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Le 6649 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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Nel mio angolo di poesia
guardo gli alberi nell'ultimo
volo d'uccelli.
Vedo le nuvole, le stelle
e la luna imponente che stende
il mantello all'amato monte.
Con gli occhi della luce
tocco l'esistenza ricolma di gioia
al mio sognare,
fluida
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Sono sola nel buio
e non so se la luna
indietreggi davvero
E la luce che illumina
quella parte di buio
scenda fino alle
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Gatta per dire
donna per graffiare
la nenia triste ed il mio canto allegro
quando da sola come vela a mare
mi godo il suo tappeto rosso aurora
mentre che dorme stanca la signora.
Donna davvero
gatta per fusare
sopra le gambe e intorno al mio
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 | Un angolo d’ illusioni
lascerà scivolar lentamente
un misto d’incredulità
faran da cornice alla camicetta rossa
allacciata in vita
ed un paio di blù jeans blu cielo a gamba d’elefante
entrar nel tunnel di quel magico mondo
veder un film je
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 | E’ solamente e solo una stanzetta
così piccina che la chiamo Nana
con bianche perle come una collana
un disco una poltrona e la lancetta
del tempo fermo giusto sull’altana
dei sogni messi a dieta in tutta fretta
col sole che la luce non
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Una notte che non conosce l'aurora,
un tunnel senza via d'uscita
nel girone infernale della violenza.
Una giovane vita folgorata in un lampo.
La furia, l'orrore,
una tenebra in cui non c'è scampo.
All'alba lo sconcerto e l'umana
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Quel giorno
portava un vestito bianco nuvola
le scarpe rosso fuoco
una borsa a colori di arcobaleno
Donna
nei suoi passi di quotidiana speranza
Fluttuavano i capelli di sole
con soavi schiaffi di vento
ed era
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Le mutandine, oltre al reggipetto,
la camicetta a fiori, i pantaloni,
il tacco alto, fisico perfetto,
rossetto ed altre varie indiscrezioni
per introdurre il tema della donna,
però mi sembra alquanto riduttivo,
perché va vista come
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 | Inciderà sulla roccia morta
mistica dell’ultima speranza
follia a cielo aperto
su canestri svuotati
un’ altra cruda verità
demolisce l’eternità
e sulla crudele rabbia
ne consumerà l’essenza
sulla nuda ed inerte domanda
Perché
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| Scarpe rotte ai piedi,
freddi e sudati,
han perso sensibilità.
Cammina passo svelto,
senza guardarsi attorno,
in mano i libri di scuola,
con il peso nella mente di una nottaccia in bianco.
Compiti lasciati a metà
sotto una fioca
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Lo splendor rifugge
a chi si ferma
al primo vedere,
e non vuol
scoprire ciò che di bello
cela un cuor grande
colmo d'amore ...
se la vera beltà
potesse parlare
come un corpo ben fatto
o l'eleganza
di un bel
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poersia d'una bellezza stuprata di occhi vestiti di dolore
scomposta follia sudata di botte rigate di sangue
t'hanno inaridito i petali della tua anima di paura
fiore spezzato che tremi i tuoi respiri di lacrime
oh accartocciato silenzio d'una
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Madonna Vostra, da umiltà che è in Voi,
timore sacro amante, in sé, coltiva;
di titolo, anzi a Voi, si sente priva,
e le altre vuole avanti, a' prieghi suoi;
manda le amiche a compiacerVi, e poi,
Vi vuol felice sopra ogni
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Piove a Settembre
e lei è li
seduta sui gradini della chiesa,
bagnata fradicia
non sente che la pioggia
diventa ancora più forte.
Ed il cielo sempre più nero
sembra come impazzito.
Pioggia di Settembre
che bagna i suoi
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L'apprensione vigile
nel ricercar il bene,
non attardarsi a conferire scopo
al giusto passo,
come obbedienza ad obblighi prefissi
che instancabile dovere impone
responsabilmente.
Austera donna
seduta su irremovibile colonna,
rinsalda il
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Porta via la tue bianche sottane,
stese al sole.
Volano via eteree farfalle.
Ingenuità
spazzata dal vento.
Burrasche di rimorsi,
squarci di paure e minacce,
logorano il candido tessuto.
Il sole spia,
dalle nuvole tempestose,
non asciuga più
le
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Occhi di donna
m’incanto a
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Tendenza mosso voluminoso
color sfumato per giochi di luce
ciuffo charcoal con capelli ricci
la chioma con l’aspetto ondoso
al Tuo cammino lieve conduce
nei tuoi abbigliamenti rossicci
ed io che Ti osservo curioso
nel canto che l’animo
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poesia d'una strada sporcata dalla polvere del tuo viso imbiancato
mamma solitudine che affondi nelle pozzanghere nere di notti
lacrima sciolta d'una ruga nata dal buio
tu che canti il disagio di mille destini persi nell'oscurità
unico
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Bambola di pezza
scucita,
con occhi cavi,
pupille roteanti come scure lame
conficcate nel buio sconvolgente,
in fondo ai vicoli isolati
dove anche i lampioni si spengono.
La tua vita spremuta
sino all'ultima goccia
scivola fra grate di fogna,
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Edifichi felicità
da sogni ad occhi aperti
appena intravista
Dove tutto è già scritto
di gioia attimi ad attimi di dolore
misti
Dove odio sovrasta amore
ed in cuori superbia ed arroganza avverti
ad elargir un’esistenza oscura
ch’in
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 | In punta di piedi attraverso
il palcoscenico della vita.
Tra merletti bianchi
e crinolina
danzo.
In punta di piedi
mi avvicino e appena ti sfioro
non mi sazio,
a stento assaporo
teneri germogli
di vita.
Dolore e immobilità
mi catturano
mi
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 | Le tue insicurezze
miste a profumi
hanno dipinto la vita.
Il suo sorgere travagliato,
anche inaspettato, rincorre
assieme all’onda nuove rive.
Un andirivieni spasmodico,
nella nebbia i tuoi giorni
in surrogati di felicità.
Oasi lontana
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 | In questi mondi, impercettibili
dove ti nascondi,
non riesci a trattenere la gioia
del tuo appartenerti
della libertà e del possesso
di un corpo fragile, il tuo
che attraversa i mari
gli orizzonti,
che nidifica, nelle alture
negli anfratti
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| Un sorriso nel sole
ed un trucco elegante,
accompagnan l'estate
così calda e rovente.
I suoi occhi di luna
illuminati d'amore
danno spazio in un cielo
invaso da un connubio di stelle.
Un sorriso sai dare
nelle notti in cui il
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Soltanto quel profumo e ti bastava
o bionda o bruna eri tu la clava
che intontiva il maschio ad ogni evento
sorpreso da un segreto turbamento.
Fortuna o sorte hai sedotto il mondo
vestita o nuda ti seguiva in fondo
coi suoi trascorsi sempre in
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Sei il mio pensiero fermo
il fiore dei giorni felici
la voce che nel silenzio
fa pulsare il cuore
il cielo rosa
nella mattina di un'alba
che supera ogni velo
la gioia chiusa in un tramonto
che ricorda un sogno
il colore della notte
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Ci sono giorni da venerabili matriarche
e altri da adorabili pin- up
ma sempre un fascino magnetico
domina le nostre azioni
fra occhiate frenetiche all'orologio
ed elogi della lentezza
seduciamo, a volte impalmiamo anche,
uomini più
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 | Sul trono oppur sul trespolo
lei non prende e quando da
non nasconde mai se ha
la sua carne e l’apparato
che ben degno del suo stato
mette in fuga e un po’ sommessa
tu la chiami principessa.
Per strada oppure in banca
lei non vende e non si
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A che serve vestirti di stelle
o specchiarti nella limpida fonte
per ostentare ciò che è assai evidente...
A che serve il nutrir della bruma
se in questa mattina, ti bagna
con ogni goccia di sé.
A che serve nasconderti al mio amore,
tu sei bella
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Sei brezza che nell'anima dirompe
come fresca carezza,
sei onda che ineluttabile sbatte
recuperando nel suo vortice
perle e conchiglie.
Tra ciglie umide accantoni
macerie polverose
e dimensioni smarrite.
Sciogli i nodi di antiche
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6649 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1051 al n° 1080.
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