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Ribellione
Le 7014 poesie pubblicate sull'argomento 'Ribellione' Poesie di ribellione |
goccia di terra
titano che non trema
l'ultima aurora (D)
Terra che non piange al primo volo,
il corvo non è solo fra i ricordi
ma trema vendetta in controluce
perché una voce non è mai silenzio
Sguardi svaniti al vento
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piangemmo la rivoluzione dei fiori
violenta dolcezza sfigurata di ragazzi
cadaveri d'idee crivellate di lacrime
cantò l'utopia di mille strade sfasciate di danze
urla di colori sfiniti di cielo
cantò il terremoto di mille silenzi
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 | Non avermene se
ho raccattato merda dalle lusinghe,
se, dal per sempre felici d’ ossidiana
ho scorticato principi edulcorati
di sifoni cardiaci e deviatoi.
Se
Le strade, loro amo, quasi come cielo
Manifeste, in pozzanghere fuorvianti
e fango che
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| EnzoL |
09/02/2014 18:19| 1850 |
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Un suicidio assurdo il verso
nella forma d’immatura dipendenza
ode che, non renderà onore al vero
nell’introspezione maledetta, di un egoistico poeta
Taci, ho detto
taci anima inquieta, nelle punte che stringono il silenzio
dove l’intrecciarsi
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Ancora pallido il mio viso
ferito dall’ impeto della vita.
Mi specchio, e riconosco la prigionia
in quella maschera di poche parole ...
BASTA!
Ho bisogno di nuove emozioni,
di liberarmi da quelle paure
sature di incognite inespressive,
e scappare
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 | Passi affrettati e lenti
la distanza è consapevolezza,
lacrime vere
e sollievo senza colpa;
sfuggire all’inutile tortura
fatta e subita
muto accordo tra noi,
gli unici a sapere.
Cosa resta d’Ippocrate
nella chiamata di
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| Mi ha sorpreso un sole così lucente
di bellezza
nascosto da giorni di nuvole nere.
L’erba viva respira
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| Angela nasce oggi
senza desideri
né sogni
marcerà su strade dure
riconoscerà il nemico
ma non combatterà guerre,
troppo onesta perché
possa vincere
Angela non avrà delusioni
perché conosce
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| India |
07/02/2014 13:02| 1854 |
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| Vortici scoloriti come la mantella che indossi
Il passo greve di chi aspetta
fulminea la mossa
becco d’avoltoio e artigli fossili
piovra dalle mille più una testa
stridulo richiamo alla Morte
sibila tra monconi di denti di porco
lo scorrere
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| Pena ereditata questa ricerca di Assoluto
croce senza fine né speranza sulla terra?
Bene e male, rincorsa infinita
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 | Tranci di vita da discount
tra scaffali
dove sottovuoto di speranze
marciscono
prima della scadenza.
La ribellione
che voleva un altro mondo
è una cicca spenta,
tramutata in mano tesa.
In fila e in vendita
per un tetto che non faccia
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Ascoltami; tu strina ancora
l'aria arsa, desidero vedere
la nostra persecuzione
tanto
tutto si muove, tutto vibra
le
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Un timido uccelletto sta nascosto,
e trema tutto, come foglia al vento,
aspetta il buio per cambiare posto,
ma tutti i
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Senti!
Senti il vento degli urli,
Sono urli che belano
Urli contriti e rapiti
Saliva mischiata ad odio
Insulti maschi senza rimedio.
Liscio è il respiro,
Bocca amara in degenza
Lesta spara sentenza,
Appende vocaboli
Sulla tua
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Sempre gli stessi due cieli
aurodre e aranci
crepuscoli e viole.
Gole profonde, ghiotte
il lauro profuma spezzate le
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Non ci sono rondini
in quest'angolo di Cielo
ove tutto scorre e si frammenta
come lo specchio infranto
dell'Anima mia
non odo che echi di laceri pianti
dentro al Cuore
stasera come ieri
e forse
come domani.
Vi sono spiagge tristi dentro ai
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Nel grembo
La madre di stracci
La stringe nel petto
E non trema la piccola mano
Di pezze guarnita
Stanco il suo braccio di ghiaccio
Tendente a ricevere un soldo
Non porta rancori
La donna miseria
Di clero vestita
L'incenso spumeggia
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Mi chiudo all'inverno
gelida
parole non condivido
scivolo nel buio solaio
Qualcuno attendo
un po' d'ordine non guasta
Spegnere la Luce
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Ti vidi,
scolpito nella roccia.
Ho edificato il mio amore
sulle tue basi,
che vacillanti e tremule
non hanno retto
il peso della vita.
Gocce di tempo, torturano,
e lenta erosione,
sgretola certezze...
...Sei semplice fango.
Scivolo in
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Se fossi io,
se fossi Dio
riprenderei ciò che ti ho dato
perché non l'hai mai apprezzato.
Guarda che mondo
guarda il creato
la meraviglia che ci ha donato.
Di questo tempio hai fatto scempio
non sei per niente
un
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E' vostra la forza ribelle,
a noi appartengono le mobili sabbie
non rossi libretti e rabbia sottopelle
ma fragili collose aspettative, gabbie.
E siamo impreparati e furtivi
deformati al centro della lente
sorpresi dai fari come gatti nei
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Povere queste pagine lasciate sbiadire
senza uno sguardo a far da traccia,
greve la promessa di perdere l'orgoglio
in un portafoglio di complice insipienza
Gli anni scorrono lenti nella roccia dura,
l'impura dimensione della febbre sfuma
verso
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Lascio la penna
prendo il fucile
perché voglio vivere
son stanco di morire
Appiccherò un fuoco
come fosse un gioco
bruciando il potente
iniziando dalla mente
Un esercito di lacrime
spaccheranno il vostro cielo
vedrete il
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 | I grilli custodiscono
il granaio
delle formiche
e nell'ombra della loro dignità
canticchiano:
"la legge è uguale per tutti".
Le formiche
sfrattate
dai granai
masticano
i loro diritti.
L'adrenalina
ha il profumo
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| Lucibello
alzerà il calice
di linfa vitale
alla luna.
Rosso
si nutrirà il grembo
di madre terra.
Serafini brinderanno
allo scempio di psiche
al banchetto sacro
della mia malinconia.
Sabba di follia
giace
in psiche mia
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Sempre presente la giusta lagna
che persistente tesa ci accompagna,
raccogliere i frutti è una cuccagna
se
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La non più verde età spesso consente
di toglier dalla scarpa i sassolini
ben fastidiosi, pur se piccolini,
che rendevano il piede sofferente.
C’è finalmente il tempo di sedersi,
di togliere di torno quegli intralci
che il percorso rendevano, a
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Oh Dio tacito e verecondo,
son forse passati i giorni tuoi felici
per aver fatto nascer me,
creatura senza colpe, con la tua ira,
in su quest'epoca maledetta?
Volle forse il Fato
accantonar il verdetto tuo
rimirando il cielo
e concedermi,
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Alzati soldato,
imbraccia il mitra
combatti per la Patria
i nemici son qui
innanzi a te
travestiti
da irreprensibili individui
Brucia la Terra,
Madre
di ognuno di noi
nati dalle sue zolle
inseminate dal vento
Arde il
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Nella mastodontica bulimia intellettiva di Marquez mi ritrovo...
son candido
di un tenue feretro vestito
affabulatore (s) cadente
dal bifidus stra e fottente
m'inebrio del mio io
così inerme
da rendermene conto
così verme
da
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7014 poesie pubblicate sull'argomento Ribellione.
In questa pagina dal n° 2431 al n° 2460.
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