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♦ Giorgio Lavino | |
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Agosto 2025 |
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Impressioni
Le 31523 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
In continuo andirivieni (le onde)
pare che ti raggiungano
a lambirti i piedi e l’anima
non ancor buia e muta
delle prime ombre di settembre
Amico vento, a me sconosciuto
non so da dove arrivi
e dove porterai le voci,
i sussurri delle tamerici
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M’allontano
dalla fluidità del codice comune
addentrandomi
in movenze estranee
alla levità
d’uno sciame qualsiasi.
E
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Nel cielo cenerino una nube appare sopra il mare,
pioggia d’argento scroscia sulla spiaggia ancor calda.
Soffia il vento tempestoso
scaglia gli ombrelloni lontano,
rotolano sull’umida spiaggia.
Settembre mese amato
colorato,
foglie rosse di
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Non mi servono carezze contraffatte
di luce senza fulgore
voglio una carezza che profuma di fiore
voglio trovare una carezza in ogni fil d’erba
voglio carezze che volteggiano come brezza mattutina
voglio carezze tacite senza rumore
solo
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Pagine in movimento
volano sul tempo
Veloci via
vanno via
come un fantasma
un fumo
una scia
La movenza della mano che le gira
piano piano
o veloce veloce
a bevuta a collo
da come le sfoglia la Bambina
poi la Signora vecchina
Poi
il
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Avrei voluto essere chioma di faggio,
maestosa nel fogliame denso,
sicura nel protendermi verso l’alto
con il mio tronco liscio e grigio,
così vanamente leggero nel peso,
così ricercato.
Sono invece fiore di magnolia obovata,
regale sporgo oltre
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Potere respirare la frizzante
arietta transalpina, parigina,
un pensiero concede più brillante,
a intelletto intuizione sopraffina.
Chi quell’aria leggera ed ammaliante
ha inspirato nei secoli, la china
percorso ha di un’idea sì affascinante
che
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Sotto questo cielo
cucito di settembre
cammini a fari spenti
dentro uno strappo di cuore
in attesa di un futuro
senza scadenza.
In mano dei vuoti a perdere
per scolature di giorni
dispersi e impazziti
da raffiche di no...
Eppure sai
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Chissà se fu per gioco
o forse una visione o una magia:
stamane son tornata
quand’ero una bambina...
ti ho visto sai! Ne sono proprio certa...
ed eri proprio tu
passavi li, di fronte casa mia:
la stessa altezza e pantaloni corti,
le gambe lunghe,
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Passata è ormai la notte
e la graziosa luna,
col dolce suo candore,
saluta i monti e le vallate.
Freme la terra arsa,
ove pur odo ancora
d’un timido usignolo
il flebile suo canto.
Ritornerà la luna
per altre notti ancora,
ed io ogni
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Accompagna il silenzio
al calar della sera,
lo sciabordio dell’onde,
che, come docile canto,
acquieta l’anima pensante.
E’ quiete.
Quel dolce naufragar dell’intelletto,
un alito di vita in questo azzurro mare,
ch’accarezza il cuore dentro il
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Ricordo un giardino,
fruscia ancora tra le foglie
il cader d’una lacrima
ed un vento di parole.
La neve non c’era più
e tra le mani tenevo un sacchetto
d’amarezze colmo.
Allora.
La vita l’aveva riempito
c’era di tutto dentro
tempo
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 | Nel giardino un cuore elettrico
ribalta con le sue lame potenti
una terra compatta
che piange stridula
vedendo grigi sassi schizzare via.
L’abitudine a compatte barriere protettive
è infranta.
Nella sorpresa di ritornare fragile
e ancora
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| Non è facile per noi poeti
trovare il senso a questa vita
al vuoto che ci sbrana l’anima
e ci lascia inermi alla deriva.
Eppure ci dimeniamo
a cercare nell’angolo la luce
nel foglio l’incastro delle parole
nell’immenso l’amore sconosciuto.
Non è
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| Con il sole si risveglia l’anima
questo mare verde muove
nuvole d ‘emozioni .
Rinnova amore
cade nelle braccia e si perde
fra carezze dense .
Il silenzio qui...
non è silenzio
ha braccia lunghe allenate
di sere appese a un ramo di vita
che muta
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Le luci del Luna Park
cadono in una lacrima amara
e i fumi della nebbia
a veli densi come mille puntini ...
Visioni in una strada di falsità
si consumano come una sigaretta spezzata
ma ancora la cenere a brillare.
Urla il silenzio
di un paese
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Poeti
dai versi rovinati
straniti, incupiti
pensanti, sognanti
poeti ignoranti
poeti
appesi ai cipresseti
poeti fissati
fumati, falliti
comprati
poeti
svaniti, rincoglioniti
illusi, confusi
dannati
poeti,
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(certe volte sembrava che un punto
ci attraesse oltre le nuvole - o
almeno così era per me)
e dunque anche tu
adesso mi precedi
varcando il mistero
con la valigia di sogni
non mi aspetto un fischio da quel dove che
t’ ha accolto
-per te
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 | Si legano i capelli,
come alghe marine
al verde scoglio
si raccontano il mare
quando il bucato
è al vento, al sole
nei cortili assolati
giocano i bambini
- castelli di cartone -
troppo vicini, alle stelle
e nei pomeriggi afosi
nei fiori
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 | Era pallida di malinconia
quando le ritornò la vista,
aveva un pugno di parole nella mano destra,
nomi e civici in cui si era smarrita
sempre piena, sempre nuova.
Quella sera, nel suo vestito di fragola,
abbracciava l’assenza,
e dal crepuscolo,
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Scrivo nei giorni vuoti di emozioni
nella coscienza della mia vita
scorro la penna in qua in là,
senza una meta
scrivo celere rigurgito quello che non va
quello che ingoio con fatica.
Fra le ciglia socchiuse evanescente una lacrima
tra le dita
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Un estivo temporale
rimuove due mila pensieri
come foglie sparse su vialetti deserti,
io ho tutto e niente tra le braccia,
non parlo e nel silenzio traino la mente.
Ha un peso diverso la mente
che sa di grida di tachicardie e impazienti respiri
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 | Vincolata a rimanere
con il popolo bue che paga
penso, degenero e penso.
Piega amara sulla bocca cocciuta
mentre i
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 | S’affievolisce un seme di luce
nell’impulso cangiante della sera.
Grovigli di pensieri
si mescolano
a una lieve
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Ho sognato a volte
ed ho sognato sempre la stessa barca,
arrancare tra i flutti.
A vogare un piccolo uomo
che aveva paura del temporale.
Negli occhi
tanta voglia di una birra bevuta
al tavolo del vecchio bistrot
parlando
dell’ultima partita
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Danza sinuosa la seta
nel silenzio della sera,
leggero si fa l’amore nel cuore
non pesa, ma regala
un chiaroscuro di emozioni,
rapidi sguardi in frangenti istanti.
Tremanti fremiti nel cuore
frastuono di gelo accoglie
e poi piccole innocenti
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Mi piace del mare l’odore di salsedine,
la distesa d’acqua ondeggiante
che scorre fra gli scogli e quell’intercapedine
spesso meta del bagnante.
E mi piacciono le gocce del mare che scivolano,
lungo la pelle abbronzata si intrecciano,
alla
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 | Penso a ciò che del giorno resta, a ciò
che mi circonda, mi beo di aliti di
vento silenti, di pulviscoli di tempo che si
nutrono della quiete del vespro.
Penso al cielo terso, adamantino
che in un baleno si rattrista, si incupisce,
piange e si
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Venne da una poesia
come un fiore di loto
nasce dall’acqua
venne come una voce
limpida e chiara
al tremore di una foglia
smise di soffiare il vento
alle labbra socchiuse
indecise
si raccolse il sapore
la rugiada del cuore
l’anima, che sa
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 | Neppure il vento più lieve
può afferrare le mie parole
e portarle a te
neppure il fiore più filato di sogni
può incantare i miei occhi
e confonderli con l’azzurro
delle nuvole
né il fiume tra i fogliosi canneti
far volare la luna
o
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31523 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 2491 al n° 2520.
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