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Morte
Le 6894 poesie pubblicate sull'argomento 'Morte' Poesie sulla morte |
Vorrei mostrarti
i tramonti del cielo
ma tu sai già
che ci sono troppe lune
E tanti semi
che germineranno buio
tra una notte e l’altra
i fiori appassiranno
Vorrei parlarti
di carezze infinite
ma io ho già perduto
il tuo cuore
Tanti anni
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A te
che te ne vai
senza un ultimo saluto,
il respiro affannoso
accompagna lo scandire del tempo
che più valore non
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Figlio per troppo tempo chiuso
in quell’angusta stanza
eppure nei tuoi occhi sempre nuova speranza.
Figlio eri solo un
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Ti chiedo rispetto
per il mio sonno eterno
e per le tenebre
che non ho consumato
Fra queste ombre
che scivolano via
verso le nuvole nere
ed il tramonto degli anni
Ti chiedo silenzio
per l’infelicità del mondo
e un velo di seta
sullo sguardo
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La città è morta
quando non mi tenevi la mano
e ti voltavi dall’altra parte
per non vedere il cielo
La notte è finita
con la nostalgia delle nuvole
costrette a piangere
la pioggia dei giorni senza luce
Non è ancora scomparso
questo dolore di
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C’era lo stesso sole
e fors’anche i teneri germogli
della paziente quercia,
e su nel cielo
sono rimaste appese
le parole non dette,
certi moti dell’anima
cruenti e stolti.
C’era lo stessa aria
di una mattina d’aprile
come tiepida carezza
di
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Una casa di riposo un letto bianco
chi mi regalò la vita tanto stanca
ecco un mio bacio l’ultimo un tuo
ultimo debole
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Verso sera tre gocce
avevano annunciato la pioggia
ed io le avevo lavate
dal tuo viso quasi fossero lacrime
Già versate per la notte
che sarebbe calata come un velo
a coprire tutto
con il silenzio delle cose perdute
Al mattino la nebbia
era
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No, io non sarò dimenticato
se ripenserai
alle mie carezze verso sera
quando la luna pregava
E le stelle parlavano di morte
nelle strade deserte di te
che piangevi la luce
prima di un’alba sconosciuta
No, io non sarò seppellito
ma la mia
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 | Nonostante le nitide avvisaglie
non sono giunto pronto:
gli alberi mai saranno pronti a cedere
al vento nero la tenera foglia.
Ho trangugiato il calice
amaro mai mostrando alcuna lacrima
e, col petto trafitto,
al sole ho sciorinato i miei
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| Bruciano i corpi in questo olocausto d’imperfezione
sono le nostre membra di un ieri che non vive più
senza un saluto ridotti a cenere eterna
siamo silenzi riposti in urne cinerarie .
Eppure si sente ancora la nostra presenza
tra le pareti di
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Non ti ho cullata
quando la terra si apriva
e quando il vento
portava via il profumo
Della primavera
e della tua pelle malata
di un dolore sconosciuto
e privo di compassione
Non ti ho amata
abbastanza per morire
di crepacuore
e andarmene
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Una pietra per il ricordo
e un respiro per il vento
che ha portato via
il profumo dei dolori
Una lacrima di fiume
sulle gote ancora pallide
e i cristalli di speranza
lucidati dall’aurora
Una preghiera per il mare
che ha cullato i sogni
e
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Spera nella luna accesa
e se questo giorno trema
io ti penserò
fra questo mondo e l’altro
Non avrò paura
di oltrepassare il respiro
strappato da un vento
di morte inattesa
Nessuno ha avuto pietà
e le parole sussurrate
non sono state
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La terra è madre
tutti accoglie
giovani e vecchi,
se la peste imperversa
sarai come un orfano,
per
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Mi tolgo la cenere
che avevo sulla pelle
l’odore di rovina
è la carezza delle ombre
La sera avvampa
in una danza di nuvola
e non so perché
qui ci sia solo silenzio
Io scivolo sul mondo
il buio non mi vuole
fra le sue lune
ed il cielo
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Terra lombarda città del Colleoni
città dei Mille dei garibaldini
oggi nell’aria solo lugubri suoni
sirene di ambulanze
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Se morirò di nostalgia
potrei tornare come un’ombra
in uno di quei mattini
dove la luce è solo un vento
E il bordo delle cose
è confuso fra le foglie ed il cielo
con le nuvole scure
che disegnano dubbi all’orizzonte
Se morirò di
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Mi hai sentito bussare?
Ho gelato l’aria
nel silenzio della strada
e il grigio di questa candida luna
Non riflette la mia ombra
né il colore del cielo
ora che la sera brucia
come il fiato dell’inferno
Mi hai sentito tremare?
Eppure la mia
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Sento il filo teso
tra questo mondo e l’altro
le stelle spente
bruciano il veleno
Leggo nere pagine
e mi manca il respiro
di un sole pallido
che batte nel mio petto
Sento il fiume del silenzio
scorrere nel gorgo
la notte sarà breve
e il
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Se morirò
fammi bruciare
laddove i sogni
hanno un altare
e spargi i semi
del mio corpo
quando la terra
bacia il fiume.
Se soffrirò
fammi adorare
il Dio dell’ombra
e la sua croce
figlia del buio
del non ritorno
la grande luce
di un
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Il cielo di marzo
vola quest’oggi
di vento e petali
dentro schegge
rosate di larga luce.
Scioglie in un abbraccio
di rami e timidi voli,
la scorza di gelo
annidata sotto pelle.
Sfila via attimi
di buio sospeso
duro a morire,
si fa strada
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 | La conosco,
l’ho vista
la morte.
E la scorgo vicina,
immancabile,
tragica,
decisiva e banale
che di me,
a saldo,
ogni cosa
incassetta e disperde.
E a ridare valore
soffierà un po’ dovunque
lo spirito,
ancora,
laddove io sono stato
meno
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Fammi morire prima del tramonto
perché la notte non si accorga
del mio ultimo respiro
e della solitudine del giorno
Fammi svanire in un momento
perché non soffra queste ombre
senza una carezza
e con il silenzio degli sguardi
Di gente che non
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Cara Signora Chiara come se in Binasco
tu piede mai mettesti eppur per vent’anni
se il ricordo non tradisce tra i
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Amara |
01/03/2020 10:05| 10 |
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Presso le fronde dei salici
mi son seduta, e ho pianto.
Piansi,
perché il tuo ramo
di pesco
troppo presto fu spezzato,
mia rosa dolce,
e amara.
Gioivi, e i tuoi canti
tra le rose in fiore
si udivano,
ricordi?
Correvi
tra la sabbia
del
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Un sole dopo l’altro
sono arrivato qui
e se tu potessi vedere
quanto è diverso il mondo
Dietro al filo teso
di mille promesse negate
e di qualche malanno
sconfitto e mai domato
Molti giorni sono morti
e poche stelle accese
hanno
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La morte non è la fine
di tutte le ombre
non è una sera malata
dove ogni cosa scioglie
I tuoi baci non saranno
gli ultimi ricordi
e la poesia dei sogni
di qualche carezza finita
Forse sussurrerai stelle
fra le ali di una nuvola
verso
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Cosa vuoi che sia il dolore
non è il tempo o la memoria che schiva la verità
è il soffrire della carne che non è più tra noi
dentro un ricordo
una casa
una fotografia
noi ombre di un nulla che non ritornerà più
esuli senza patria
orfani di
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6894 poesie pubblicate sull'argomento Morte.
In questa pagina dal n° 841 al n° 870.
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