Salgo il pendio della collina
un vento bizzarro di primavera
mi scarmiglia i capelli

i sassi rotolano giù per la china,
l'odore dell'erba mi riempie
il respiro angosciato

L'animo piange ricordi
d'amore che lacerano il cuore
come spade affilate

Cerco il tuo viso fra le giovani
nuvole, fra le fronde degli alberi
e gli uccelli del cielo,

nell'azzurro infinito i tuoi occhi
io cerco... al di là dei monti lontani,
dove rifuggono e muoiono
speranze dell'anima mia

Cerco il tuo cuore nella linfa
vitale che pullula, che palpita...
nel silenzio del nulla e del tutto
che ascolta il battito di un
cuore infedele,

fra mille incertezze
con la disperazione nel cuore,
mentre tu ascolti e mi vegli
in quel soffio bizzarro che mi
scarmiglia i capelli

La voce di madre natura fra terra e cielo
echeggia nel vuoto, si fa eco,
mille voci trasportate dal vento,
rosseggiano nel sole al tramonto

Una grande pace m'investe
e adagiata tacita sulla pietra angolare
fra l'erba e sterpaglie,
incontro Colui
che chiamano Dio.