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Responsabilità sociale
Mai Mi Sono Arreso
Sociale
Ingerivo cibo e medicine
mentre nel caldo ventre
crescevo
Ero bello,
quando nacqui,
ma privo di braccia
e senza mani,
il vivere è arduo
Problemi insormontabili
eran i miei giorni,
scansato dai bimbi
mostro per le mamme
Le scuole chiudevan
i battenti,
la mia ferrea volontà
fece aprire portoni
Suonaron a festa le campane
quando innanzi a Dio
dissi ti amo
Con dolore e sopportazione
cancellai barriere
che dall'umana gente
mi allontavan
Con i piedi mangio,
firmo assegni,
metto legna nel camino,
accarezzo la mia donna
Fiero di me stesso
e delle mie vittorie
vi presento
i miei nipoti
che al petto stringo
e con profondo amore
racconto loro
il bimbo che ero,
l'uomo che sono
perché mai
mi sono arreso
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
«Alla trasmissione "oltrenatura", stasera hanno raccontato la vita un uomo nato senza braccia... la madre aveva assunto un particolare farmaco in gravidanza!
Storie che sembrano essere lontane ma che dobiamo ricordare per comprendere che molti prolemi sono inezie ...»
Commenti di altri autori:
«Una bellissima lirica la tua dove il coraggio abbatte barriere e pregiudizi. Ci lamentiamo spesso per cose futili quando ci sono problemi davvero grossi ma che non impediscono una vita dignitosa e fiera. Brava, sei una poetessa da encomio.»
«Il Talidomide è stato un farmaco che parecchi anni fa veniva consigliato il gravidanza contro le nausee... dopo poco si scoprì che produceva gravi menomazioni nello sviluppo dell'embrione: nacquero molto creature senza arti. Ma la natura fa miracoli e ha dotato queste persone di una grandissima intelligenza, sensibilità da fare invidia a cosidetti " normali"...Dovremmo trarne insegnamento in un mondo che si sofferma solamente a guardare il lato estetico delle persone.»
«Senza mani, senza gambe, senza occhi, l'uomo "è" e rimane un "uomo"con una mente libera e profonda, se vuole! Gli uomini vivono o viviamo quasi tutti sfamandosi con il pregiudizio, in cui spesso diventa una gabbia anche per loro, i normo- dotati! Un bacio e mille Rose,"Rosy"!»
«Qualche anno fa ha lavorato nella Azienda che dirigevo un designer tedesco privo di braccia... progettava cose bellissime operando con i piedi e ti posso assicurare che dopo i primi giorni di sconcerto da parte dei colleghi, il suo handicap era assolutamente ignorato... anzi lui era il primo, cos' intelligente e sensibile, a scherzare sulla sua deficienza fisica affermando che in fin dei conti doveva essere sempre giustificato visto che progettava con i piedi...»
«purtroppo ci sono persone nate sfortunate perché la natura le ha formate in modo anomalo ma sicuramente possiedono un dono speciale che è dentro il cuore, oltre che sensi e capacità davvero grandi.»
«L'ho visto... e mentre lo guardavo mi sono vergognata per non apprezzare abbastanza l'unica fortuna che conti, essere sana. Ma ho anche capito che vivere comincia dalla volontà di esistere... Grazie Rosy, straordinariamente apprezzata.»
«Poesie le Tue che abbattono ogni frontiera, ogni pregiudizio, aiutano a riflettere e... stuzzicano l'anima! Una lirica veritiera sempre ben scritta e meravigliosamente reale!»
«Con infinita sensibilità ed empatia sei entrata nei panni di quest'uomo, raccontandone le battaglie e le sensazioni, emozionante ed itensa lirica che mi ha profondamente emozionata, fino a quell'urlo che mi ha dato i brividi:" mai mi sono arreso". Quel coraggio che è la forza di abbracciare la vita, accettarla, gratifacarla. Sei stupenda!»
Cristalli nel vento Autrici del sito Scrivere Una raccolta di poesie è talvolta cosa stucchevole se non sorretta da un’idea che dia coerenza a un “canovaccio”, una sorta di filo di Arianna che conduca il lettore alla scoperta di un significato d’assieme. In verità un’idea in questa pubblicazione c’è ed è “forte”: sedici poetesse, dotate di spiccato lirismo e felicemente ispirate, cantano la vita attraverso le sfaccettature di uno smeriglio di cristallo. Cristalli nel vento, è l’opportuno titolo dell’opera, e son davvero puri petali di cristallo queste liriche, petali da strappare uno per uno.
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Commenti di altri autori:
«Qualche anno fa ha lavorato nella Azienda che dirigevo un designer tedesco privo di braccia... progettava cose bellissime operando con i piedi e ti posso assicurare che dopo i primi giorni di sconcerto da parte dei colleghi, il suo handicap era assolutamente ignorato... anzi lui era il primo, cos' intelligente e sensibile, a scherzare sulla sua deficienza fisica affermando che in fin dei conti doveva essere sempre giustificato visto che progettava con i piedi...»
«sempre a svolgere temi difficili con la solita bravura nei versi... anche oggi bersaglio centrato...»
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