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Le 6633 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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splendi più che puoi
fino alla fine del mondo
indimenticabile disastro
della vita mia
che reclama a gran forza
l'immagine tua riflessa dentro me
splendi come una stella
nel mio cupo cielo assorto
sei custode dei mille
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 | Pomona, la Dea
dei frutti d'agosto,
e nel lido di un bosco,
di Pico compagna ...
Non era importante.
Ma lo era Minerva,
la saggia, l’astuta,
minuta, ruggente;
dall’elmo grazioso,
Minerva geniale
non visse in Parnaso.
Di mente
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| La moto si è fermata
chiavetta disinserita
e tutta trafelata
muovi le dita
il casco stai togliendo
con gran delicatezza
e così facendo
esalti la scioltezza
dei tuoi capelli - onde
sfiorati a tramontana
lo shampoo ben
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Ci vorrebbe una valle
dove il sorriso
non venga scambiato
per un invito a provarci,
dove di notte
lo sguardo possa illuminare
la strada del rientro
senza paura,
e dove anche una donna
possa sentirsi al sicuro
come a casa sua.
Ci
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Lì, nel cuore di ognuno
c’è un posto incantato
ove fate e folletti giocano a nascondino
ci fanno i dispetti.
Trasmutano i nostri pensieri.
Rendono leggiadre le nostre giornate
cangianti,
arcobaleni di sentimenti.
Spiriti sovrannaturali
le fate
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Hai attraversato la terra
divisa tra rondini e stelle e poi crateri
colpevole solo di vita.
Ti si addice il mare dove finiscono i moli
pesanti, imperturbabili si ritraggono alla corrente
- se solo osassi lasciarti andare.
Che vuoi che sia ripeti:
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 | Questo silenzio appeso
fra pareti d'edera
ramificata al corpo
celato dall'insidie della notte.
Inquieta!
Tu donna
percossa
attonita
gli occhi lucidi
d'impossibili pensieri
che bruciano nel buio
di una quiete
frantumata
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In certe albe le case hanno occhi
ancora assonnati, strofinano una luce integra.
Da ermetici vetri un delizioso torpore
m’avvolge di rosate sensazioni.
Sono nuda come la luna che si defila,
la parola diversa che devia e indirizza,
la verità che
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Accompagnasti, Greta, dallo schermo
televisivo, coi tuoi vecchi film,
lo sbocciare dei primi sogni erotici
di un fragile ragazzo dodicenne.
Ed ero io quel fragile ed ignaro
ragazzo che a quel tempo modellava
su di te quelle ancora
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tu che struggi negli occhi il velo del dolore
rondine nuda che voli la libertà delle tue lacrime
femmina di luce che urli la poesia delle tue rughe
zingare vestali d'un mare infinito
in faccia al silenzio respiri il tuo amore
cuore scalzo
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La cercavi la felicità
ma sempre nei luoghi sbagliati
tra braccia gelide
in mari prosciugati
la cercavi nel fuoco la felicità
nella follia di un uomo
nelle tenebre della notte
in lande desolate
La scansavi la
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India |
03/06/2016 12:52 | 2443 |
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Sì, mi hai demolito
proprio come si fa
con una costruzione abusiva
anche se di abusivo non avevo nulla
Eri tu che abusavi di me
in stanze strette, buie
in camere segrete
in grandi saloni
su palcoscenici
quando mangiavo
quando
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India |
02/06/2016 08:59 | 2588 |
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Lei era bella
ed è morta a primavera
con l’alba vicino
alla strada di pietra
Lei era dolce
ed aveva solo il silenzio
per nascondersi
solo le gocce di tenebra
Svanite nel cuore
o in quello che era rimasto
della notte finita
fra le
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Il viaggio è quando dormi
amore mio e tutte le valigie del mondo
riposano ai tuoi piedi
come coperte riposte per l'inverno.
Il viaggio è quando dormi
e io resto sveglia a guardarti e a ringraziare
il cielo per questo nostro
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È lì Arianna
sull'isola di Naxos
fra scrosci di onde
vede fuggire Teseo.
All'orizzonte
una nave veloce s'allontana
batte coi remi il mare.
E' disperata e straziata
dal delirio palpita forte il cuore
strappata alle
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Un volto docente
colto,
intransigente,
come un abito mentale,
inalienabile parafernale
di femminilità;
un volto senza età,
poiesi primordiale
dell'alterità
del viso muliebre ancestrale;
un volto ricco
come un
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La forza dei loro pensieri
aprì le porte ai loro destini
di donne violentate.
Venivano da vite complicate,
ma la sofferenza le unì
in un mesto corteo funebre.
Dolore, pena, ma nessun pianto.
Rabbia repressa ma non
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Frullavano con dolcezza
idiomi in parallelo
vortici di bonjour, bonsoir, wiedersehen,
kak dela devushka maja?
Dizionari monolingue
per sovrapporre
ondate di concetti
e tsunami di espressioni.
Logorroica poliglotta
in un mondo di
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Questo è incantesimo
mi ha preso anima e corpo
incantesimo ritratto
sul quel viso
saluto la bellezza.
Fiorita è la dolcezza nelle zone d'ombra
l'alba solleva la notte
i veli si levano ad uno ad uno
a nudo è la
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"Fuggire dal mondo e dal suo rumore
Prima che gli inverni senza luce
gelino le labbra prima dei baci"
Di notte la malinconica solitudine
ci fa abbassare il ponte levatoio
e apriamo la porta del cuore
Pudicamente si indossa una maschera
e ci si
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M'accorsi, dietro un lume
di sentire un altro pianto
si rannicchiava, in un gomitolo
l'anima tua di seta,
tu tremavi, nel tuo guscio di cristallo
come neve al sole, ti stringevi.
Vento d'autunno, in me fingeva
poi raccoglierti, nelle
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Nuda agli approdi, sempre,
con fronte prodiera
tra due infiniti blu.
Nè all'uno, né all'altro
appartiene;
esule tronco senza radici,
muto di canti di fronde e nidi,
orfano della terra che lo nutrì.
Immobile simula
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Una donna stende
il bucato
di sogni apparsi
nelle notti tormentate
nelle speranze agitate.
Silenzio nell'aria
voci di lamenti
incatenati
da forze magnetiche.
Asciugando il dolore
appeso al vento
seccando le lacrime
dando nuova
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Rosea gazzella gira,
al dolce conquistar della prosa,
per campi e monti.
Canta, nell'ondeggiar dei rami
nel viale, al sfuggir del giorno,
alla notte.
Volle passar all'amor del cuore,
scantinar veste al vento,
al libero pensiero.
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Perché piangi donna
Guardati
non c'è strada
non c'è spazio
Non curarti del tempo a venire
ch'è beffa
bugia
Arcaiche promesse annegate in bacili di pioggia
sommerse da colate di fango
che spezzano il
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Ballerine
sospese nelle danze
in giochi
e trasparenze.
Armoniosi flussi
irreali e rari.
Segreti scrigni
di sensualità
e calore.
Come ardenti fiamme
come rossi cuori
nati per l’Amore.
Del pesante fardello
silenti e attente
custodite
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Dall’etere venuta
senz’alcuna fretta
sei capitata qua,
non so dove diretta...
In questi tempi ostili,
conoscersi è un lusso
il tempo va di fretta
e a noi rimane poco
Eppure, per un gioco
qui ti ho incontrata
e nella vita vera
vorrei poi
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Monete nel cartone
per madonna di gessi,
frettolosi i passi.
Lo spazio è il margine
di un marciapiede
dove l'indifferenza
prosegue in bianco e nero
nel tempo.
Nessun movimento
da un rotondo dipinto,
nell'assenza
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Raggiante mora, spinosa,
su pizzo sgualcito
cinta da merli svolazzanti,
in una bolla di stato
gassoso, mi trasporti.
Oltre vite
dal profumo
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 | Accidenti che megera!...
Sesso debole, si dice ...
ma in ognuna son due donne:
è dolce e amorosa ...
ed a belva conforme,
da tenere a bada
in certi frangenti...
Io cerco la pace:
le grida, il fragore,
mi straziano dentro;
e soffro
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| Ormai il per sempre finito è per sempre: vedi
quelle ergonomiche nuvole d'accoglienza
erano simpatetiche morbidezze al tuo soltanto nomi
- in accordo, sì, al tuo flatus vocis - così straripanti
d'attimi di vuoti come scrosci
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Lia |
10/05/2016 21:17 | 2978 |
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6633 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 1531 al n° 1560.
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