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♦ Anna Di Principe | |
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Morte
Le 6894 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
Sei solo tu
la Madre Oscura
che ha segnato i passi
attraverso le ombre
Solo tu
la perla nera
che provava dolore
tra due ali di seta
E che consumava
parole nel buio
finché il profumo
non fermava il respiro
Sei solo tu
che sei morta nel
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Questo è il centro del mondo
cuore in una croce di case
il principio e la fine di tutto
l’evoluzione in un continuum
rincorrendo linee zuccherose
d’infinito verde.
Dove il sole asciuga lacrime
aleggiano le vite finite
e quelle presenti
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Anche quando parli
soffro di quel male
che non lascia scampo
e bagna le palpebre
Le ciglia nere prive
del loro conforto
fatto di vento e sale
nel mare dell’ombra
Anche dove mi spoglio
di tutte le paure
resta un alone di gelo
che mi
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Le sere mutano silenzio
in qualcosa di nuovo
che prima non era
ed io ora non ti cerco
Fra i miei spazi vuoti
fatti di dolore
e di un diverso colore
che il buio regala
Le notti cambiano la seta
in un tessuto povero
fatto di speranza
e di
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Nessuno ricorda più
il nostro amore
tranne gli alberi
che ci hanno visti
Baciare le nuvole
tra un vento e l’altro
quando la stagione
prometteva dolore
Nessuno sogna più
una carezza sporca
data nel silenzio
tranne i passanti
Distratti
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Non più tu regina delle alte vette
sfiderai l’aria e l’azzurro cielo
con maestoso e superbo volo aquila
reale bolzanina che tornata al nido
ed alla materna cova intenta man vile
assassina ti negò la vita ed il volo
e la gioia di vedere a nuova e
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Troppo alta la cima dei tuoi occhi
per pensare di accarezzarti il viso
sembra vicino ad una stella madre
che si confonde col tuo guscio d’avorio.
Conosco il peso delle tue radici
dei passi che solcano aridi paesaggi
con una marcia dignitosa e
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Per noi
che non siamo mai nati
portate un fiore
sulla tomba del nulla
Per le vostre carezze
promesse al vento
e svanite nel cielo
scuro di troppe bugie
Per le parole
che non avete scritto
e per i gesti curvi
sulla schiena del
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 | Solitaria, sempiterna
bussa.
Scandisce l’istante
indugiato,
è già arrivata.
Disdegna
l’amore
i rimpianti
gli odi
e i sogni
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I colori di giugno
mescolano gli umori
scivolano liquidi
dentro miasmi di nubi
quando la notte
sta per cadere
sulla terra.
Ti penso laggiù
in una dimensione inaccessibile
svuotata di tramonti
e di voci
e di risa.
Ti guardo
con l’occhio
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 | Si è fatta viva la morte, mi ha ricordato che il suo braccio non è d’appoggio.
Si è fatta viva la morte, mi ha detto che le
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Non ti ho detto
che avevo paura
di non trovarti sola
quando era sera
E che la mia pelle
rimaneva offesa
appena guardavo
i tuoi occhi chiusi
Non ti ho detto
dei sogni morti
appena sei andata
via da quei giorni
E che le nuvole
hanno
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Ho sempre detto
che siamo morti dentro
mentre la luna sentiva
le nostre parole
Ho sempre saputo
che l’amore è solo morte
con il vestito scuro
tessuto dalla notte
E se mi hai lasciato
pregare i nostri desideri
è stato solo per il gioco
delle
leggi

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Non sei più con noi, dove noi siamo,
siamo noi ad averti insieme, nei cuori,
staresti a giocare, di nuovo, con noi,
noi siamo tutti con Te;
La domenica sera, quell’ora scoccò,
indelebile verità del nostro cammino,
unico, in un sol senso,
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Non parlarmi
proprio ora
che ho finito di morire
fra le nostre ombre
Non morire
fra questi pensieri
perché hai un posto
nel mio cuore antico
E se domani
sarò ancora triste
respirerò il tuo buio
che ho sempre sulla pelle
Non
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Non sarò più lì
quando si spegnerà la luce
ed ogni cosa sembrerà
l’ultima stella nera
Toglierò il respiro dal cuore
ed avrò le nuvole
al posto delle ombre
che la sera conserverà per me
Non sarò più vivo
non vedrò mai il dolore
e la luna si
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Non è il momento
di piangere
e mi domando sempre
cosa tu abbia pensato
Prima di morire
con la nostalgia del mare
e con il sole
che baciava le nuvole
Non è tempo
di lottare con le favole
e se rinascerò
voglio vivere nel buio
In una casa
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Non mi piego
all’impero del sole
e torno alla notte
come la luna al mare
Non sento più
le tue parole nere
ma so ascoltare
il vento sussurrare
Riti di nostalgia
attraverso le porte
appena socchiuse
fra questo universo
E le altre
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La fine è la nostra previsione...
L’infinito? Ovvia contraddizione!
Così, ogni mossa sembra letale,
nel costruire la vita sociale.
L’ilarità ci paga nel percorso,
ma spesso interviene in soccorso,
ci assiste come un infermiere
è un nostro
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Mi aspettavo di più
da un tramonto di Maggio
le nuvole rosse, un amore
il cuore sfinito dal cielo
E non un respiro di pioggia
attesa sui sogni del vespro
che profuma l’aria di morte
e regala i giorni al silenzio
Mi sarei abbandonato
alle luci
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Il tuo sguardo impaurito,
le tue movenze da adulta,
facevi di tutto per essere grande e farti notare.
Ma il cuore era impazzito,
quando ti vedevo non sapevo mai come comportarmi
provavo un amore fortissimo
che mi faceva girare la testa
ogni volta
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Respirerò il dolore
così non avrai paura
della notte e delle ombre
dove l’anima già vaga
Ed accarezzerò la pelle
sul velluto della sera
mentre la luna trema
di dubbi e di incertezze
Respirerò il buio
per non farti sentire sola
dove la luce
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Nessuno canta
dentro il silenzio.
Il riverbero lambisce
una lacrima
e nell’immobilità
si adagia il ricordo
come goccia minuta
sul fragile stelo.
Un
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Lascio le mie lacrime
agli amici più sinceri
perché possano capire
le ragioni del mio buio
Lascio le ombre scure
e le stelle del mattino
alle amanti appassionate
delle tenebre più calde
Le parole tristi levigate
dal dolore saranno chiuse
in
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C’erano lacrime
nei tuoi occhi
feriti dal vento
che tremava ora
Di qualche gesto
definito dal male
e dall’odio invaso
senza rispetto
C’era il sangue
sulle labbra
aperte dal legno
inflitto sul nulla
Di qualche idea
malsana ed
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Il telo di cenere
che hai tessuto
mi ha protetto
dai semi di buio
E non potevo
restare vittima
di qualche lacrima
caduta sul vetro
Né di parole
levigate sul marmo
delle tombe nuove
e mai visitate
Da alcuno
che non fosse
un’ombra
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Se anche stasera
sei venuta a graffiare
la pelle e la poca luce
conservata alla notte
Se anche le stelle
hanno rimandato
la loro ombra diffusa
nel cielo al tramonto
Allora posso dimenticare
e rinviare le parole
alla prossima luna
più
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Ormai penseremo alla fine
ad una morte
fra le tante possibili morti
e all’ultimo respiro del mondo
Ormai crederemo all’eterno
a tutte le cose
non visibili eppure
silenziose più del tempo
Più vere delle grandi parole
sprecate sul filo
di
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Dovevano andare.
La notte cedeva veloce al giorno di maggio.
Nervosi bisbigli tra gli uomini lungo la trincea,
incrocio di preghiere e imprecazioni,
speranze e scongiuri.
Occhi arrossati da notte insonne e furtive lacrime,
poi gli ultimi ordini
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Ho atteso la pioggia
per molto tempo
ed ora non so
se le nubi piangeranno
Solo veleno
o anche questo buio
che ricopre la notte
con il suo fiato di Lete
Ho atteso le labbra
rosse come il fuoco
ma non ho avuto
che il silenzio
Solo
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6894 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 811 al n° 840.
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