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Impressioni
Le 31540 poesie pubblicate sull'argomento 'Impressioni' Poesie sulle impressioni |
Che mondo io sarei
se non ci fossi tu
se non rubassi il tempo
legato alla speranza
capace di affidarsi
a questa concordanza?
Che mondo io varrei
se non volassi più
con ali immacolate
donate a questa stanza
per essere sul serio
la
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Ardo.
In una notte di foglie immobili
deve apparire bizzarra
la mia ombra alla luna.
Una sfrondata e
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Lo vedi! Tutto il mondo mio è qui dentro
col suo fulcro vitale giusto al centro
in questo cielo colorato a rate
col saldo dei bisogni senza date.
Si muove permanente in ogni senso
tra il volto e il tuo sorriso se lo penso
e svapora di
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Oscillava fuori il pendolo
come polvere che lenta si posa
Potevi vedere e potevi sentire
il frinire della cicala nell'afa
Immensa, assoluta, l'alba ci guardava
mentre ascoltavamo il vento sussurrare
Taceva
come tutto tace tra le braccia
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Camminare sotto la pioggia,
sentire le gocce tamburellare
sopra il tessuto teso dell'ombrello,
l'acqua che si disperde in tanti rivoli
come fresco torrente a primavera
mi genera una sensazione di liberazione
di freschezza, di pulizia
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In giulivo cinguettio è gaio risveglio
quando ancor oltre quel colle
non sorge abbaglio
e proprio in quell'istante l'eco rimanda
d'alcune creste l'orgoglioso canto.
Cor che di rugiada ancor s'irrora
nell'apprestar del novo e fresco
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Vivì |
16/06/2017 15:33| 1200 |
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 | Occhi persi... smarriti pensieri
carezza del sole su nudo corpo
e fresca brezza che alita leggera.
Scotta il sole, a tratti,
sento sul viso i suoi raggi di fuoco...
Silenzio profondo e assordante,
nelle orecchie risuona ritmico
il mormorio
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 | Panni stesi
anime colorate
svolazzano al vento
e raccontano
storie
vissute e sognate
da gente comune
che canta poesia.
Indumenti vistosi
o lenzuola ricamate
magliette e calzini
di piccoli bambini.
Camice inamidate
e calze velate
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Un lasciarsi andare
sino all'azzurro
tra riflessi dorati
di rocce al tramonto
Raggi di luce
intorno allo sguardo
in un volo nel vuoto
tra spazi nell'ombra
il mare si apre
ancor freddo alle dita
nel silenzio dipinto
sulle creste
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Punta lo sguardo
oltre e canta la felicità
di un orizzonte intriso
di nuvole e mare
rosso fuoco.
Fissa i clamori
giocosi di fiamme
su tremule acque
l’impossibile fertile
abbraccio di novelli colori.
Bevi l’incontro
dai tuoi occhi
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Fa caldo oggi le idee hanno preso fuoco
non rimane che cenere
in ognuna un pizzico di calore pare trasformarsi
in desideri dove immergersi
pure in questo caso non bisogna arrendersi
la strada giusta basta saperla vedere
ed il seguito non
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Un gigante sgretolato nella notte
dalle fiamme impietose avide di dolore,
come la pira sacrificale di un Dio vendicatore
raccogli le ceneri disperate in un lacerante silenzio.
Lingue fameliche sferzano i bagliori delle stelle
arrampicate fino al
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Quelle rose
come in una lapide
ricordo di gioiosi momenti,
madri coi bimbi
cantavano
perché si avverassero i sogni.
Profuma
di un bacio furtivo
il riposo di un vecchio,
del ristoro di un padre
con mani sudate
di ginocchia
diventate
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All'orizzonte indugia il sole ombroso,
il cielo viola imbruna e il nostro cuore
s'acquieta nel veder che il giorno
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E se vi espando
nel mio
che diviene sorretto
in rimando
d'uno che è
il proprio dubbio...
concetto
e moderno
di chi si prostra
al soggetto
ma inciampa spesso
nella moltitudine
del proprio spasso
sia la ragione al mattino
e tra
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Avevi lasciato fuggire
le nuvole per poi ricordarti
di non avere chiuso il cielo
prima di morire ancora
E allora tornavi a vedere
verso sera se c’era qualcosa
da fare o da sussurrare
mentre la luna svaniva
Io ti sentivo nella polvere
dei
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Seccato di
sviscerare
i mali della Storia,
devo ricordarmi di me stesso,
troppo lontano, troppo
e, se questo fosse egoismo,
ebbene Ego, cavalca l'onda
e prenditi la Luna, tanto bramata!
Se avessi almeno
altri dieci giri di giostra,
me la amerei
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Mavec |
13/06/2017 20:57| 650 |
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Soccorso dal mare
che a provati occhi
di blu
è latente
incanto incombente
segno nell’orizzonte
scavalca l’infinito
brucia
il cuore impietrito
riveste il nudo
il suo diniego di un vestito
quel tastar le sponde
le sue parole
bianche
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esilio di carne
anse d’ombre
ed è sangue in luce
l’ancestrale
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davanti a me
questo cielo di alberi
foglie
odori
colori
che vorticano
e muri
e strade
auto
rumori
persone che corrono
si alterano
percorrono
si agitano
e scorre nel tempo il pensiero
e crescono i sogni
che trasfigurano nubi
in onde di
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Delicate sinfonie di riva
solfeggi la sera
alito di vento
come sposo all’altare
pronto al suo danzare.
Al mutare della voce
brividi di cento stelle cucite
con un bacio alla mia pelle
lentamente deponi
nel fremito della brezza
per me dolce
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S'odono verità
e quanto germire
nel debole anfratto
d'anime costrette
in fobie d'esaltazione
il principio
fine esautorante
è debole riguardo
di chi il proprio
ha in descrizione
le proprie dorate
mancanze
sappi tu
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Ispessita s’adagia rotonda a plasmare
accenni di falle - lucida membrana
a ricoprir il centro di gravità della terra-
Incisioni profonde - solchi nell’anima verde –
dicono di affanni pensieri tuffi di luce
scivolando sul tempo
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Dove si son nascoste le radici
di suoni canti e modi di dire
con consonanti non si può capire
e un tvb non basta dici e non dici
ci voglion per dar voce le vocali
in proverbi col tempo maturati
preziosi luoghi dove sono nati
con canzoni
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Dune di sabbia, roccia ardente
torbida eco di diluvi e radici
miraggio di infinite ebanee ricchezze
Sotto la tua rovente coperta
riprende vita un antico demone
scruta, scalpita, scava
solo chi, fra rovine fuori dal tempo,
sa ascoltare il tuo
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 | Avrei voglia di musica mai udita
.
il nostro angelo dalle ali rubino
.
-gravato dal peso dello strumento-
.
che
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| Uno sciame di persone e di pensieri
sfolla tra vittime ed incensi
colomba bianca sorvola la valle
lasciando una scia di semplicità
ma più in là ulula il lupo
e l’eco scivola sull’erba umida
rimbombando suoni di malinconia
tra
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Oggi - e or - respiro quell'aër che è fresco
e che sotto il cocente Sol d'Estate -
mentr'ei accarezza un roseo fior di pesco -
corre... trascorre a' le campagne ambrate.
Ma questo vento che è in queste giornate
quel di
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 | Il velo della notte stende le frange
ora che ogni cosa pare dormiente.
La chioma della notte, sospesa sul
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Ebbro
di sale e lamenti
mi corico al suono
di fine tormento
sono arrivato
tossendo al saluto
mostrandosi
nudo di fianco
all'inganno
quante
le storie
hanno salutato
le mie visioni
quante
le emozioni
evaporate in lacrime
soffuse
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31540 poesie pubblicate sull'argomento Impressioni.
In questa pagina dal n° 5041 al n° 5070.
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