 | Scricchiolano i rami
al passaggio delle ore.
Acre è l’odore dell’alba,
non ha più colore,
ancorata alla deriva
come chiglia tra gli scogli.
Pietà,
per questo azzurro dimenticato.
E’ rosso e non ha voce.
Non ha
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| Non basteranno,
un giorno, un mese, un anno
di pia misericordia a cancellare
tutte le cattiverie che si fanno,
croci divelte, violenza a sconsacrare.
Son messe urlate al cielo queste voci,
preghiere... che saranno inascoltate,
parole mute, sassi
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| Sonore
evanescenze
iridescenti luccichii.
Accecanti riflessi
di molti mondi in uno
aleggianti
sulle acque cristalline
di un infinito mare.
Prorompe
la Vita
su questa piccola
ansimante
spiaggia dell’anima.
Distesa di sassi
protesa
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| Avere fede
non vuol dire solo credere in Dio
perché anche il malvagio crede in Lui
e si pone contro.
Avere fede
vuol dire soprattutto
rispondere
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| Lo sposalizio mistico
tra sorrisi estivi
nel verde cuor splendente
divina misericordia
palpita
nelle foglie del mondo
dinanzi al Signore,
il fiume
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| Silenzio irreale del tempo smarrito
anonima casa di riposo
che rende dolciastro l’oblio.
Pareti mute urlano dolore
persone dall’essenza perduta vagano
sguardi spersi di sconforto
l’aria zeppa di noia.
Ultimi visitatori, senza coraggio,
a occhi
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| Del piacere ho gioito
collezionista di quadri astratti
non un filo comunicante
flessuoso nei segni
colori illuminanti
materiali rotti
trasformati
negati nell’intera bellezza
insieme a lui, frugo
mi lascio frugare fino alle vene
ripudio il
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| Ho sentito nel buio dei sussulti,
lacrime amare inondano quel volto,
per ciò che ha perso e ancora è stato
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| Mani tese rivolte al cielo,
un altro giorno da sostenere
stordito tra le nuvole e i raggi
di un sole tenue e rassicurante...
anche oggi gli occhi lucidi!
che nel tuo abbraccio
si disperdono
e si ritrovano...
anche oggi tra quelle nuvole
ho
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| Un perno in fondo al giglio, il Brunelleschi
volse fondar d'essenze floreali;
ivi i pensier devoti- pongan l'ali,
da noi fiorenti a aromi soavi e freschi;
nel Ciel di cui io cantavo ai Lapi e ai Fieschi
pervengan, dalla cupola, bei strali;
i
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| Nel dubbio mi vanto
e progredisco
anche di tanto in poco tempo
Finché tutto parte da un quanto
mi calzo di stupore
e assimilo lento
Una attrazione
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| Io non gusto mai
la pace di questa storia,
che la vita mia ne è parte,
e dovrei avere nel cuore.
Ma questa onorata pace
non trova posto
nel mio essere più profondo:
troppo spente le mie sensibilità,
troppo accesi i miei
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| Come ogni anno, in questi giorni, a valle
tornan le mandrie, appresso ai lor signori;
eccheggian, baldi, trascendenti cori,
e festa, al paese, in ciascheduno calle;
drappi osannanti, ai bovi sulle spalle,
e sentimenti giovani, interiori;
festa
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| Uomo- mago
padrone delle erbe.
Forza di pensieri
nel silenzio delle parole.
Guardiano mio
sulle strade percorse
delle notti spente:
selve
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Infinita Luce,
non riesco più a trovarti
in una lacrima disperata,
né in un labirinto d’anime perse
in acque
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È adesso, davanti a questa croce,
in questa piccola chiesa
a san’Antonio di fadali
Che improvvisa mi lanci nel cuore,
Che idee posso indossare, Dio
se già, sei nei miei pensieri?
Ti ho intravisto riflesso nell’acquasantiera
dietro
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 | Nei cunicoli
sotto la crosta dura
i rivoli
d’acqua dolce e pura
scorrono
come gioie e dolori
vivono
sotto la pelle e i pori
nell’attesa
d’affiorar alla luce
nell’ascesa
che al sacro conduce
così ogn’entità
segue il suo
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| Ritorna, o Dio, sui miei colli,
come quado tu eri
ad un respiro da me,
io ti raccontavo i miei sogni
e tu, steso sui petali, ascoltavi.
Cantava allora il mio cuore,
simile ad un ruscello in piena,
parlottava di continuo e cercava
ora te, ora tua
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| Ossequio e luce soave a prima vista;
fulgidi, per il bene dei pensieri
costanti, quali quei di chi Iddio assista;
li vidi, sovra un prato alianti, ieri,
fidi e, d'attorno, guarigioni pie:
ne venner, gli altri, nitidi, sinceri.
Pecore amate;
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Nella Tua Piaga
Amore
macero le mie vene
Signore,
fra il sospiro e il respiro
dipani il cuore mio
a sollevar lo sguardo
alla
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Non avrò capelli bianchi da contare;
né ossa fragili da reggere
il peso di una postura.
Occhi non
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Legnetto fra le tue mani, o Signore
sono umile vita
al servizio del tuo cuore.
Per te divento spirito libero nel
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Oggi non parla la scienza la filosofia
né la teologia sull’Essenza di Dio
né su quel Volto in risposta
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Ascolta gli alberi parlare
e le cime dei monti pregare
ascolta la voce in pioggia
immensa genera natura
e poi il sibilo del vento
al seminar di nuova vita
ya ai eyo
è il mio grido al sole morente
è luce per il cammino
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 | OH my God!
where's my faith?
The one I had
when I was a child!
So much I loved you.
So much I believed on you,
and
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Passegger che vai,
in silenzioso andar per la tua strada,
passo su passo ad incrociar strade deserte...
Tacito soffio, vento in sibilo di preghiera,
turbine di speranza a sparger seme...
Anima di mistica fragranza, petali profumati,
rosa dallo
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quale madre Teresa di Calcutta,
vestiva, azzurra, con un sari casto;
silente, nella gloria soave tutta;
seguiva il Sire del bel Mondo vasto-
-perché infinito, tra celesti vie;
serviva, amava, pe 'l devoto fasto.
Ai sacrifici estremi
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 | Dal cimitero marino
alto sulla collina
ponte tra terra e cielo
dal suo silenzio parlante
dalle candide lastre
di
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| La freccia florea, al cor gentile infante,
trafigge con la nobiltà, e è beata;
umile è lei, da Dio, nei Cieli, amata,
che, Amico dei viventi, Egli è, e a ogni amante;
madonna, in chiostro antico ove fu Dante,
il suolo
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| Se tendessi ancora le Tue mani
per redimere questa gretta gente,
questa sorda umanità insofferente
del prossimo,
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