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♦ Giuseppe Nacchia | |
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Sociale
Le 12203 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
 | Appare sul cammino
con un sorriso
alla "Monna Lisa"...
.
Pura fantasia
agli occhi di chi non vede
che cade come uno sciocco
in un gioco al contrario.
.
Tensione...
E cala il sipario, mostrando
il perverso cacciatore.
.
Lei, spiga,
fragilità,
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| Un corpo spossato sulla panchina appoggiato
un volto scavato dal tempo e annerito dal sole
un cappello sul capo, inclinato
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 | Il popolo unito mai sarà vinto.
Canzone della giovinezza
grido contro la dittatura
imposta al fiero
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Quando tacciono le stelle
e si adombrano i lampioni
vien la notte e si distende
sopra ai volti dei barboni.
E ogni ruga è una scommessa
e ogni ruga è un'illusione
è una vecchia principessa
che non apre più il
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Quella notte in mare c’era tempesta
l’onda impazziva noi in balia della sua cresta
In tanti, in troppi sul barcone
non arriveremo mai a destinazione
Chi ci aspettava non voleva il nostro approdo
avremmo pianto con loro ad ogni modo
C’era una bambina
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Sveglia ragazzi
la scuola chiama!
A lavar la faccia
e un tocco ai capelli,
la colazione
è sul tavolo pronta
e via con libri
borsoni e borselli.
Il pullman della scuola
è già arrivato,
per chi non va solo
o
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 | Le narrazioni tinte di rosa
a zuccherare i veleni
di tempi tristi di tenebra
con memoria di cadaveri
che l'undici
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 | Creammo la notte
solco profondo in cui nasconderci,
è pauroso mostrarsi
senza ombre né dubbi;
nella nebbia
d'un pugno di fango
gettato nell'acqua chiara
rendemmo confuso
ciò che era limpido
perché non
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Io pensai al pianto
ai bambini di tutti i paesi
ai campanili addormentati
ai vecchi gilè, ai bastoni appoggiati
sul tronco spaccato di una vecchia quercia .
Asciutti, stretti
nei respiri impolverati
sotto cipressi cupi, stagliati nel blu.
Non
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Dalle prime luci dell'alba il rombo scandito del motore
nelle aie delle nostre contrade rosse trebbie azionate dal
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Verrà giorno,
in cui la bella Italia soccomberà
per volontà di onorevoli persone;
non avrà
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Il vento rastrella l'ultima calura
annidata nei muri
e l'inverno chiede all'autunno
di provare il ballo dei denti
e il
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Quando al dì,
una luce impolverata
da milioni di granelli animata
taglia quella persiana
non più nuova
e due fessure, ancorché chiuse,
ne avvertono la forza,
stimola
arricciate palpebre
che faticosamente si dischiudono
e, per un’altra volta
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Le nuvole, fumo della pipa di Dio
che ne ha viste di tutti i colori
e i raggi di sole, nicotina al sogghigno
Nella
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 | Nulla ha più importanza
nulla ti diverte
o ti sorprende
o ti intenerisce.
E' peggio del dolore
questo torpore
che dissolve ogni legame
e inesorabilmente
ti divora la mente.
Immerso nei tuoi silenzi
che fanno sembrare irreale
la
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| Senza colpa
la mente s'abbandona
nel lento turbinare
della violenza degli affetti
Leggera
non sente
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| Nell’imbrunire del giorno nuovo
silenziose stille di pianto
cadono, lentamente giù per viali
di volti sconfortati
mormorii lontani parole straniere
canti preghiere di paesi lontani
si stringono tutti per non perdersi
negli abissi
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| No. I bambini, no!
Sono limpide gocce di rugiada,
Trasparenti sulle foglie verdi dei prati primaverili.
No. I bambini,
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Un crocifisso sul muro penzola
oscilla in quella casa tremante
un corpo bianco
a piedi nudi
sulle ombre degli alberelli se ne sta ad aspettar
anche lui sotto le macerie
un muto tratto dall'orto all'ulivo
ed il pane appena sfornato
benedetto
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 | In carenza di sogni
l'attuale lanterna magica
a diverse passioni
dalla rete è fornita.
Tu lì posti le foto
i pensieri più vari
le richieste d'aiuto
passatempi di versi.
Ed è breve l'attesa
anche senza
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 | Dimentichi le tue creature
sulla soglia,
solo brandelli di polvere
dietro porte chiuse
trappole impassibili
che rubano ricordi.
Battito perverso
scuote e sbatte
sbatte e scuote,
fino a brandir
cocci di mura antiche
profanando squarci
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 | En soledad, sin querer
tomo un sorbo
Amarga bebida
que me ha dado la vida
.
Incandescente brebaje
sin leña ni fuego
que quema y envuelve
.
causando que baile
al son de una música
de director invisible
.
Y me lavo las
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| Comprensioni intolleranti
vietan freno al malo istinto
che con sue idee snervanti
dal nocivo labirinto
fanno nascere questioni
da coltelli nelle mani
che declamano scissioni
col voler che ci si sbrani.
Cresce l’indole rabbiosa,
basta solo
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| Turisti tristi a partire
felici all'addio i camerieri
in qualche arrivederci
augurato su un pianeta diverso
Qualcuno
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| Gli Italiani hanno due Santi
uno in terra che li aiuta a peccare
e l'altro in cielo che li assolve,
nel portafoglio
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Son acque morti
chiuse in un universo di creta
il sole opaco stride
e si raduna sul pallido bagliore
eran grida di naviganti
sul vascello all'orizzonte
sulla negra nave
a lor soffogar
pallida sete
sulle bocche il canto si fece
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 | Ha steso un manto blu intenso
questo stretto canale di mare
che unisce disperazione
alla speranza. S’è vestito
di
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 | Si scrivono parole
lungo il sogno vitale,
marasma che umilia
la limpida canzone.
Tu cerchi sempre strada
lungo il ripido tornante
e il torrido schematico viale,
senza esser comparsa di maniera.
Troppi lacché intasano la via,
lindi valori
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 | Lungo la linea di filo spinato
ci sono gli uomini invisibili.
di fango e pece, senza identità.
Ombre nemiche,
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Ad una ad una
cadono le foglie
spogliando la pianta
ad una ad una
come castelli di sabbia
si sgretolano le case
cancellando le radici
Davanti agli occhi
scene di vita
attraversano veloci
la mente
poi come alla moviola
rallentano
in una
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Julie |
31/08/2016 16:03 | 1546 |
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12203 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 2251 al n° 2280.
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