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♦ Pierfrancesco Roberti | |
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Satira
Le 2590 poesie pubblicate sull'argomento 'Satira' Poesie di satira |
Orsù gioite è Natale
sul balcone perlato
i ministri si sono affacciati
e il popolo contento
mangia panettone
e fa
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Vola lo stormo di oche
in formazione triangolare
a cambiare ogni volta
dirette a sud volano le oche.
Starnazzano del
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Ho visto lupo cambiare manto
e del proprio vizio farsene vanto
e suo fratello, il coccodrillo
reiterar nel piagnisteo,
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Tra le fiamme la mia vena non consuma che albumina
ed avendo un po’ di lena la raccolgo con successo
dove osservo dentro un piatto quella nuvola merlina
che mi segue con il trucco del pensiero appena espresso.
Nella cenere del tempo trovo solo e
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 | Il politico ruspante
nella vita solitamente,
starnazza tra la gente,
sempre in cerca di beccare
il consenso elettorale.
Semina spesso illusioni,
con compiacenti sostenitori,
banche pronte a regalare,
titoli e azioni al portatore.
Ma il povero
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La saggezza del pensiero è senza peli
coi pulsanti sulla pelle in fondo al nesso
per capire se la smania ha tolto i veli
al mio canto relegato al compromesso.
Il volere troppi cieli argomentare
dà illusioni tra il concetto e l’atropina
dove il
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 | Gioca coi piatti il grosso vivandiere
raccatta cibi in cerca del piacere
aggrovigliando atomi di fuoco
marcando ogni pietanza e lui che è cuoco
attivamente vaglia monta e inforna
travasa uno sproloquio e poi lo storna
impresso dai suoi fili di
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I fatti lo dimostrano
che Achille lo spretato
cadendo sul tallone
si unì con suo cognato
il figlio del dio Apollo
vissuto in Macedonia
in casa della zia
la stupida Peonia
già fiore della dea
amante e lussuriosa
scoperta per miracolo
nel
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Che tempi ragazzi
quelli erano tempi belli
che al passar nostro
le vecchiette si segnavan la fronte
nel nome del Padre e via dicendo.
Noi si che eravamo bravi
mangiavamo tutti i bambini
e facevamo piangere nostro signore
che era gran
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Col mio passato faccio marmellate
di sogni di progetti e fantasie
per imbastire strokkole e bugie
col seme delle fole
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C’è gente che cavalca il mare altrui
che si nasconde dietro i tempi bui
nella speranza maledetta e acuta
di dare a bere agli altri la cicuta
convinta giustamente dall’orgoglio
che questo mondo è marcio sordo e spoglio.
C’è gente che si immerge nel
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Ab absurdo ché nato
Ab aeterno ché stato
Ab imis che viene
Ab ovo alle mele
Ab urbe fondata
Condita mangiata
Ad hok et ad usum
Gioiosi delphini
Compratevi
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Giorni
in cui mi sento
un burattino nelle mani della vita
un attore immoto
nel grande teatro d’ogni giorno
che
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Sorge l’alba del due luglio tremila
e oggi ne arrivano cinquantamila.
Felice mi dico "bello e perfetto",
con forza mi
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La satira si sa è una gran dama
a volte nuda a volte col pigiama
si siede pigramente sul tuo letto
e ride contro il tempo maledetto
si accomoda di notte dentro il cuore
e parla a denti stretti del dolore
dei sogni ricamati dalla brama
di usare
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 | Cialdina azzurra in voga
mi dicon da provare:
Per bramosia del nuovo, forse;
però credo ad anziano inopportuna
e cerco invece all’uopo l’occasione
di trattenermi presso un radiatore ...
Scemata, e ancor non smessa
la smania a volte
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| Giostre in bianco e nero,
giochi multicolori,
visi anonimi, drammi di vivi
mi danzano intorno,
danzano e ridono,
deformi burattini di stoppa,
bambole di carne,
maschere di legno,
tutti ridono,
si disperano e ridono,
si distruggono e
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| Se Giotto rinascesse, e rifacesse
quella perfetta "o" senza compasso,
probabilmente egli non sarebbe
annoverato tra i veri pittori.
E Dante ostilità non inferiori
nel mondo odierno certo incontrerebbe,
nel poetico mondo in cui collasso
c’è stato
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L’orologio si è fermato sul quadrante del domani
ma il mio tempo ormai mutato segue a vista un’altra prora
dentro i flutti mai segnati sulle rotte dei gabbiani
dove il giorno avanza a stento per segnare la sua ora.
L’orologio ha il tempo perso tra i
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 | Dell’amore schiavo e re
e tu certo la regina
dolce e cara urotropina
che ti svuoti insieme a me.
Bardo e dio dei sentimenti
puffo e sia dell’italiano
penso scrivo e qui ti ingrano
rime folli e molli accenti.
Con il cuore vado a nozze
son dei
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| Ricordo ...
anche controvento
pregne d’affetto
sventolavano alte
bandiere
ricolme di fede
e prive della paura
di
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| Viene Settembre e muzzica il Cioccone
che nelle fresche frasche mirungana
fracca, bagutta (come una puttana)
anche se
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 | Con vecchi amici, o quelli occasionali,
trattar costumo in “tu“ senza problemi.
E all’improvviso, ad ottant’anni quasi,
in timido farfuglio un po’ velato,
trovo chi mi contesta in ton pomposo:
“Questo far suo, beh, sappia, a me non
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 | E pensar ch’era un nano,
lo vedo or panciuto come un paguro;
che strano, chissà ... il zafferano!
Curioso e impensato rigoglio
ch’è tutto il mio orgoglio:
robusto e imprevisto un attizzo.
Lo sguardo mi cade
alle povere braghe
che avverto sì
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E t’amo come amo questo amore
che sembra il taumaturgo del dolore
anche se va riaprendo la ferita
che dal tuo mare è stata ripulita.
E t’amo come fa ogni giorno il sole
che scalda questa terra e non si duole
del tempo che travolge all’infinito
il
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Accurrite accurrite
spettacolo gratisse nella pubblica piazza
oggi è arrivato oh giullare
Ehi signò ma chille è Homme e niente
sa messo nu vestite sfaccimme
ma è isse
è homme e niente
Signò ma che dite
chille è uno importante
uno che cumanna
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Un dubbio mi attanaglia
compreso tra le stelle e il pianoforte
con le sue gambe alquanto vaghe e torte
dell’ago che si è perso nella paglia.
Un dubbio all’alba abbaglia
aprendo ogni mattina cieli e porte
tra il sole e questa terra gambe
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Quel povero marroncino,
con la faccia di quell’eroe,
quale imprudenza avrà causato
per creare tanta discordia?
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"Macburrito" non lo vuole,
lo svezza, lo ripudia,
e in una riunione "Mirafiorita"
gli dà un "si esegua"
di settantadue ore
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 | Non fumo, non bevo e non gioco ...
e, nel senso temporale,
con il sesso duro poco.
Ogni tanto che ci provo:
“Già finito?”, è il ritornello ...
e non rido sai, mi rode
che il mio tempo sia scaduto.
Ma le donne, finché vivo,
ancor le guardo
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Sì lo confesso sono assai invidioso!
Io crepo sbotto dentro e mi arrovello
patendo questo sole senza ombrello
e canto la mia rabbia di bilioso.
Te lo ripeto scoppio e son bizzoso
anche se in fondo sembro tuo fratello
Abele di passaggio e non
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2590 poesie pubblicate sull'argomento Satira.
In questa pagina dal n° 421 al n° 450.
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