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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Novembre 2025 |
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Satira
Le 2591 poesie pubblicate sull'argomento 'Satira' Poesie di satira |
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Che ci sia qualcun lo dice,
ma ove sia chi mai lo sa?
A chi 'l sa, e però non dice,
ti vien voglia di sparar!
Tu capisci, il caso è grave:
la question "dire o non dire..."
peggio è assai
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 | Me vorrebbi fa assume
da na ditta de pulizie
perché dentro ar palazzo mio
ce stanno quattro comari
sempre pronte a
sparla' de quello e de quelartro,
me so rotta quelli che nun c'ho
Le poi ammirà, pe esse' gentili,
so brutte
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 | Tornava un lupo a casa col bottino
e un suo fratel: non molto fa mi ha detto
un uomo che ho incontrato sotto il pino
che il furto è gran peccato e maledetto.
E quei meravigliato: chi mi nomini?
ti sbagli forse, tu sentisti male,
dicesti un
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 | Il poeta è un visionario
non ragiona con la testa
mentre appronta un ottonario
nel suo cuor c'è una tempesta.
Non gli dite di esser chiaro
in cuor suo c'è confusione,
alternar di dolce e amaro
mentre lotta col magone.
Si
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 | Un di per caso andando per diporto
mi soffermai curiosa presso un orto.
Un cavol, messo li per far semente
fiorito era da poco e immantinente.
Ruotando le sue foglie in modo altero
alzò la voce e disse al mondo intero:
erbe da nulla, udite
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 | Scorgo
l'estremo limite del niente
in questa ignobile sciarada
ma non m'offende,
poiché m'era noto
lo stacco eterno
tra essere ed apparire,
tra millantare e vivere.
Ora
che tra me e la scena
si frappone la corsa
mi ritrovo solo ed
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Come pietre feriscon
le parole
scagliate senza senno
da viscidi serpenti
e gratuitamente scaricate
come baril di porto
nel fatuo plagiar dei paraocchi
cui volle dar peso
la sapienza d'un somaro
difficile da digerir senza l'amaro.
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 | Tra tutte le faccenne ch'ho sentito
me ce mancava questa a l'appello,
'n corzo strano ch'è stato inzignito
pe'
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 | Latte e miele le tue parole,
snocciolate in rima sciolta
tra una lacrima d’emozione
e uno sguardo di femminea fragilità.
Ancora umide d’inchiostro
scivolavano veloci
sulla pagina bianca
del tuo quaderno a righe,
lasciando una scia
d’aromatico
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| i passi pesanti bucavano il silenzio
nel buio della stanza ranicchiati
come bambini aspettavamo
la fine del conflitto
le
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| Io son violino
vecchio prezioso e scalcinato
ma la cassa armonica è ancor salda
e le corde morbidamente tese
e tu, archetto maldestro,
solletichi e picchietti sull'abete
in un panno m'avvolgi
per soffocare il suono
stanca del tuo
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| Buongiorno,
mi chiamo cane,
non vado ramingo randagio per angoli d'ombra,
viscidi di mucillagine e piscio,
né contendo leccornie di pattume
a stormi impazziti di tafani caparbi
né struscio gli stinchi a laide puttane,
lascive al
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| Facciamo qualche esempio:
una promessa
- Io t'amerò per sempre! -
tradita
- Potrai mai perdonarmi-
dalla vita
- Domani è un altro giorno.-
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Io non capisco perché
a Quelli piacciono un mare
d'accenti.
Non è ch'io mi lamenti,
però, però, però!
E' vero che hanno licenza,
ma pare una vera indecenza,
perché, perché,
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Vecchio e stanco sul suo trono
c'è Re Orgoglio,
ora supino, ora prono
del suo ammorbidirsi
non da
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Ragazzo
non ti lamentare,
non ci fare incazzare,
c'e' la crisi mondiale.
Dobbiamo far fronte
all'emergenza,
fuggono i cevelli
della scienza.
I capitali
dobbiamo far rientrare,
con il condono,
con lo scudo fiscale.
Tu come vivi,
come
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Se ne sta seduta
a gambe divaricate
nella postura contraria
con i suoi riccioli
di nuvole rosse
a piangere diritti
senza
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Irenae Amicae
Avverto l'esigenza di scusare
ciò che ho causato l'altro dì, mia Irene,
quando ti soffocai con greve fare.
Grande tormento il cuore mio trattiene
ché mai avrei sì pensato di ferire
la tua persona e le
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 | Tenebre in versi dettati dal fuoco
Urli angoscianti motivano un vuoto
Varcano lettere immerse nel sangue
Lividi affondano i servi del toro
Larve d'immagini e statue di demoni
Folti detriti d'oscuri discepoli
Oneri atroci descritte per
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| dai, aspetta...
è tutto da chiarire
perché il silenzio
fa morire
lentamente scivola
tra le parole
non
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 | Per iniziare l'anno in allegria
cimentarmi vorrei con dei sonetti,
anche se non ne conosco la via
tentar vorrei per vederne gli effetti.
Chi del mestier vuol farmi compagnia
potrà di certo criticar i difetti
potendo giudicar l'opera
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| Un alito di vento,
uno sbatter d'ali,
un soave gemito,
un raggio di sole,
una luna velata,
un mare in
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| Iuliae amicae
Ho desio di capir da te, mia amica,
quale che sia d'amor l'ascoso senso
ch'essa mi par di suono assai nemica.
"Tal non dev'essere" tra me ripenso,
"L'accezion sua di certo m'è sfuggita!"
e
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| volto scuro
che non riconosco
sbattuto su quel muro
di grisaglia bianca
nel sole di un mattino
un via vai
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| C'erano una volta i dinosauri
i ladri nelle galere
i mastodonti nelle discoteche
i magistrati osannati
e glorificati.
Trallalullero trallalalà
ascolta cosa è successo
senti qua.
Uno che rubava era malvisto
se s'arricchiva con
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 | Non è un gioco
se fra le dita
abile prestigiatore
idee rigiro,
come cantastorie
al volgo narro
e fantasioso saltimbanco
invento e creo.
Vi piace di favellar
e di continuo parlar
senza idee e chiusi
in folle logica.
Mi piaccio
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| Mi dici che anche tu, come Leopardi,
di là da questa siepe con la mente
nell'infinito interminato guardi.
Ma io
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 | A nulla vale
accumular ricchezze,
quando il sorriso cede il passo alle amarezze...
...quando da vincitori, soli e mai appagati,
ci si ritrova in luoghi
tristi ed affollati...
...quando al calore di un abbraccio umano,
subentra il fuoco fatuo,
di
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| Ed oggi
di frottole canzoni
la coscienza
eternamente ingannata
dalle debolezze del non volere.
Odo menzogne
raccontarti alla consapevolezza
che domani sarà definitiva,
ma che oggi già svanisce
nel fumo dei buoni
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| Il segreto di una ottima ricetta è
nel giusto dosaggio degli ingredienti
cercando di non eccedere
e di equilibrare le emozioni per
procurare
così al lettore
l'ottimale reazione viscerale...
innanzitutto
preparare le giuste dosi
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2591 poesie pubblicate sull'argomento Satira.
In questa pagina dal n° 2071 al n° 2100.
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