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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Sociale
Le 12204 poesie pubblicate sull'argomento 'Sociale' Poesie sociali |
 | D’un Mare che cingesse chissà dove terre amene,
d’un fiume o luogo il nome o forse meglio un lago...
Oppure d’un cantante di successo
credevo Enea che fosse!
Ma che ne so io di Virgilio e quello!
sol scuole di mestiere feci ... e tardi:
di
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| Deliri di onnipotenza
nel tragicomico teatro virtuale,
finzioni, illusori volti
di paladino degli onesti
di una povera terra
in attesa di eroi.
Forse un demone ha fatto la tua pentola,
ma il coperchio non ha retto.
Dalle sue crepe fumi di
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| Ventotto scolaretti di dieci anni,
curvati sopra i banchi della classe,
intenti a sviluppare il proprio tema.
Li guardo e provo tanta tenerezza,
perché domani cambieran la scuola.
I cinque anni per l’insegnamento
di scuola elementare, son
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| Ragazzo di Pechino
non senti il gracchiare di oscuri presagi?
Sei andato
in un giorno di aprile,
nella mano stringevi un
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| C’era un’ombra davanti ai tuoi occhi,
un’ombra che ti tratteneva le lacrime.
Blowin’ in the wind, Dylan cantava,
ma non
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| Talvolta sembra quasi che dei vetri
ricoprano persone che crediamo
di toccare, se a loro ci accostiamo
esprimendo pensieri un poco tetri.
E’ assente l’empatia, sostituita
con degli atti di falsa comprensione,
con le parole convenienti e buone,
ma
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| Quando passa per la strada
Isabella “la biondona”,
i bulletti infervorati
gridan tutti: “Quant’è bòna! ”
L’altro giorno
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| Le sette di mattina, una ragazza
in tuta sta correndo sul sentiero,
d’un tratto vede un cane sofferente
che se ne sta
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Giochi in figure e figuranti
avatar in sembianze astratte e
appariscenti ruoli in fantasmi di se stessi,
musico lieve a sfumar tristi pensieri.
Gioco a disegnar favole e storie,
attimo fuggente a percepir sentimenti...
Qui il mondo tace fra miraggi
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A volte, in quei giorni
che la storia ricorda
sento piangere la luna
ed il vento, non riesce
ad asciugare tutte
le sue fredde lacrime
ed io, abbandono il sonno
per cercarla nel cielo,
in quelle notti
che troppe sono
e tornano
e tornano
ed io
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Immagini lontane
verso un tempo.
Magistero d’amore
tra file dei ricordi
volano al cielo
uomini eccelsi
ove l’amor suo cedette
a infausto delitto.
Deflagrati d’un uragano
lor orma vive nel libro umano,
che regola legge dell’uomo
che
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Non c’è altro al mondo
oltre alla forte empatia
che, fin da subito, nel profondo
della mente tua e mia
smisuratamente è emersa
dando vera essenza alla vita
e alla spiritualità diversa
che dal nostro incontro è fluita.
Dono d’amore a piene
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Andasti
in quella terra
lacerata ostile
dove nulla
sopravvisse
neppure al pianto
del fanciullo
che implorava
perdono
per una colpa
non sua.
Figlio
frammentasti
quelle lacrime
che non riuscirono
a dissetare quella terra
arida dove
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Senza coraggiosa libertà
non ci sarà umanità
sui sentieri dell’amore
per pacifica unione.
Spoglio in compromessi
nella società a pezzi
se al male t’opporrai
eroe tu sarai!
E nel mondo perso
un senso avrai
con l’anima in letizia
profumata di
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Tutti zitti
tutti dietro le persiane
e sono volti bianchi
pupille dilatate
bocche che non sanno urlare.
La mia lingua
picchia sul palato
deglutisce
e ingoio l’ultimo conato.
Giuseppe
è l’ultimo che si è ribellato
adesso sta spegnendo le
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Chi è intrinsecamente servo
è attecchito
in un torbido limbo,
in un fetido brodo di coltura,
nel quale la banalità del male
scolora le vie del bene
e le nasconde
al suo cieco sguardo.
Chi è servo dentro
si specchia nell’altro
per guadagnare
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Il sole splende,
a sera muore.
La luna spunta
all’alba muore.
Siamo esseri mortali
alle prese con la vita
e speriamo fermamente
che sia bella ed infinita.
Ci sentiam degli immortali
destinati alla vittoria,
ma siam solo degli illusi
che
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Vento antico
fugace, costante
carezza verdi fili d’erba
e giovani foglie
dove il piccolo mondo vibra
e veloce trascorrere
Improvviso, inevitabile
il rombo tonante che tutto divelle
ghermito
nel deserto assai vicino
dove granelli taglienti
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In raduno ci siam trovati
con le penne alte al cielo
tutti quanti adunati
la bandiera il nostro velo
Eravam un tempo soldati
or marciam in lieta pace
ma pur sempre avvezzati
con la 33 che mai tace
A noi avanti quei che furono
che sempre
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Il nocciolo di Napoli è eccellenza,
ma è circondato da una spessa polpa
che a cose di valore, alla sapienza
fa quasi uno sberleffo e dà una colpa.
Il lazzarone dell’irriverenza
pentimento non ha, non si discolpa:
facilmente ricorre alla
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Fola la sabbia al vento
mentre bocche affamate rimangono chiuse
nei dimenticatoi del tempo...
rombi di aerei su anime
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Un tempo s’impiegavano i tamburi
o il fumo per trasmettere i segnali,
adesso abbiamo tutti il cellulare
per fare dei
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Sofferenze profonde
immenso dolore,
Parigi pugnalata al cuore.
Catedral de Notre Dame
incenerita,
grande ferita.
Città d’arte meravigliosa
sulle rive della senna
ormai spenta,
grondante di sangue
vai avanti e non disperi
ritornerai a
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Nell’aria del social evento
Genera la memoria d’un popolo
che da tempo preclude social vita.
Esseri inermi di un mondo
Burbero e crudele spazzano
Al giorno il gioir dell’uomo
Presidenza umana traccia cammino
di libertà pace.
Uomo mite di tanta
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 | Città meravigliosa
orgogliosa della sua storia,
sole radioso
canzoni melodiose canti e balli,
risuanano nell’aria calda marina.
Nelle vie la vita scorre amara
luride rapine, celati agguati
sparatorie senza fine.
Quante tragedie,
lacrime
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 | Uno spiraglio di luce,
un fascio con infiniti puntini,
minuscoli esseri in movimento.
Dinnanzi agli occhi, ho ancora,
il
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 | Vite perfette
in post edulcorati
nascondono vite imperfette
dietro sorrisi finti.
Dominati dell’apparenza dell’io
soli, scivoliamo nell’oblio
dove svendiamo la felicità
nascosta nella semplicità
per sorrisi dipinti
su volti colorati e
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Ci son foschie a non diradar mai
senso d’abbandono in lascivo cuor.
Sogni nati, cresciuti fin
divenir giganti ad immensità di voli,
anima gentile e sorrisi da non poter dimenticare.
Marco l’amor ti sussurro al cuore,
pacato suono a divenir
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 | La notte cambia il color del cielo.
Il buio ombrato da demoni,
irrompe nel silenzio bagnato
d’inquietudine e paura.
Una tremula voce... nelle mura
di sevizie e bastoni,
espande nell’aria il grido d’aiuto.
La vita oltre il recinto del dolore,
non
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| Oscuro il pensiero
di uomini persi
nel limbo del male
che mai si ravvedono
del loro torbido agire.
E s’alza alto
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12204 poesie pubblicate sull'argomento Sociale.
In questa pagina dal n° 811 al n° 840.
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