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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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Uomini
Le 3540 poesie pubblicate sull'argomento 'Uomini' Poesie sugli uomini |
Nel ridestar l’antichi splendori,
m’avvidi del tempo perduto.
A costui s’accostò l’arbitrio,
a cui l’alme inquete s’arrendono,
ed all’insano
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Ed ecco Dante, il divino,
senza dubbio il primo,
d’inferno, purgatorio, paradiso, affino,
dal verso sopraffino
Poi giunge Petrarca, l’amoroso,
del canzoniere famoso,
dell’umanesimo precettore,
d’arte nuova inventore
Infine vien Boccaccio, il
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Stancano le guerre
nelle menti che credono
ancora nell’uomo.
Nelle catettrali della storia
non si seminano più
i boccioli della speranza,
così avanza in me
e prende casa
nel mio pensiero
una rossa bandiera
lavata nel sangue
di un bimbo
che la
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 | Un po’ come piccioni
su un filo,
restano allineati
e immobili
sulla panchina del quartiere.
Liso il vestito
da giorni lenti e spenti,
rimirano assorti
il tempo e la vita
o altrimenti persi
in una dimensione loro,
remota.
Una parola a
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| Com’è cambiato il mondo
persino nella scrittura si può captare
piccoli inconvenienti che la vita elargisce
senza pensare al male che possono fare
ognuno con il proprio significato s’impone
in maniera oserei dire complicata
che non tutti arrivano a
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| Al bando il pianto
che ha seminato
l’atteso canto
per un domani nuovo
figlio della luce
e di un sapere
maturato negli
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| Avanza la storia
sul ponte del mio vivere,
quel vivere che:
vince e perde nell’attimo
che si apre, nuovo
un bellissimo fiore,
e canto di gioia
e piango di dolore.
Ascolto, ammiro e nascondo
ogni cosa che la storia
mi passa e affiancandomi
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| S’erge una luce,
quando l’umani sanno ascoltare,
e la speme s’intona di colori audaci.
Nutro d’infinito, ora ch’al cuore,
un cantico pregna la vita.
M’intingo di forza e d’insperati orizzonti,
ora che l’anima s’apre alla vita
ed assurge a
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| Quante parole intorno
alle bombe, alla fame,
alla guerra, troppe.
Parole contorte, crudeli,
incomprensibili,
urlate senza verità.
Milioni di parole
non dissero nulla.
Alla fine, zittite
le parole dei bambini,
fu il silenzio.
(Facendo finta di
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| nella bocca delle lacrime dipingi i girasoli emozionanti
piangi la fragilità nel silenzio fragoroso di una chiesa
Vincent pittore che sorge dal pennello dell’anima
tu che accarezzi il vento freddo di Arles
meraviglia dei tuoi quadri intessuti del
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| con la tua armonica suoni i brividi del vento
solitudine di un uomo che lotta per la libertà delle storie
canti la vecchia umana promessa dell’America
quanti morti nel nuovo ordine mondiale
tu che colpisci l’anima di chi è solo e ubriaco nella
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| Senza conoscere
le vostre anime libere,
s’adirarono contro di voi.
Un amore vegliardo,
disturbante, irriverente,
troppo vivo.
Ma voi non ve ne curaste.
Il conformismo è
la morte dell’amore.
Spudoratezza e gentilezza
la sua vita.
Io scelgo di
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Nel cuore d’un tempo che lento svaniva,
cantasti, Giacomo, l’anima viva.
Con voce soave e profonda ferita,
cantasti di Silvia, del fiore e la vita.
Dolce fanciulla che il vento accarezza,
simbolo eterno di giovine bellezza.
Ridevi al domani con
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piogge marce raccolte da un esistenza scaduta dalla guerra
quanti occhi ho visto chiudere nei boschi verdeggianti dell’Asia
vivo gli incubi fragorosi di notti che verseggiavano follia
sento la paura che trapana l’anima di ferite scassate
ho visto
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il silenzio degli anni rompe la vergogna della giustizia
il loro crimine era amare i dimenticati
c erano la legge e la polizia che creavano il colpevole e l’innocente
la vergogna della giustizia era comprare il silenzio dei testimoni
in loro c era
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Sarà pure il momento di cominciare a prendere coscienza
di come potremo andare a finire
allertando ogni neurone che condivide con noi
eventi agli occhi sempre più invadenti
e per i quali non riusciamo a venirne a capo
visto quanto dintorno
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Povera quella madre
che ti ha messo al mondo
e sciagurato quello Stato
che ti ha permesso di uccidere
nove fratellini in nome
di una spietata vendetta.
Spero che tu possa passare
il resto della tua vita
nel rimorso
rimpiangendo di essere
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Padre buono, dal cuore grande,
voce di chi non ha voce,
pastore tra le pecore stanche,
luce mite, parola che soccorre.
Hai camminato tra i dimenticati,
abbracciato i poveri, i piccoli, gli scartati,
con mani nude e sguardo di cielo
hai sfidato
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Finiti i sogni
tramontano le stelle
mi stacco dal riposo
fischiando lavoro.
Amo essere uomo
una gioia nuova
il sole mi dà,
la faccio mia,
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o mite pastore
t emozionasti di fronte alle urla dei fedeli
nel silenzio delle lacrime accettasti il peso
capo di una Chiesa di santi e peccatori
hai affermato la voglia di pace per il mondo
dolce voce di padre per i fedeli
il ricordo di papa
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Son partito...
con in braccio un fucile,
ho sfidato carr’armati
arsenali corazzati
e mangiato nel porcile.
Poi mi son mimetizzato,
per cercare di sparire
ma la steppa fa sfinire
ogni forza ho dosato.
...
Son scappato...
a
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il suo sorriso scioglieva i cuori induriti degli ultimi
voleva stare con la gente nella sua disarmante normalità
nel silenzio dei suoi occhi ha dedicato se stesso alla vergine Maria
era un pastore semplice che ha spalancato le porte della Chiesa a
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Già sorride della primavera il tempo
si apre la settimana santa sarà poi
Pasqua in solitudine solo con se stesso
un vecchio sta steso in un letto d’ospedale
una monca sbiadita primavera di fiori
e di colori nessun segno alla vista solo
il
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Con quel verso che si svela senza freno
con Dalmazio vivo e scrivo per Masini
con i frutti e le stagioni in senso pieno
tra il Lungarno e la Firenze dei giardini.
Pur rischiando con dei timbri alessandrini
offro voce tempo e luogo a rimarcare
con
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Sdraiato lassù sul colle
vivo il cielo
che si scolora,
la allodola quasi ferma
cantarelando mi spìa
e laggiù la casa mia
fuma dal camino,
mi vuole là,
mi aspetta in fretta,
la polenta è sulla tavola,
vado con il mio corpo
mentre con lo spirito
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oh sommo poeta tu che fosti esiliato nella folla delle fazioni della Firenze antica
tu che scrivesti versi miracolosi con le parole baciate da Dio
nella fatica dell’esilio hai creato il capolavoro della Divina Commedia
Firenze fu per te una lontana
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Son qui a lustrare l’eminente verso
del sommo vate sangue fiorentino
che ha invaso il mondo come un bugiardino
con sole stelle e luna e di converso
i mille cuori intrisi e l’universo
che vaga per il mondo ghibellino
col suo vagabondare. A lui mi
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La sera mi aspetta
mi presenta le stelle
e mi da la luna
come se fosse una scala
perché io possa salire
da loro che mi cercano.
Inciampo in una preghiera
un po’ nuova ma veritiera,
mi fa guardare la terra,
mi fa dire la parola guerra
e, mi sento
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Vivi uomo vivi
la luce della tua pace,
tu lo sai che
il cuore non tace
nell’arrida confusa luce
di un cercato temporale,
semina tu ovunque vai
i semi della gioia
del tuo vivere tutto.
Si alzeranno fuori
davanti alla tua strada
ed il cielo
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La luce si fa strana
la guerra è lontana
ma batte forte in petto
mi tormenta nel letto
mi carico di preghiere
e sogno chiari ricordi,
tornava nella mia corte
il soldato creduto morto
io bimbo avevo paura
della sua lunga barba
ma era dolce e
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3540 poesie pubblicate sull'argomento Uomini.
In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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