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♦  Raffaele48  |
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Maggio 2025 |
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Maledetta bolla di sapone
con trasparenze d'apparenza
dove lo spesso gelo avanza
e si fa presto a svendersi
per questa soluzione amniotica
dove è confortante sostare
dove è lento il sbocciare
e si avverte il sordo vociare
della agognata azzurra luce.
Invece dentro è tutto ombre
l'ostinazione ti divide da pareti glabre,
mentre nella gola crescono pietre
e là fuori vedi gaie mandrie
con fauci mordaci che sezionano anime
e formano stringenti angoli che spremono alle corde.
E non si scappa, non si sfugge
da quel giaciglio accogliente
che avvelena come droga
ma ti accoglie tra le sue spire
vorrebbe digerire le tue voglie
come fa la vedova nera
quando si insinua vorace
nella trasparente ragnatela. | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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| «Ho immaginato la depressione come un luogo protettivo a cui è difficile fuggire, proprio a causa di questa sua intrinseca caratteristica. Questo luogo fantasioso, nella quale per certi versi è bello sostare, concorre, tra le altre difficoltà, ad emanciparsi da questa male che attanaglia sempre più ampie fette della popolazione. Ovviamente questo mio testo non ha nessuno intento euristico ma deriva solo dalle sensazioni che provo.» |
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Commenti di altri autori:
«L’autore in questa sua è riuscito persino a donare un certo non so che a qualcosa che solo a sentirla nominare fa male al cuore – un baratro da dove è molto difficile uscirne – un minimo di comprensione come aiuto certamente non nuoce.»
«Un tema difficile da trattare ma il Poeta con versi ben strutturati, ci riesce molto bene. Non sono mai stata depressa ma posso provare a immaginare ciò che prova chi soffre di questo disturbo della personalità. Ho avuto da fare con persone depresse e quando si scatena la crisi vogliono soltanto stare al buio e in perfetto silenzio. Qualsiasi cosa è di disturbo ed è come dice l'autore, si difendono dal mondo esterno stando dentro una bolla che li fa sentire al riparo. Curare la depressione è molto difficile, non sono un medico ma penso seriamente che il solo amore non basta, c'è bisogno di un team di esperti (psichiatra, psicologo, piscoterapeuta) che abbiano doti umane e riescano empaticamente a interagire col paziente.»
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