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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 363’655Autori attivi: 7’458
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♦ Anna Di Principe | |
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Novembre 2025 |
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Satira
Le 2591 poesie pubblicate sull'argomento 'Satira' Poesie di satira |
Seduti, di fronte un acquario antico
attenti ad ammirare il vecchio squalo.
Sorprende una copiosa vista di
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Grande amica mia
Poetessa di valore
Non senza acrisia
Raccomanda "scrivi col cuore!"
Provar ci provo
Ma
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 | Trallallero, trallallà!
Tutto scemo; eccomi qua!
Sono un pazzo!
A chi rompe, faccio un mazzo!
Son giulivo e assai monello;
se son calmo, sto tranquillo ...
E sennò faccio un macello!
Tralallà ... e trallalà!
Tutto
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 | Non beve alla fontana l’educato!
Col dorso della mano non s’asciuga;
non chiama, non grida, non canta,
non sbuffa non raschia e non sputa! ...
S’apparta se naso si soffia, o starnuta,
confuso poi torna, e si scusa ...
e mostra imbarazzo se tasca
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| Davanti al portone in via CHENONSIDICE
l'impiegato s'arresta di scatto;
il bel tempo l'ha tirato per la giacca.
Alza gli occhi, osserva il sole tutto rosso
e tutto tondo che gli sorride dal cielo,
gli fa l'occhiolino amichevolmente:
- Dai,
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| Lentamente il giorno declina,
il candido tepore
del sole a mezzogiorno
svanisce
e con lui l'entusiasmo
che accendeva
il desiderio d'incontrarsi.
Come i rintocchi
di una campana
suonata a morte
sono le stazioni
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| “Per favore, cameriere,
porti via il mio bicchiere,
non lo vede, c’è un moschino
che galleggia sopra il vino!
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Non violento son, mansueto,
e pietoso, tengo dentro;
mangio carne raramente...
Ma con mosche, e con zanzare,
"se la van proprio a cercare,
sì noiose ed insistenti!..."
L'una rompe, e un colabrodo!
Convivenza? Ci ho
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"Il mio bambino ha un anno,
e già sa far di conti,
parla un fluente inglese
e scrive bei racconti!"
E il mio, starnazza un'altra,
é una vera iattura!
"Lui legge Zarathustra,
così per la cultura,
ma dirige
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Ho sceso, dando lo straccio,
almeno un milione di scale
e ora che non ci sei
non trovo più l'accendino.
Ma tu vieni qui che si beve
si mangia pane e formaggio;
per il pollo alla cacciatora,
certo non mi occorrono
le flatulenze, le
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Farò la corte e avrò gli gnocchi;
questa corte che va in campagna
dal crodino alla pera, con gònne,
lorda, come un vecchio concorso
o un vero disturbo. I tuoi gnocchi
saranno una sana braciola
un sorso bevuto, un
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 | Ei per se stesso poco o nulla chiede!
Ché poco mangia dorme, od altre cose.
A volte par persin che non respiri,
ma lo puoi realizzar dal suo loquire
che a tratti s’interrompe, ovver rallenta.
Nel bere, prende in mano il suo bicchiere,
al
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In erezione s'apre la scena
dell'immondo zozzatore di natura,
pria occhia il posto che sia gradito
tra il vegeto canneto e la strada ferrata,
poi elettrizzato carica l'obsoleto rudere
sul mezzo di fortuna e via verso la radura.
Man mano che
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Stanno sul tetto
dodici piccioni
starnazzano
urlano
e sporcano le macchine.
Pur di farsi notare
si mettono a blaterare
ma sono solo piccioni
piuttosto burloni.
Di quel ridicolo padre
dodici piccioni bianchi
che fanno le smorfie
che
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Sulla panca sta seduto
Con la testa a penzolone,
Dorme, sogna,
Se la ride
Con sua gran soddisfazione.
Gli sovviene
Tutto a un tratto
Uno scrollone inaspettato
Che lo sveglia e lo rinfranca
Da seduto sulla Panca.
Si alza in fretta
E poi,
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 | Ti inchini e disinvolto il cane sciogli,
che s’allontani lasci e il suo deponga,
poi che tra sniffi e schizzi ti raggiunga,
e alla dimora fischiettando torni.
Ben sai che mosca sulle feci posa:
scioglie e risucchia, e me la trovo in casa!
Il
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| Un bacio, un altro bacio, un altro ancora
e, poi, ci siam trovati sopra il letto,
con le mutande della mia
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| Le medicine, noi lo sapemo
(anche per questo non le prennemo)
Assunte a dosi da bambino
guai a legge’ er bugiardino
te cominciano a parla’
de voltastomaco a volontà
de diarrea e capogiri
de gonfiori e de deliri
Se non vuoi butta'
tutto
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| India |
30/08/2013 22:10 | 1816 |
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| in un centimetro di terra
nemmeno la polvere fa notizia
-scansati che passo:
soppesa l'aria che ti volatizza
rivolta il tuo sguardo altrove
sputa in alto e
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| Che avete stelle
da sbrilluccicare tutte,
qui non c’è niente,
per cui sorridere.
La luna, attenta
forse sa
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| Trampoli altissimi, barcolli nell'andatura,
innalzano bassa statura,
guardi dall'alto dissimuli realtà
che
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| Mi sta facendo un male spaventoso,
il dente del giudizio, quello in fondo,
dolori che mi rendono nervoso
e a volte,
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Sorseggio il mio
appagante caffè
l'essenza calda
corrobora il mio palato
mentre m'inebrio
dal mio spalto
di sì beata visione
nei mille colori
il riverbero verdeggiante
di chiome antiche
che cullano dal mio giardino
il saluto al
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Una Quiche Lorraine mi hanno detto
poi, li ho visti torcere il naso - i gatti le orecchie
se dicessi che i ragni mi custodiscono
si accapiglierebbero in motivazioni
in voli pindarici contro vento
lapidario il tempo
quel poco che resta dopo le
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Ho visto guerriglieri
lavarsi i denti al fiume
i loro sederi scoperti
la cassetta di birra
senza apribottiglia.
Passionali amanti
con la ricezione disturbata
grandi costruttori di forche
feroci e violenti
amanti di gatti.
Giocano a
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Afflitto da congiuntivite fiscale
gli consigliarono di farsi curare
in terra di quel tropicale.
Giunto così sulla
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 | Tu vuoi sapere davvero
chi sono io?
Allora ascoltami
e cessa quel brontolio...
Dio m’ha fatto
– pare –
a sua somiglianza
ma è un po’ come accomunare
la Puglia alla Brianza
certo anch’io come Lui
son capace a creare
ma
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| In loco del vero Iddio, Onnipotente
altro ne tiene in cuore il gran furfante:
lui disconosce il Padre, Onniveggente
ma
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| Ho cambiato una ruota di scorta
era da troppo tempo messa là
in un angolo
a consumare le sue fibre.
Anche le sospensioni
avevano bisogno di un rinforzo
e così dopo aver alesato i cilindri
con quattro bulloni,
un paio di piastre
e
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Giorno intricato
questa lunga notte
manipolo la mia tortura
nell’indugio del mio assenso
sull’intrinseco
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2591 poesie pubblicate sull'argomento Satira.
In questa pagina dal n° 1081 al n° 1110.
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