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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Dicembre 2025 |
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Introspezione
Le 46305 poesie pubblicate sull'argomento 'Introspezione' Poesie di introspezione |
Ho sollevato lastre d’ardesia
tra il binario sbilenco
che solcava il mio corpo acerbo.
Ho osservato specchi
e riflessi di me ho amato,
sibillina ombra delicata.
Vivo di opposti amori e scelte
tra peccaminosi desideri
mi nascondo e tremo
come
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Sull’orlo di un andirivieni,
salsedine e sabbia sopra cicatrici di pensieri inerti,
svanite le impronte di passi mai compiuti
in mezzo a torri di sabbia ormai distrutte e sole.
Non è più una meta il vento,
tra i cori e le risa stonate,
tra i cuori
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L’alcolica consueta mia sostanza
mi abbevera di linfa che mi invasa
avvinazzando la mia temperanza...
sgorgando dalla botte in me travasa
e inebria di squilibrio la mia essenza
servendo una perpetua alterazione...
avvezzo mi produco
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In tal piega di vita
mi ritrovai d’improvviso,
che già di Dante le bestie vedea
e tutto parea inviso
Tal oscurità rapprese,
che’l cammin divenne incerto
e pur destino pareva avverso
Poi di Beatrice sognai il sorriso,
anco s’ella con me non
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Dissolvermi nel canto di una stella,
tra veli d’ombre e luce che s’incanta,
sfiorare il tempo come farfalla bella
e far danzare l’anima che canta.
Sciogliere i giorni in gocce di rugiada
sui prati muti dove il silenzio posa,
un lampo accende
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Mi perdo lento in ombre senza nome,
tra rovine di cieli già spezzati,
scolpisco sogni in effimere colonne
che il vento infrange come vetri incrinati.
Cammino cieco sopra vie di cenere
dove il silenzio scava il suo mistero,
ogni ricordo è un
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Se inquietudine m’accoglie,
d’altra compagna lieto sarei,
ma v’è un tal mal
che mi confonde
e mal mi contorce
Che’l provenir è chiaro poco,
ché origine si presta poco
al risolver in cura,
che sì si cela
e non ne esce nel comprendere
Allor la
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Senti le risate
involarsi come piume sottili,
palpitanti voci nell’aria densa di fragore.
Sul verde tappeto profumi di una stagione fiorita.
Senti le voci entrarti nel cuore,
libero e leggero,
senza pensieri.
Le pagine non sfioriscono al cader dei
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Quando il mondo non è il tuo
tutto riesce difficile
come se piccoli insetti ingurgitassero
situazioni inverosimili
pronte soltanto ad ingoiare panico
cibo ribelle che niente può fare
se non ritirarsi onde non nuocere a chi un tempo
copia incolla
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Se’l tormento s’impone
in qualsivoglia posa
e retta vita frappone
nel consueto vivere,
allor ci s’indispone
e’l pensier altrove involo cerca
Par essere via mesta,
che’l combatter par eterno,
come sempre fosse verno
e si cerca e non si
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Tu sei così distante, eppure quando
parli, mi sembra d’aver vissuto anch’io
le stesse albe, le medesime crepe
che il silenzio disegna nella luce.
Forse non è distanza, ma un cerchio
che ci ha posati sul medesimo orlo
del tempo. Le
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 | Il tempo ti spiega con anima lieve
come il forte germoglio
bucando la neve
cerca la vita e il suo abbaglio.
Ed anche oggi il sole sorge
la sua luce ti ha destato
un nuovo giorno ti si porge
mentre un altro è già passato.
Ieri tu ti
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| L’amore, eco delle ore
che tracimano il tempo
anni passati e ..., futuri.
C’è l’odore, prepotente
della pelle cha attende
nell’abisso ... della mente.
Dedica l’ultimo fiato
abitato dal debito
del tuo canto stonato.
Viaggiatore
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| Oggi è l’ultimo giorno
di complesso ricovero
nella mia casa ritorno
osservato ho l’ambiente
quotidiano d’ospedale
esperienza travolgente
mi rimane il ricordo
di chi mi ha guarito
del loro attento sguardo
son rimasto stupito
sofferenze e
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| Eccomi sono ciò che sono
e nulla è il mio nome.
M’appresto all’insano,
com’anche ciò che sin’ora,
accogliesti fiducioso ed
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 | Resta ferma, la conchiglia.
Mentre scorrono giorni
e stagioni,
volti e immagini,
situazioni.
Vortice di vita,
vita
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Se tu sapessi quanto vali,
non lasceresti che le parole degli altri scolpiscano il tuo destino,
né permetteresti alla paura di decidere chi sei.
Se tu sapessi quanto vali,
riconosceresti nei tuoi passi il suono dell’eterno,
e non chiederesti il
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 | La parola si sveglia, danza nei pensieri,
colora un respiro, esplode in sospiri.
Si espande nell’anima, un sussurro profondo,
silenzioso, solo il cuore ascolta il mondo.
Un’emozione esplode in mille colori,
diventa luce, vita, nei nostri
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| Sarò solo un ricco
che muore in povertà
per tutti i soldi spesi
nelle fessure del silenzio.
Sarò solo un povero
pieno di ricchezze
ipotecate con destrezza
nelle fauci del destino .
Sarò e sono stato solo io
in questa piccola finestra
di
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Follia pazzia dolce insensatezza
fuori di mente spirito indecente
felice della mia sregolatezza
vivo legato a strappi al dolce niente.
Demenza insania vivida stoltezza
di qua e di là lucido e demente
non trovo un ganzo che il mio mondo apprezza
e
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Che me ne cala
se’l tempo s’arresta,
che mia vita non s’assesta?
Cerco vie
che mai trovo
e ne esco alquanto logoro
Che me ne cala
se non mi avviene ridesta,
che il mio passo è malfermo?
Cerco orizzonti
mai percorsi,
ma ricevo solo
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Oggi scrivo
ciò che mai avrei potuto
scrivere ieri.
L’autunno mi abbraccia
mi precede, mi abbandona
e seguo il profumo
del muschio, delle foglie ingiallite .
Cammino, scalzo
le pietre mi feriscono l’anima
tra finte ambizioni, finti
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Perché mai dovresti tirarti indietro
hai fatto tanto per arrivare a questo punto
di qualsiasi natura problemi hai scavalcato
gettandoti persino tra le pagine del sussidiario
navigando con interesse su ciascuna pagina
che ad un tuo cenno apriva sé
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Sfuman ibride foschie,
e ciel a sprazzi di sereno,
potreste camminar su prati verdi,
ove l’erba cresce a dismisura,
andar per boschi e raccoglier bacche da mangiare.
Potreste tender un filo tra nazioni e divenir tutt’uno.
Potremmo raccontar storie
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Fiorirono rose,
nel mio giardino.
Ma fu un attimo,
un soffio,
una briciola fugace
di tempo nel tempo,
di tempo nel
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Fu il dì di San Francesco,
te ne andasti,
come sibilo al vento,
d’improvviso, senza tormento
Da te passai
e l’azzurri tuoi occhi
ti chiusi, lancinato dal dolore
e sconforto del tuo consorte
Non riuscì il pianto mio,
che tal parea tutto
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 | Punti di partenza senza una destinazione
corsi ricorsi strani percorsi
col tempo nel tempo
tra alberi fitti si è smarrito
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| Un calmo ticchettio
sovrasta la siesta
danza di uno spazio libero
nella sfilata
d’ore pomeridiane
sul perpetuo sciacquio
che bacia lo scoglio
pentagrammi
di musica naturale
espandono i sentimenti
nella tavolozza
colorita dal tempo
mi
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| Stasera quel freddo
raggrinza il tuo viso
ch’è stanco e cadente,
una dura corazza
costruita col tempo.
Nei passi veloci,
la mente si perde
solcando la gente,
distratta.
Il rigore dell’aria
riporta, di strano,
lontana,
e smarrita una
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Ho intrecciato la mia gioventù smarrita
come rosa che teme l’inverno,
la porto al petto, ancora fiorita,
perché non svanisca nell’eterno.
La tengo chiusa in un libro di vento,
tra pagine vive di mare e di sera,
la sfoglio piano, con lento
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46305 poesie pubblicate sull'argomento Introspezione.
In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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