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Settembre 2025 |
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Sociale
Le 12203 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
Al ricordo del mesto giorno
s’aggira presagio che squarciò l’ora
dei sensi, l’atto compì.
Fischia treno del dolore
che giovani anime disperse
al vento.
Urlano la pena al mondo incivile
che socchiuse l’era del mausoleo
a esseri da
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L’amore è un sentimento così grande
che a volte non si può omologare
molti non lo riescono a capire:
il "diverso" non vogliono accettare.
La nostra vita dall’amor dipende!
L’uomo qualunque è pronto a criticare,
ed il "diverso" spesso sta a
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Il vento, gregge di respiri
che da tempo evasero dai denti,
incendia, raffredda
alimenta, sottrae
sporca,
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 | Bullismo... reiterata prepotenza
nella società divampa,
diffuso tra giovani e bambini
alimenta paura,
frantumando al più debole
l’Io e coscienza,
la quiete al dolce vivere.
Del gruppo... il più forte
agisce perdendo la ragione,
disperdendo al
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Stipati in letti a castello di duro legno
occhi vuoti, menti che pensano,
si chiedono il perché di tanta cattiveria,
pregni di sgomento di miseria
Bimbi strappati dalle braccia di madri,
senza pietà, per pura volontà, si
stringono tra loro per
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Tornò in inverno,
sotto al cappello
bavero e sciarpa
carezzavano le vene indurite
bastonate dal freddo
Con passo
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 | “Ti trovo proprio bene, e un po’ pancione ...”
“Ho preso il cortisone”
“Netto e leggero il pelo al nuovo taglio”
"Perduto, ché io mai lo avrei lasciato,
“Sereno, sembri assorto ...”
“Perché non dormo a notte”
“In macchina sebben non vai
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Nel sigillo del tempo
rallentano memorie,
non seguono più
correnti del pensiero.
A intermittenza s’accendono
e
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 | Un mondo più normale
diverso e meglio si può immaginare
solo con più coscienza è ormai fatale.
Un modo onesto e giusto
che io conosco avendo già provato
è di sicuro effetto e senza rischio ...
Dunque, perché aspettare?
Si può cambiare, certo,
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È da molto che ti osservo,
provo un senso di pena e rabbia,
vorrei almeno parlarti,
ma tu sei assente, non mi senti.
Distesa e abbandonata
su una panchina isolata,
dimenticata, derisa...
Derisa dagli occhi del pregiudizio,
da anime senza
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Col grigio schermo loci
al limite contorto dell’inerzia
dai poli che si strappano per vite
disunite, gittate sterili di
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Finto stupore d’oasi, quasi sdegno
l’atto strillato senza verbo, a taglio alto
trasmesso in cavo, piatto il
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Il lungomare
al mattino presto
pullula di anime nobili
ritratti sfocati dall’alba nascente
imbacuccati di ricca
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Sfrecciano i motori
verso un dove sanno
che non conoscono
Inseguono i fari
tra fumi d’erba
e qualcuno spegne
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I pensieri vagano
nella notte
su quell’anima
che occupa
spazio sotto
i palchi.
Lottano per un posto
tra cassonetti infime
cercano tesori
dove spaziano
destristi dell’uomo
futili alor vivere sono:
da buttar via.
Pasto consumano
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Ricordi
di un’America ormai lontana
ritrovata in solitudine
nel fondo di un bicchiere,
sogni affidati alla bianca scia
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la superficie dell’essere
ha tre dimensioni
ma ne esiste una quarta
e solo quella inganna
ciò che appare
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Une vie parallèle
à une autre vie
-ma société schizophrène-
où l’individu flexible
s’adapte sans cesse, déraciné,
loin de la source.
En apparence, les rouages huilés
mais l’unité se désamorce
et le temps reconfigure.
Notre histoire nous
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 | Nuvole nere
annunciano tempesta
si agita il mare
sibila forte il vento.
Un gommone alla deriva
urla disperate,
il pianto dei figli
abbandonati e soli,
disperazione e angoscia
dov’è la salvezza?
Quella terra promessa
che a braccia aperte
ti
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| Aprir la bocca e darci fiato
è questo uno sport collaudato
come piffero incantatore
che suona solo in suo favore
si sa è musica di solfeggi
la gara è per aver più seggi
da chieder al Popolo sovrano
solo nel dì con scheda in mano
e forse ora i
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Un tuffo al cuore
brivido a scorrere
tremante mano
il cielo, smarrita voce
il nulla,
della vita lo spogliare
Perduta speranza
tremolio costante
bianca neve accanto
la solitudine, disperazione
il freddo... il terrore.
Il gelido domani
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C’è chi ce l’ha e chi mai l’avrà
c’è chi paga l’affitto
e chi deve fare i conti con lo sfratto
c’è chi la sogna e chi la disegna
c’è chi vive in una fogna
e chi ha le pareti di cartone
chi la tiene sempre chiusa
e chi se la gioca ai dadi.
La casa
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Non ignorarmi ora che arranco in cono
d’ombra, tra larghe fauci
d’un tempo incerto e in arido deserto
oltre il mezzo cammino.
Non ghettizzarmi in quest’antro abbuiato
dove un’aria di piombo
ingoia giorni e, del giorno che langue,
scarni lassi di
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 | Ho visto il tuo sorriso
tra macerie di fame e di tristezza,
guance nitide avevi
capelli arruffati di polvere
le mani incallite dai sassi.
Graffiavi i giorni,
con le tue dita lunghe
sconfinate nella terra.
Non c’era la notte a coprirti,
al freddo
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S’allontanano le parole
tornano alla storia
son parole scelte
masticandole s’addormentano
impigliate stanno
tra costole e sciami di fame
sull’epigramma dello sguardo affamato
L’occhio tace
timido muto annuisce
rovesciata dimora perturbante
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 | María está triste
sin leche, sin pan
enferma, hambrienta,
se acuesta en su cama
con su hijo Jesús
mientras escucha las risas
-de los vecinos-
de la casa de al lado
que celebran con pompa
la feliz navidad
.
María está triste
sin fuerzas, sin
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Un tempestoso mare, un gelido ricordo
un vento lamentoso a rimembrare
d’un profumo il suo svanire
tra le scie di vita lasciate
e per sempre perdute.
Un lungo viaggio nei silenzi s’appresta
porterà con se ogni bene fruito
amore, pace e
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Sì siamo tanti è vero
ma dobbiamo fare in modo
di lasciare un posto vuoto nel nostro cuore
in ogni dove pullula miseria
povertà che a molti fa paura
volgendo lo sguardo dall’altra parte
perché cosa temono
un letto hanno già sul groppone
un
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 | Il nome non mi manca
io capra sulla panca
non so da chi son nato
ma nobile ho il casato.
Il sangue è blu lavagna
lo spirito una lagna
ma fiero è il portamento
e volo almeno a cento.
Dell’animo non so
ma un giorno mi vedrò
supposto negli
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C’è una regina di poche pretese
che cuce l’amore col filo spinato
e vende il suo corpo, più vecchio ogni mese
con l’anima appesa ad un crine spezzato.
Ha gli occhi vermigli dello sconforto
labbra dischiuse ma senza più voce
sul letto violato dal
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12203 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 1471 al n° 1500.
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