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Ribellione
Le 7014 poesie pubblicate sull'argomento 'Ribellione' Poesie di ribellione |
A volte per gioco
si spegne la parola
sulla curva del labbro,
poi, improvviso, scatta
della luce l'ansia,
della giovinezza il desiderio,
della paura l'odio e
senti d'esistere ancora,
impercettibile molecola,
secca goccia nella pietra
scavata
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Ora che il mio passo è più stanco
sempre più spesso mi guardo dentro
non voglio che mi sfugga l'anima
graffiata dall'ortica degli errori
nella sua fragilità d'uomo debole.
E la coscienza mi parla serena
come ad uno
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Le catene della mente
non fanno rumore di
ferro arrugginito.
Le catene della mente
sono ombre rimaste
sospese, invisibili agli
occhi.
Sono come fantasmi dal
gelido ghigno, ferme come
crisalidi che non mettono
ali.
Nessuno le vede,
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Rabbia incombe con tutte le sue luci psichedeliche
niente si può dire niente si può fare
eppure la libertà è in vigore
strada senza sbocco
inutile rispettare il codice
ognuno tira l’acqua dove crede
non esiste margine
esonda il
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Se una lacrima cade
su di un verde prato
presto un fiore nascerà
spontaneo e delicato
se invece si riversa
su di un'arida duna
subito s'asciugherà
sotto l'afosa calura.
Se un pensiero esce
da un cervello malato
l'odio subito
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Qui tra le nubi il mondo mio scompare
nascosto dentro il tempo della mente
che naviga ma il mare più non teme
le mille ondate mentre il vento geme
e si accapiglia coi pensieri avvinti
a questi giorni vuoti e forse finti.
Qui tra le nubi
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Rugginosa memoria,
confitta tra i massi, in uno scoglio.
All’impugnatura in osso, è legato un canapo sfibrato
E
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La mia vita è la mia essenza
la mia forza è nel non mentire,
nel vivere in lealtà e trasparenza
nella schiettezza del cosciente agire.
Nell'intimo dello spirto mio la segreta attesa
dello sbocciare di un distinto
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Se scenderà la neve
sulle pianure scure
saprai che l'inverno
conosce ogni lembo
intrecciato al tempo
Così come il passaggio
che sfiora l'orizzonte
per accarezzare le ore
lungo forme e sentieri
in un labirinto di stagioni
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Va lontano
la coscienza
traviata di un popolo
indifeso dell'euforia
di un amor patrio.
contempla assapora
potere inebriato
intorbidisce cuore
al dolore del figlio
che soffre la linea
sorretta da un boato.
Parola
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Liberami dai sensi di colpa
che raccolgono
i singhiozzi dell’anima
Come in una tela di ragno
camminano
i miei perduti pensieri
che mormorano sordi
nel mare della mia vita
So d'essere imperfetta
nell’ armonia
dei battiti del cuore
e nei
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Diamo importanza
a cose
che sembrano importanti;
tralasciamo quelle
che lo sono davvero.
Diamo importanza
ad eventi illustri;
l’unica cosa che lustriamo
è il nostro egocentrismo.
Ruotiamo
su falsi cardini di luce
per nutrire
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 | A vivere secondo la coscienza
dovrai impostare il mondo figlia mia;
darai il suo giusto senso all'esistenza
e nulla potrà poi negarti gioia.
Non ribellarti certo soffrirai,
resisti avrai la giusta ricompensa
e mai nessuno potrà dirti
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Un filo sottile ad unire lo spazio
tra la luce e il buio nell'anima
sogni inseguiti e mai raggiunti
di una vita spesa a calpestare
speranze e illusioni irrealizzabili.
Una voce invase il mio pensiero
e si aprì l'altra metà del
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 | Non dire
tu non dire
e poi non fare!
Ascolta la coscienza
se ti pare
e se ti viene voglia
di gridare
tu fallo a tutta forza
sappi osare
che questa vita
non è un sacro altare
ma un prato indefinito
da brucare
che ogni giorno
è
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 | Sono a buon mercato
in offerta speciale su bancarelle
o scontate dietro vetrine colorate
e nel camerino ti calzano a pennello.
Non devi neppure sforzarti,
non devi neanche pensarci
che qualcuno per te lo ha già fatto
che qualcuno ha
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Due luci, due occhi
scrutano e interrogano,
come pugnale trafiggono,
-coscienza-
attenta, su reputazioni, vigili.
Indossare sembri delicatissima pelle
e soffri quand’altri, invece,
appagati mostransi.
Implacabile nemica d’un uomo,
avido e
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Ombre si eclissano, il cuore si rifugia in petto
calcano le scene della vita offuscate dalla nebbia
tutto è emarginato nel vuoto più assoluto, gretto
e relegato in un cantone dalla cocente rabbia
Senza fil di voce resta quell’animo
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 | L’amica dai colori
non molto chiari, telefona
con il ciao amore; sarà solo una loro
impressione, si chiudono perché le
sue parole non sono amabile non
sono vere.
Nel suo dire
oggi è festa, non gioiscono nel
sentirla parlare
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 | S’alza la polvere
tra ruderi di cartapesta
e oscura i sogni
d’uomini semplici,
nasconde il dolore
che non ha lacrime
e i tristi ricordi
delle cose amate.
Scende la pioggia
a bagnare gli umori,
a lavare gli animi
e le umane coscienze,
sferza
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 | Amica o mia nemica
non lo so
ma la coscienza
non mi guarda in faccia
si agita e minaccia
con le sue labbra rosse
orlate in nero
per riportarmi lesta
al punto zero.
Mi guarda e di riflesso
il mondo che mi segue
è mai lo stesso
perduto
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Uguale a un mare mosso
io me la sento addosso
che serra l’immanente
col fuoco travolgente
su questa santa pietra del dolore
guidato dal suo vento incantatore.
E mi possiede e prende
e certo non si arrende
immersa nel bisogno vilipeso
venduto e
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 | Chiedo perdono vita mia
alla mia persona
ingannata e giudicata
da me stesso isolata
chiedo perdono
alla pretesa
di un sogno negato
o di un frutto proibito
dentro il cielo
grida nel jazz
ridiventa suono il mio dolore
la mia disperazione
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Tra le mani matite colorate
amata testata e odiata,
ancor piangono
le calde vittime innocenti
di un dì recente e lontano.
Aggressivo implacabile
acidi vignettisti
fotografi di stampe
nel mondo che gira
riempi il tuo mondo
indigna il
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Sulla polverosa ribalta della quotidianità
dove, l’assurda realtà
si fonde ad una malata fantasia,
attendo il nuovo
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Dove il tempo non è più tempo
lascio acredini di furore
strappi d'anima laceri di tempo
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 | Mi pizzica la voglia
d'uccider la zanzara
professionista emerita
a succhiar sangue brava.
La voglia ancor mi pizzica
di cancellar Padania
perché non si può reggere
chi sputa sull'Italia.
Ma più di tutto pizzica
la
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Trovarmi al cospetto di Re Sole
in un sogno che arretra nei secoli,
gli inchini e i visi incipriati
alleggeriscono il peso degli intrighi
che uguali perpetrano le frodi
tra i lustrini di veline oggi.
Il trascinarmi nelle vie del secolo
bardate da
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Strizzerò ogni singola mia vena,
dovessi impiegare un giorno, un anno
e non importa quanto,
purché la tua presenza
esca da questo cuore,
quando invece fu un tempo
il mio nutrimento
ed io facevo il pieno
di tutto il tuo
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 | Raso terra, naso grosso
cute rosa a tratti in vista
sotto un pel ch'è prato raso:
esemplar d'amor canino.
Indol buona: par sorrida...
è un tesoro ma non l’amo!
Gli vuol bene il suo padrone,
però è a me che gira
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7014 poesie pubblicate sull'argomento Ribellione.
In questa pagina dal n° 1261 al n° 1290.
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