fatto di stracci,
sullo stendino
dei sogni,
madido
di speranza
e di buona cortesia.
ma l'ho scritto
coi piedi,
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le parole son pasticcini
cosi' in fila paion soldatini,
in livrea danno essenza
al servizio con eleganza
son d'amore per il cuore
elegiache per l'anima
sono nere per la morte
lacrimose per patema.
le parole sono dolci
alla crema o al
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Dolce, mia cara musa
è la sensazione del tuo tocco.
Imprevedibile attesa.
Quand'è che dei tuoi lieti giorni
dedichi interesse?
Quando lo vedo?
Quando pare di sentirne la voce?
Quando un conosciuto profumo
si libra
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Versi Diversi depressi dispersi
energie vibranti danze di serpenti
giochi perturbanti di menti cadenti
fuori dal gioco stretti fra i denti
Strisciano fuori e alzano fuochi
cadono in terra come stelle cadenti
cerchiano il cielo con disegni
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117 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 60.
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