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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ rita damonte | |
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Settembre 2025 |
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Sociale
Le 12204 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
Scopro passi d’una triste danza
s’associano a non rari pezzi di storia
amara, come battaglie inconsistenti
al peso, per un
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Come corvi sulla diga del Liscione
stanno gli sciocchi a guida del Paese
altro non sanno fare se non gracchiare
e due
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 | Al miser cittadin che può giovare
sia pur con foga i vaffa sol gridare
se assalto manca al forte con forcone
o sangue nel
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Tendimi la mano
perché io ho paura.
E’ notte fonda
nella mia "gabbia" scura.
Guarda i miei occhi:
non riescono a
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Il primo sigillo fu di zolfo e d’azoto ciascuno in due parti col quarto suono impappolato a sbafature tecnolosse di bolle sterminose di sapone in inibizione completa e astratta a riflettere il quarto colore della luce fantasmata nell’arco fuso e colato
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Nati lontano dalle stelle
pur cullati d’amore forse malato.
O forse più forte di ogni dura sorte
e degli inciampi del tempo.
Dai giochi delusi ed esclusi
per menti e carne distanti
e lontani da ordini e uniformi.
Aiuto!
E nessuno in
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A lato della strada
un angolo nascosto
e poi ne paghi il costo
con gli anni deputati
e resettare
il suono del violino
sul pentagramma avaro
delle note
che possono dar fuoco
alla tua legna
e alle asinate ottuse
del destino
ma il tempo ancora
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Asfalto e il male
qualcosa da sniffare
a confondere il reale
in un sogno da sognare
Piove sul disincanto
sull’innocenza sfregiata
d’un’ infanzia consumata
senza liberare il pianto
E sotto il vostro mondo
cercare quel tepore
che fa pulsare il
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 | Come un poeta
coltiva la sera
il suo fiore maledetto
c’è qualcuno
che spera
di gonfiare una vela
rimpiangendo un colore
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| Ovunque soldati
duri e severi
alteri e spietati
tengon poteri
uccidono ogni giorno
anche senz’armi
e si credon nel giusto
usando la penna
cammina e taci
uomo arruolato
dentro la tua divisa
ti lasciano in pace
ma tu disertore
sei l’unico
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| Con il suo cane accanto
emarginato e blasfemo
come
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Nel silenzio ripara il mio pensiero
se incontra un muro di ostilità
Gelido ed oscuro... non passa
luce lì né filo d’erba cresce
tra le crepe e le insenature
Non traspare da me lacrima né gioia
Ha steso un velo l’anima sugli occhi
ché il cielo è
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 | T’hanno lasciato in disparte.
Lo sguardo interrotto,
indifeso,
di chi non chiede,
solidale
a sorti
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| Quando il tramonto muore
e cala lenta la notte
si spengono i muri della città
e si riempiono lente le strade
che amo e conosco da tempi lontani.
S’ animano i marciapiedi di volti conosciuti,
tante piccole maschere inconfondibili
nei loro movimenti,
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Ultimo banco
dietro la colonna
visto e non visto
quinta elementare
una maestra intenta ad annullare
con la destrezza di una principiante
quella mia faccia di bambino assente
e normal... mente non capivo niente.
Davanti a tutti
terza scuola
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Io ti canto emarginato
dalla vita licenziato
volto franco della messa
con la notte da papessa.
Io ti canto dolce amico
come te dall’ombelico
mia gioconda confusione
sei comunque una ragione.
E se il mio canto può spezzare il velo
lo faccio
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Respiro d’inascoltato grido di dolore
arranca nell’etere
a catturar conforto che alleggerisca
l’ansia del sentirsi solo.
Ma nella fredda notte della vita
sogni di stelle d’intrepida speranza,
accompagnati da una luna radiosa
illuminata da
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Nuoto nella tua lacrima
amico della mia indifferenza,
senso di colpa
del farisaico salire
per santuari.
Avrei potuto
contaminarmi
con i tuoi dèmoni quotidiani,
ma puzzavi di vino
non indossavi
un completodi versace.
Troppo distanti,
i nostri
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Nell’isola dell’uomo
professionalità e sapere
l’io porta pensare
prospetti e progetti.
Niente l’esaspera
solo l’ingenuità nel credere
che altri siano simili
ma nulla coincide
nell’isola umana .
Se oltrepassi la via
tanti ostacoli
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 | Esclusa emarginata rifiutata
come una mela marcia nel cortile
di questa vita decantata e vile
dal tempo e dal dolore temperata.
Esclusa rifiutata emarginata
lungo il cammino come un utensile
di questa porca società civile
dove la faccia è cotta e
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| È chiuso nella solitudine della sua casa,
non più pensiero esce dalla mente
restano tutti lì dimorati a iosa
e nessuno più lo avvicina personalmente.
Viene a mancar l’esigenza di socialità,
relazionarsi diventa difficile e inopportuno,
non sa
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| C’è polvere arsa
su terra bruciata
la miccia è scoppiata.
C’è acqua gelata
sopra quel viso
sepolto il sorriso.
C’è incudine e martello
chi cerca un futuro
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 | Uomo a metà
oppure scarafaggio
forse no sbaglio
un punto nero in faccia
tutta una storia
madida di muffa
mentre che il cuore spoglio
non si tuffa.
Uomo negato
certo emarginato
passaggio alla frontiera
della vita
cade la pioggia
sopra il
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Con i polverosi bagliori
del mattino
e il brivido che fa strofinare
le mani
i miei occhi si svegliano.
Come tutti i
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 | Pieghe sanguinano sotto le stelle,
nuvole piangenti avvolgono
stanche membra,
gelo d’inverno congela lamento
che nessuno ode
oltre il lampione dell’esistenza.
E’ l’emarginato!
Occhi che non lasciano il cielo
unto di lacrime per amori
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Piccole dita
d’un cuore immenso
muovono gestualità insensate
nel contorno sbiadito
d’un universo ostile
Si fa nero
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Ho immerso gli occhi down
d’una bambina
nel tramonto d’autunno
in excelsis col canto d’un angelo
che m’ha preso per mano
ad abbracciare
sorriso
e tenerezza
in faccia all’ironia
di inzaccherati viali
e di sciupati istanti di carezze e di
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Hai visto fratello con la pioggia i ratti?
sono usciti tutti fuori
colpa di questi negri che ci rubano la fila
sempre
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Il marito aveva l’amante,
lei era di disturbo,
la portò fra le donne pazze
con cento malfatte inventate
lontana dalle piccola figlia,
dall’anziana madre,
dalle amiche, dal paesello,
dalla sua gente
pochi anni passarono
e la piccola si
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 | Piccola e nera come da programma
venivo in mezzo agli altri messa a parte
contavo la mia rabbia e il tagliacarte
mi nascondeva l’anima e la fiamma
con la sua essenza amore della mamma
tra i miei fratelli vedova in disparte
figlia del tempo perso e
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12204 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 1051 al n° 1080.
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