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            | Aleph82Le 18 poesie di Aleph82 |  
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        | Una verità ultima che non è dato ai nostri sensi esperire
 sottende a tutto il nostro vano agitarsi.
 L'avvertiamo attraverso intuizioni
 fugaci come fuochi fatui
 ne vediamo lontane, tremolanti emanazioni
 che immediatamente si
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        | Presagi di cambiamento io scorgo ovunque.
 Dagli alberi che ondeggiando assentono
 ai riflessi delle nuvole nelle acque scure
 agli edifici che sotto i miei occhi si sfanno
 e crollano.
 La distruzione della distruzione sta per cominciare
 siamo nelle
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        | Echi di tristezze ignorate si dissolvono in sibilanti sorrisi
 lontane dissonanze di angoscie mai definite,
 ma da sempre con te,
 
 come il dolore di chi con la propria risata
 tenta di coprire l'osceno rumore del vuoto.
 
 Occhi di magnifiche
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        |  | D'ora in poi ciò a cui tendiamo non è più un facile infinito
 di autodistruzioni e
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        |  | Noi siamo le notti insonni imbevute di alcool fino al nascere dell'aurora
 Noi siamo i bevitori di assenzio, i mangiatori
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        |  | costruire una scatola vuota quindi riempirla di palpitante niente.
 Scrutare il volto del nulla
 mentre siamo cacciati a
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        |  | Quello che pensavamo di me si è spezzato, amici Il sogno si è  squagliato
 la verità emerge.
 Se sono
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        |  | Sono attratto da un'indicibile disgusto Per ciò che mi manca,
 per ciò che non voglio
 o faccio mostra di non
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        |  | Sono il Mostro, sono il figlio della regina ho vagato in questo labirinto circolare
 Alla ricerca della mia sorte.
 Mi
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        |  | Sole a brandelli che filtra da persiane abbassate
 sono senza riposo
 dai miei occhi dissipa
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 | Cerca la poesia:
 
 
 
  Invia un messaggio privato a Aleph82. 
 
 
 
 
  
  
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        |  | Ecco lei che tremante di grazia
 incredula china il capo
 arrossendo agli elogi.
 
 In una mia poesia scrissi di averla
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        |  | Immagine buona per specchi opachi La mia nuova ossessione
 Non essere riflettente
 In quanto sogno di divinità
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        |  | Ho ascoltato il vuoto e l’ho lasciato risuonare. Non si è esteso che la durata di alcune eco.
 
 Mi sono protratto verso
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        |  | Il nostro vino nuovo marcisce nei tralci Quello d’annata raccoglie in cantina la polvere degli anni
 Ma noi cecrchiamo il
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        |  | Fui Asterione fui Teseo Fui Minotauro fui Uomo
 La pietra è ancora dura di buio
 Il filo troppo corto abbandonato giace nella polvere.
 Ricordo che fui, questo lo so,
 ma non specchi in questo luogo,
 solo strade che si incrociano in bivi,
 e discese
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        |  | Non ci sono più gli Dèi, non è rimasto più niente da dire.
 Eravamo proprio sul punto di Essere,
 peccato.
 Attratti
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        |  | Ci siamo incontrati in qualche istante tardivo Senza scandalo all’inizio, senza scelte consapevoli
 Ci siamo spostati
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        |  | Ecco cosa resta di fatiche che mesi han visto A ricacciar dolori nel cervello accumulati
 Così tanti che allo sforzo non ha
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