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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Le 51 poesie pubblicate il giorno 28/05/2016
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| Quel piccolo
dell’ultimo risorgimento ora anziano,
la sua caparbietà gli ha dato una mano;
lui ha bruciato sempre le tappe, i figli
lo amano da matti.
Gioiva e dava
dignità al suo lavoro, lo teneva
sempre come un tesoro; lotta e mai
si stanca,
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Svelami il tuo carnale segreto
mentre mi rifocillo al nettare
che ti umetta le labbra gonfie di promesse
Oh voluttuosa corolla che ti ergi, pura voglia d'amore,
mentre roridi i petali s'aprono al desiderio
Persuadimi che non è solo sogno
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Sarò con te
nel frenetico cuor,
quando scriverai Amor qua ...
a disegnar la poesia
o spuntar un allegro bacio
da metterlo a parte.
Il tuo desiderio di viole
nell'ebbra preghiera
la guardia dei tuoi sentimenti ardenti
di stelle
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Ti odio,
perché di me, fai il tuo respiro
e non lasci mai parole di noi.
Ti odio,
perché negli occhi tuoi
vedo il nostro destino
che non mi darà mai pace.
Ti odio,
perché mi baci e mi carezzi
facendomi vibrare il
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Ventotto... non è che un numero
un numero primo, un numero perfetto
i seni nella smorfia ...
- esplora universi la mente, divagando –
Un numero ora fermo
un salto sul cemento un quadrato
verde – terreno sacro -
dove posano piedi
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Con consistente arsura
schivi la mia pelle
sbizzarrendo estro
in questo empireo
distante dal cosmo.
Avverto il fiato
piroettare il tuo lemma
dolci melopea su queste dune
al luccichio della luna.
Minuti infiniti restando vicini
sussurrando
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Il tuo ricordo
non riempie il vuoto che hai lasciato.
Appare all’improvviso,
mi mostra il tuo sorriso
ma se tento di
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Come ogni sera, piego le mie vele
e guardo, ancora una volta il mare.
Forse tu eri li, forse sei passata
ma il tramonto è silenzioso,
mentre trattengo il respiro, il tempo.
Inutilmente, curvo il mio corpo alla terra
più vicino
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E vado via, con gli occhi inclini al pianto,
seguendo la speranza di riuscire
a conquistare un po' di mondo, intanto,
lo sento ch'è difficile partire
lasciando un po' di me, é come schianto,
che qui, chi non fu mai, non può
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Passi di terra bruna sui campi:
è crollato il sole sui quarzi lucenti
per gli infiniti vapori del giorno.
La tua ombra di fieno bagnato
impigliata tra il rovo e il confine del cielo
piange prigioni di foglie
e l’ipnosi del canto degli
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Nessuna entità mi sussurra futuri all’orecchio
Non ho premonizioni
alcuna veggenza
Misuro il giardino a spanne
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Amara |
28/05/2016 16:45| 1562 |
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Sorrisi fanciulli
sulle gote rotonde
e vermiglie s’adagiano.
Fluido gorgogliar
si espande nell'aria...
profuma di primavera.
Labbra fresche di rugiada
alleviano graffiti dell’anima,
assapora melodia
ammantata di gioia, sollevata
dall'onda
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Così il greco iniziò con passi cadenzati,
un sirtaky egeo,
di dolore e sofferenza,
movimento di reazione alla sopraffazione
di un popolo che non è più libero.
Attonito osservavo la danza che fluiva
leggera e
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Eolo |
28/05/2016 16:14 | 1876 |
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| Da quell'alba di pioggia
non ho più pianto.
Le mie lacrime di allora
erano carezze di rugiada
per le rose con cui ti ho salutato
all'ombra del rimpianto.
Finita la sinfonia, taceva il primo violino.
Sorse l'aurora, ma non il
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dalla sabbia e dal vento
polvere ed aria (di te)
per inventare un nuovo mare
dalla sabbia e dal vento
come un fiammifero spento
che brucia ancora dentro
dalla sabbia e dal vento
a cavallo di un’onda
che come un’edera
arrampica il cielo
con le
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Ti ho visto
in una notte cupa
alla finestra appoggiata
il soffio del vento
dondolava la tenda d'organza.
Mi guardavi
avevi un sorriso
seducente e misterioso.
Non capivo!
Ero di spalle al tempo
in bilico costante
sul sottile filo
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| E con l'insistenza
del perpetuo tramonto
lasciare un fiore
all'orizzonte
prima che ne appassisca
il ricordo
prima che l'oblio
ai miei occhi nasconda
l'esile figura fortuita attraversarmi...
e che sia raccolto
nella d'altrui visione
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| La saliera un dì per caso
fu di zucchero colmata
e la cosa piacque tanto
che negò di far da casa
al buon
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| Se puri come loro non saremo
il Paradiso mai noi gusteremo.
La loro gioia
e la spensieratezza,
l'ingenuita' ed anche l'allegrezza...
Danno sorrisi veri
proprio a tutti
senza guardare in faccia belli e brutti.
Sono sinceri
e l'innocente
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Piccoli passi ... nella notte
orme in simbiosi a segnare la sabbia
con le stelle in osservo lì condotte
a deliziare nell’intimo caldo abbraccio.
Col viale prospicente al tramonto
il sole era a scendere a illuminare ancora
mentre la brezza
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Amico passavo di qua per caso
perdonami se ho sfiorato il tuo riposo,
ero venuto a mettere un fiore e un bacio
a mio padre che dorme più in là,
ho visto la tua foto sul marmo ghiacciato
la mia mano appoggiata per un attimo
l'ha
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Veleggiando nella curva di questo giorno
in cui s’arrossa il cielo in un mare di silenzi
mi stupisco come allora del
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Ciò che vedo
è incenso,
è dissolvenza,
non è sostanza,
ma l'appagamento di un'estetica di senso
che si manifesta in eretica
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Nidifica l'onda
tra le granitiche costole,
della sua immobile roccia.
E di Luce ancora respira
nel suo rantolo di sale,
tra lembi vuoti di pianto ed ossa.
Nel suono bianco tocca
e di spuma inonda.
E indomita a largo veleggia,
nello schianto
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Pensami
sul far del giorno
quando gli occhi
saranno colmi di sole.
Pensami
al calar della sera
ove i passi dell'anima
diverranno sentieri.
Pensami
quando la notte avrà
i colori della malinconia
diverrò pensiero
a farti
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Era tardi
per incontrarmi a mezza via
il fiato m’implodeva dentro
come una massa d’ore perse
trascinate dal vento
alla deriva di un corpo senza pelle
fu così
che decisi di aspettarmi qui
qui
dove ebbe vita il mio pensiero primo
dove
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Turan |
28/05/2016 10:09 | 261 |
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È un quadro divino
dipinto con cura
con pennelli puliti
e colori infiniti...
sa di fragole e more
che gusti
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Non dirmi niente
manco una parola
dal tuo sorriso vedo che la fretta
di cancellare il tempo non aspetta
e questa palla rossa come il sole
cerca il suo cielo
tra le verdi aiuole.
Quante stagioni
dietro i suoi tramonti
quando la neve non aveva
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Che man gentil dal suo cespuglio colga
o che agir violento da lì con furia strappi
della rosa il dolce profum ecco si muore
e l’acuta spina poi tosto il suo vigore perde,
pur degli amanti al fior in fiore la fragranza
fugge e scema quando tra
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Avevo storie di bordelli
adii da mistificare
avevo delitti da materializzare
vuoti da riempire
avevo tarme nei
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51 poesie pubblicate nel giorno 28/05/2016. In questa pagina dal n° 10 al n° 39.
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