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Giorgio Dello
Le 406 poesie di Giorgio Dello
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| Ti fai chiamare Uomo
e violenti ogni gradino
più simile all'elefante
ogni cosa calpesti all'istante
elevi te stesso, presuntuoso a fior di pelle
distruggi e sgomenti le stelle
il tuo affanno uccide
in una sporca anima che ride
la
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Specchia luna calante
sul lago stanotte
su un manto di neve
soffia vento lieve
il riflesso del lupo
trema al suo sguardo
ulula alla notte
odora le prede
grande Lupo
richiamo selvaggio
colpito e ferito,
mostraci il tuo sdegno
umano
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Mattino di vento
alte sui rami
ombreggiano le foglie
sopra panchine spoglie
la sua voce è roca
brava gente guarda
un mutilato,
dalla pelle sporca
sul ramo un passero
con tanta purezza
canta ancora
verso un cielo terso
senza una
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| Soli e stanchi
quando ammaina la vela
un ansia ci tiene da mattino a sera
sensi primordi
ai gigli dei campi, al canto d'uccelli
che ora provvedi
è piantato il salice
al tramonto con la chioma chiara
esile e alto
in mezzo al giardino
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| Inala il mio respiro
godi del mio corpo allo spasimo
della mia bocca che freme
senti la mia anima che urla
il mio cuore che sanguina
sentimi...
appoggia il tuo seno sulle mie guance
soffoca il mio ansimo
odo il Paradiso e l'Inferno scavare
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| Sboccerà questa sera
orgogliosa e fiera
mentre riposi
un'altra rosa nera
angelo deriso
mentre disegnavi
con me piccino
il capolavoro del paradiso
occhi di Luna
umili e invitanti
ago d'anima in un pagliaio
dove riflette la
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| Come ogni sera il mio dorato pensiero scivola su te
accoglierò tutta la tua anima
ti prego, torna da me
attraverserei foreste,
laghi, deserti,
averti accanto un’ora
e poterti accarezzare sino all’aurora
in una notte così le stelle son raggio
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| Troppo ha piovuto
in una pozza d'acqua
ferma e tacita
nel cuore sordo e muto
dolore e nostalgia
non ha più senso
se l'alba non ha tramonti
inquieta la poesia
oscuro giogo
umiliante prigionia
metodi rituali
dove il pianto
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| La notte si dilegua silente, nell'anima sol ombre e anfratti misteriosi
gli uomini e le cose riprendono il cammino
nel giorno che s'avanza, quel silenzio grande
urlo che si allarga, non è melodia, non è danza
strugge l'anima a chi
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| Paura, inseguita da un dolce pensiero che l'anima mi ha preso
cuore, bramoso d'amore nell'estrema mia franchezza che trema
penso ad un sorriso, una parola, uno sguardo,
un battito che chiude il mio essere in un 'involucro celeste
silenzio
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Ego ed anima bramano amore
prima che la mia innocenza si perda
prima d’affogar di pianto,
prima di dirmi Santo
coprirò l’anima nera
perché nessuno veda
di fiori colorati
argentei e ramati
nell’umano corpo
figlio di Madre divina
e per una
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| Un quadro amato non lede
lo trovi sempre là appeso
per chi sente e chi lo vede,
l’armonia è dentro e fuori
dipinge il profondo
e tocca forte i cuori
dipinti fatui e infatuazioni
non ispirano,
nel trittico delle emozioni
le stigmate son
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| Occorre imparare il riso
quello che fa rumore
tanto da nascondere
l’ansito dell’anima al cuore
e sarà ancora estate
tutto ritrovo eguale
avrò la luce
il cielo sulle labbra
e negli occhi il sole
abbiamo bisogno d’amore
di grida e di
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Allegria,
sarai nella mia poesia
dove scrissi quello che non si può dire
e incontrai quegli occhi
come la scogliera tocca il mare
lo sguardo di un amante
si nutre di corse mai fatte
nella paura così zelante
di un castello di sabbia
ed un mazzo
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| Ancor la notte
un brivido di polvere
nelle mani
presagio del domani
la solita gente
sugli usuali
con ritmi e mete
sempre uguali
un giorno sospinge
si respira
non ritorna
muore nella quiete
non sgorgo e non spiego
dove trovo
il
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| Odio il nero e il volger fugace
d’improvvise oscure giornate
mi raggelo nel bianco
ove il silenzio tiene banco
il temporale è breve
e torna il sereno
quieto, dolce e greve
nella brezza delle sere
la pioggia mi tenta
irregolare, a
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Invia un messaggio privato a Giorgio Dello.
Indirizzo personale di Giorgio Dello: giorgiodello.scrivere.info
| Dopo il canto è vuoto
nulla di santo è assoluto
è notte e suono un umile flauto
penetra montagne e fiumi come velluto
quante foglie su quel melo
ali ingiallite d’ un angelo
appese alle stelle in cielo
e tutto in frantumi come vangelo
la vita è
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| Nato nel silenzio in pieno possesso
mio miglior amico
un connubio perfetto
un bambino è nato nel pensiero
nei versi del poeta
imbratta ed inietta il siero
ospite sgradito
scomodo invitato
da menti eccelse bandito
non è un mostro
sotto il
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| Quando la sera si fa eterna
ed è luglio,
ogni cosa s’esprime al meglio
sono nato in luglio
quando si va a piedi nudi
con il cuore libero
ed il pensiero
sfuggevole presenza i nati in luglio,
come l’acqua di ciò che fluisce e passa
e non lascia
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| Lascia il sonno
e sii il primo
a salutare il mattino
il piacere di un tiranno
in una vita d’inganno
acque fredde mai evitate
e scogliere poi saltate
dove brilla uno scenario
in una cascata turchese
di pallide lune mai arrese
nelle foglie
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Sentire mare e oceano
inchinati in un baciamano
e sorseggiare amore
in un mondo senza pudore
dissetarsi in quel mistero
che si schiude in un fiore
ritrovarsi uomo sedotto
sulle ali di un vento corrotto
testimone della debolezza di adamo
in
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| Rode questa sorte
lega assente e inerte
maschera dietro irte mura
in una solida cura,
nacqui foglia
forte e libera
via dal ramo
lasciata al vento sola
se conviene
quell’infida quiete,
muta l’aspetto delle cose
la notte scorre nelle
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Ritorna sovente e mi prende
quel palpito sottile e silente
nel corpo e nella mente
sensazioni da antiche brame
che trascendono come lame
allor che labbra e carni incontri
nei sensi tattili e profani
torna a prendermi la notte
Itaca tiene fissa
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| Donna,
quanto era calda la tua pelle
e il tepore che nasconde
vi sono scorciatoie per il cielo
oppure tutto questo,
non è vero
sei contesa,
corpo del tempio
nel diluvio universale
alga marina
tra le rocce,
canto alla raccolta
persa nella
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| Corpi alteri e premorti
parole blasfeme e stonate
da gorghi di voce inghiottiti
pronunciate e incastonate
tendono l’orecchio al vento
e albeggia un sole a cui mento
voci cariche d’ideali
suoni e appigli del cuore
dissolti poi come sali
melodia
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Tra i colli Palatino e Celio
con furia invase l’incendio
tra le grida di donne atterrite
e vecchie smarrite
bimbi che si guardan le spalle
anch’essi in preda alle fiamme
dolo dell’imperatore
senza più nulla, resta il dolore
impossibilità di
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| Io apro al sole e al mondo
anche se sgomento
non ho paura
di spaccarmi il labbro
nè del ridicolo, del giudizio
o del disprezzo
vivo tutto il vivere
adesso
come se fosse ieri
e domani
anche se prevedo
il nesso
sotterraneo fiume
sotto di
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| Le montagne passan dal verde al giallo
un capriccio della terra
polvere negli occhi al canto del gallo
invano si cerca quel cerchio perfetto
s'alza barriera intorno
e alla fine ci tocca il nulla per difetto
s'infrange una chimera
che ogni passo
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| Un mondo morto
tappeti rosso sangue
e nessuno che si è accorto,
si negano menzogne
vite all’unisono
milioni di bimbi muoiono
e speranze alle gogne
il cuore arretra soldato
scagliata è la prima pietra
madre terra al macello
benvenuto
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Vorrei che ti fermassi un poco
ed io sapessi alfine
raccontarti me stesso,
senza ombre o gioco
senza sapere chi sei
amare e scoprirti dopo,
come un fanciullo di fronte al fuoco
che tu mi cullassi
con voce senza timbro di vento
posando sulla
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406 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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