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Uomini
Le 3485 poesie pubblicate sull'argomento 'Uomini' Poesie sugli uomini |
Nella bolgia tutto si inserisce
inutile cercare di ovviare a ciò
qualsiasi cosa è complice di sé stessa
seppure l’intelligenza dell’uomo
faccia di tutto per rimediare
irrisolvibile il dilemma
onde raggiungere scopi diversi
siano essi belli o
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chiudo gli occhi e penso a te dolce Enrico
piccolo uomo che lottava contro le ingiustizie più vere
vero sorriso e vero abbraccio a chi non ce la faceva
hai dato fino all’ultimo sorso di vita per un idea di eguaglianza
tu fiero comunista che hai
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caro cugino tu che dormi sepolto nel buio di una tomba
tu che rombi nel cuore del paradiso con il piccolo motorino guzzi
si ho sofferto quando mi hai lasciato sono entrato nel buio delle lacrime
io ti raccontavo tutto anche le cose che non raccontavo
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Era un Artista futurista
il suo sogno era:
una Italia libera,
lo si capiva bene
dalle sue ultimo opere,
e dopo sofferenze
nel suo corpo
e nel suo spirito,
spirito di grande artista:
venne la gioia
del venticinque aprile,
per lui durò solo un
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Poeti si nasce
e non si diventa
a forza di leggere libri.
Il poeta fiorisce
sulle piazze festose,
nelle situazioni luttuose
si fa sicuro e forte
non pensa alla morte
né lascia cadere le speranze.
Nelle primavere esplode,
nei lunghi
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Sul bancone della fiera c’è chi vanta l’apparenza
e chi stanco del tuo cielo gioca a palle miste a neve
persuaso dal suo io che la vita è in dissolvenza
e si adatta a ruminare dove il cervo in alto beve.
C’è soltanto qualche goccia a tremare in un
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Un numero per il quale molti si scannano
mettendo a repentaglio il vivere quando
il vizio non cessa di avere il sopravvento
girando e rigirando quella schedina
che fortuna dovrebbe portare
una su mille sarebbe già qualcosa
illusione che non si
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Un figlio
una promessa fatta e mantenuta
un sogno una scommessa mai scaduta
col fuoco che si accende e si fomenta
col sangue che ogni istante si tormenta.
Un figlio
il grido della vita dal tuo ventre
il dopo che col prima attiva il mentre
con
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Bella immortal benefica
Fede ai trionfi avvezza
sciogli dolente l’anima
che il tuo valore apprezza
col desiderio acceso
di contemplare asceso
il sole dell’amore
che tutto infiammerà.
Il Dio che atterra e suscita
che affanna e che consola
non
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Uomo di paglia
vestito di nulla
perché lasciato solo
nella valle delle spighe vuote.
Cerchi un posto alla luce
per farti conoscere
e preghi e ti doni
ad un soffio di brezza
nell’alba di un nuovo vivere.
Lasciati comprare
da una amica che ti
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Foibe fosse gulag forni campi
col marchio dell’infamia ad ogni vento
firmata dal dio uomo a piacimento
sul cuore e sulle mani Dio ci scampi.
E mentre il mondo vomita i suoi lampi
la morte ci accarezza e il monumento
rimane sulla strada lo
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Nelle ombre che vestono l’uomo
la più nera e cruda era lassù,
là, dove le Cattedrali grondano
dello Spirito che alza
questo essere, simile a Dio,
e, che aspira alla propria santità.
Là, l’errore si è fatto: dolore
violenza, vera pazzia e
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Dimmi uomo dove vai,
se una certezza non l’hai,
cento dei, non ti hanno comprato
e mille promesse ti hanno tradito,
hai forse fatto un patto con Dio?
Ora, voci confuse, ti annebbiano,
hai perso il sorriso,,
mi sembri affamato
ma non di pane o di
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tu che ti spegni nel sussurro di un amore sfinito sul palcoscenico della vita
nel silenzio bruci il furioso destino di un uomo che vive
quanto hai urlato d’operosità il filo dei miracoli possibili
piccolo angelo sudato delle cose promesse al
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S’udiva monocromo,
l’incedere d’attimi avulsi.
In’ante, represse effusioni,
celavano ciò ch’il cuore udiva,
ma da lungi distratto, ignorava.
S’era d’inverno, in quel freddo mattino,
allorché s’ebbe coscienza.
Nulla, del Dono, s’avea in
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C’è un bimbo da cullare e far sognare
con quella dolce nenia che sai tu
e se la canti bene guarda in su
dove la notte nera è in tuta blu.
C’è un bimbo da servire ed accudire
e dato che sei padre attento a te
che ricco come lui qui non ce
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Una fetta di luna
sul mio campo arato,
concimato e seminato,
te lo poso sulle tua mani
o luna mia cara,
tu sai tutto, di me
della mia terra,
dei miei sogni,
questa notte sarò con te,
fra i fiori tutti
che impazziti ti aspettano
e si alzano per
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Mi siedo e spetto
che passi il bambinello,
quello che è nato
in questa notte rumorosa.
Sono un uomo qualsiasi,
non chiedo a lui tesori,
ma un piatto di minestra
da mangiare con chi mi ama
e con chi mi odia,
seduti a tavola assieme,
sono sicuro
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Mi passano e ripassano
i passi della storia,
mi va di contarli,
di amarli e di odiarli,
ma di loro io vivo!
Creo, costruisco e distruggo,
piango e rido e poi canto
alla vita che non si dimentica,
di me e della mia povera storia.
Di là del muro
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La terra era dura,
la pioggia, quasi assente,
gli animali dimagrivano
il latte era sempre meno
mentre i tanti figli crescevano.
Le notti del contadino
si facevano bianche
e le stelle nel cielo
non mancavano mai,
la loro poca luce,
unita a
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Io lo seguivo, quel Barbone,
curavo le sue ferite,
il suo grazie era sincero,
lo trovarono morto,
in mano teneva stretti
3 quaderni pieni zeppi
di poesie, ben curate.
Diceva il giornale,
scrivendo di lui:
"Poesie di inestimabile valore!"
Io,
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Con il mio coro
avevo cantato il TE DEUM,
era l’ultimo giorno dell’anno,
il giorno dopo
tornai a fare il soldato,
nella paura mi misi a pregare.
Il terrorismo in quel tempo
picchiava forte
ed io avevo un buon fucile
e munizioni ed ero
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Tra veri burattini e finti amici
facce di piombo cuori senza impegno
lucignoli e pinocchi del ritegno
siamo collezionisti di cornici.
Gatti d’annata volpi incantatrici
valenti eroi quotati dall’ingegno
nel campo dei miracoli a convegno
stampiamo
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A Te!
Che Nettuno ha voluto
più vasta impronta stampar
L’ abisso affronti.
E l’onda, agli orizzonti dai riflessi arzenti
Inesorabile il dolore senza pietà tortura
rode e corrode l’anima a braccio con la paura
E quel pensiero, corre lontano
da
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Colpisci nel silenzio
aumentando il volume
delle parole non dette
(la colpa sta nel mezzo)
Nello specchio riflesso
ci sono, ne conto le rughe
consapevole del solco,
le tue son ben nascoste
in quel castello in bilico
sorretto da grandi rose
e da
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Dalmazio per il volgo sei Masini
cantore fiorentino dolce vanto
perduto notte e giorno nei casini
del tempo illuminato dal tuo canto
parole pilotate disincanto
di voci note e voli in pentagramma
che sembrano esaltare il giorno santo
felicemente a
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In questo mondo tutto fa paura
inutile prendersi in giro
ovunque si assiste a cambiamenti incredibili
in ogni campo pare sorgere un fiore
che non ha nemmeno il tempo di sbocciare
a cosa serve impegnarsi
per poi vedere la sua fine in ogni
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Medita seduto su una panchina,
mani stanche di fatica
sorreggono il suo capo,
mentre la sua vita
si srotola come una pellicola andata.
Un treno veloce ha portato via
la sua giovinezza,
lontano dalla sua amata terra.
Ora legge il
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Riuscire ad eliminare la paura
potrebbe diventare un traguardo di tutto rispetto
l’importante è non fare come i gamberi
ritornando al punto di partenza
volontà entra in ballo nel riflettere
anche se lasciare la via iniziata
potrebbe arrecare danno
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A cosa servirà quanto ogni giorno
tentiamo di creare in ogni angolo che abitiamo
strade mari e monti attendono il nostro richiamo
come a voler incitare compagnia
saremo mai pronti a donare noi stessi
come se il tutto fosse l’ultima
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3485 poesie pubblicate sull'argomento Uomini.
In questa pagina dal n° 1 al n° 30.
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