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Impressioni
Le 31510 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
Ora puoi restare in silenzio
ed io mi chiuderò
nel mio bozzolo di cenere
dove la luce non arriva
È troppo tardi per intrecciare
le parole della notte
ed i profumi del giorno
sono ormai lontani
Ora puoi restare a guardare
ed io proverò
a
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Tasselli su tasselli
percorro il mio passaggio,
in sella ai miei puntelli
ho tutto il mio equipaggio...
talvolta riparate
mi portano a passeggio,
consunte o logorate
ci ballo e ci gareggio...
custodi dei miei piedi
mi fanno
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"Non bussare a casa mia,
entra anno nuovo."
Pieno di speranza, io ti aspetto,
ti considero un amico
cammina un po’ davanti a me,
fa in modo che possa vederti,
sentire le tue paure
e fa che siano anche mie.
Fammi vivere le tue cose belle,
so che
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 | Invoco la luna,
quando riverbero dona al ciel
rugiada di stelle.
Debole, fiacco, muore
l’anno vecchio.
Sogno d’una nuova vita
cammina retta di luce,
seppellendo sbrandellati
ricordi.
Scompare tra le nuvole
fardello del misero
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Brezze s’elevano omertose
tra gli addii ... le note del dolore
una smarrita speranza
il richiamo caduto nell’oblio
a te... oh voce del mare
l’offrir l’immacolato fiore.
Le ombre silenziose s’accostano
par deliziare con la presenza il
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E bussi a questa porta in tutta fretta
e mi assicuri d’essere carnale
ma son trecento e più sessantacinque
con soli sette giorni a settimana
dodici mesi come tutti gli altri
quattro stagioni
e solo uno in più
e proprio questo non mi scende
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Non nascerà un uomo nuovo allo schioccar delle dita
oltrepassata la soglia dell’attimo che unisce e divide...
So di un uomo esiliato nel cerchio delle sue paure
So di presunzione e di arroganza
Cantilene perse tra predicati ed oblazioni
Ho
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e, bevo,
si bevo all’anno vecchio ed a quello nuovo,
a cio’che e’ stato ed a cio’ che poteva, doveva essere,
all’uomo vile, infedele ed a quello impotente vigliacco,
alla donna strupata in ogni dove ed a quella sempre amata,
al bimbo mai nato ed a
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Come saetta
del creato
passa l’anno
scrivendo al mondo
la storia.
Domani una luce
nuova risplenderà
al
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Si è messo in testa d’essere di classe
un anno al femminile da parata
sicuro della sua carta bollata
speciale e forse adatto per le masse.
Pretende di potersi accomodare
in casa mia come gli conviene
comprese dieci gioie e cento pene
con tutti i
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Inverno
mi solleva
da polverosi pianti;
puoi toccarne i silenzi
di ghiaccio
che confondono il tono
delle parole,
calde e gioiose nella grotta santa.
Ricorrenze, memorie,
a dar luce e pace tra le genti;
mia madre,
a gioioso annuncio
del
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Vedi, questa nave è un diario di pensieri
dove cullati dalle capriole delle onde
i marinai tendono le gomene,
i muscoli madidi di sudore,
rimembrando lidi senza nome, gente senza volto.
È la nave dei desideri
fioriti come l’amore
e poi smorzatisi
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Forse sarai il solito buffone
enfiato da petardi e bollicine
e le giornate avide e assassine
saranno i tuoi trofei da crapulone.
Forse te ne farai una ragione
con le promesse in bianco sibilline
gemmate da radici truffaldine
vergate da un
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A pelle si sentono
lui, lei, restano abbracciati
l’anima traspare come garza di seta
cura le ferite di baci.
Senza respiro si può anche morire
la pelle origlia i rumori del cuore
sulla pelle il miele cola
come luce splende la pelle di
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 | Il sole malinconico scivola
s’adagio sull’epidermide del suo amico mare
lo riscalda e vibra
i raggi satolli di
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Ogni cosa è cambiata
ed io conservo i giorni
quasi fossero carezze
deposte su una mensola
La luce è diversa
ed ogni goccia di sole
brucia la mia pelle
con gli anni amari
Ogni tempo è passato
qualche ricordo polvere
sulle notti di luna
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Ti svegli al mattino
e tutto può succedere
come scrisse Orazio.
La quiete nel respiro lento
guardarsi allo specchio
d’abitudine le solite rughe,
mentre gli occhi del giorno
bene aperti dalla luce
rischiarano i pensieri stanchi.
E’ ancora
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Nebuloso, opalescente
ai bagliori d’un sole che appare
e scompare. E’ un fremito
d’argentei guizzi di gocciole e luce
Strie vermiglie sottrae al tramonto
E poi muore nel viola e nel nero
che talvolta la luna rischiara
Così il cielo ... spesso
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 | Così vediamo nascere un inverno
con i gemiti d’ascia sulla luce
il rumore e di colpo quella pioggia
d’ansia di assalto
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| Sottratto articolo a pubblica vista
un involucro trovato in affitto
da mali di stagione sempre afflitto
a termini di
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| E’ questo tuo restare
su questo declivio di nuvole
azzurre e neve,
è questo tuo restare che ti fa brina,
mentre non mi stupisco
ad ascoltare te
che lotti, cateto tra rettangoli,
e t’infletti ancora, luce
deflessa
sul calendario a
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Qualche petalo di Dafne
è stato sufficiente a causare
il male del corpo
e l’ombra stasera è felice
Di invadere il selciato notturno
provocando conflitti
fra le luci di dicembre
e il cielo sempre grigio
Qui qualche lacrima è caduta
per il
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 | Nebbia nella mente
occulta parole
pronunciate nel sonno.
In quel sonno ho sognato,
solo un vago ricordo
mi resta.
Un profumo, un tocco
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| Sull’uscio appena fuori
subito con gli occhi
rivolti al cielo
vedo chiazze d’azzurro
sotto cui aleggiano
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 | Senti e’ il vento
che urla nella notte,
dove una luna d’inverno
splende come non mai,
e la notte magica
annuncia una
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| Invero son io al sol che pone,
or ora a ritrovare passione, a ciò che mi aggrada,
rimirando vó e seguo la mia diletta
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Sapore
nel rimanere scalzi
al limitare di affilature
mai provate prima...
eppure impronte
che immobili al tempo
folletti dei boschi
s’inventarono in armoniche
per altri ora irripetibili
Il mistero sovrintende
lasciti spazzati
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Posso ricordare tutto
ma non la mia gioia di vivere
quando la luce di dicembre
riempiva il cielo
E la nebbia sembrava un gioco
e i baci una nostalgia
rubata alle albe d’altri tempi
con il mare che tremava
Il mare che moriva all’orizzonte
con
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Occhi aperti a scrutare
il primo filo di luce dalla finestra.
Rumori lontani si perdono altrove
nel sapore di un nuovo mattino.
Non so da quanto tempo
la mente si è svegliata
come se non avesse bisogno di me.
Riprovo la vaga sensazione
di un
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Lo stupore degli assolati orizzonti s’incarca,
quando i lucidi tramonti volgono le spalle al compiuto, salutando il divenire.
Tornano i chiarori annebbiati di brina,
confusi da fiochi filari di luci, che ingrigiscono le sere
di solitudini.
Così
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31510 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 3211 al n° 3240.
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