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Le 6650 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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 | Una bambola,
le braccia staccate
dall’esile corpo,
distesa sul selciato,
a faccia in giù’.
Non c’è traccia
di lamento
o gemito di dolore:
solo quel corpo,
immobile,
che chiede calore
o qualcosa di palpabile,
come una
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 | Prima dell’alba era scintilla
di fuoco
che sovrastava la luce
dell’emozione.
Giorni tetri l'aspettavano dopo
l’evento
burrasche fatte di piccoli
soffi di vento
dove l’angoscia s'annidava silente.
Il battito d’amore che si elevava
cercava
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 | Ti aggrappi ad un filo di speranza
mentre quelle mani
con violenza ti abbracciano.
Senti dentro quel forte dolore
con il cuore che batte incessante
quando per un momento
la paura in una morsa ti stringe...
Le forze che più voglia
non
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Avvolta in drappo di rosso scarlatto,
passi felpati, rivolo di sudore raggela il cuore,
spicchi silenziosi di assordante rumore.
Un’ancora di cielo in velo di rosso tramonto,
sperando che arrivi presto il giorno,
per non morire.
Bevo in un
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 | Cala il sipario
su uno spazio di dolore
e finisce il desiderio
di far parte d’un mondo
che non t’appartiene.
Lo spirito scalpita
per dimenticare
quegli attimi bruciati
di una vita interrotta
e l’assurdità della morte
diviene per te quasi
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| Lei era una spia
aveva gambe lunghe
e stivali di pelle
lei aveva gli occhi verdi
e calze nere
ma la notte
mangiava bambini
come tutti i comunisti
E santa madre chiesa
pregava per lei
e per i soldati americani
che liberavano
i vietnamiti dai
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| In un putiferio di acqua sporca
nessuna luce diffonde la vita
Le lacrime scosse
e la
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Smarrimenti
sparsi al vento,
piovono lacrime
che nutrono le rose,
nuvole
che gli angeli
posano sugli occhi.
Aspetti di sentire
i passi
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Odio pensare a te
perché nella mia anima
la rabbia si risveglia
e le risate si spengono,
triste e aspra quiete
cade sul mio cuore.
Infelice ti penso,
lacrime tormentate
scendono
sul mio viso,
la luce, dei momenti più
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 | Le mani, tendo
a te, donna
il sentimento reciso, paura
attanaglia la luna, perdura
nel tempo, rimane cicatrice
una persona diversa, vincitrice
l'anima, forza di tutto.
E resti lì,
tra il pensare e sognare
ogni cura sembra
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 | Dolce farfalla
appena posata sul fiore della vita
in cerca della tua stella,
già troppo stanca fuggi
in cerca di un riparo sicuro,
di un sorriso sereno;
fuggi lontana da un mondo
che ti è crudele,
fuggi inorridita, indifferente
a
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Le donne
Si dovrebbe
osservarle
come le stelle
nell'immacolata notte
d'ogni tempo.
Le donne
si potrebbe amarle
come il mare
percorre le sinuose
forme della
terra.
Le donne
Quante le donne
c'hanno lasciato
il segno sulla
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S'assapora lo slancio di un nuovo vento
Un vento inciso nel viso reciso della luna
Una vento femmineo dolce come un pianto.
Donna che osservi il mondo
Con occhi fragili e dita di fragola.
Tu, recipiente di arcobaleni e sapori
Rapisci i colori per
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Indosso scarpe rosse
per rompere la violenza
che intrappola tra i rovi
petali d'amore.
Sento ancora
le voci di porcellana
nella notte spenta.
Erano stelle
strappate al cielo,
ora lampioni di sangue
nei viali del mattino.
Erano donne
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Mutilati versi, soffocati
Nel ventre del pensiero
imbavagliati, legati
All'idea che potrebbe essere
Anche rosa un apostrofo... giammai!
Additata dalla vita
Che ti rincorreva come cane randagio
A cui non era permesso nemmeno abbaiare.
Persa
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Riprenditi i tuoi pensieri,
i tuoi sorrisi.
Ritrova il passo fiero e deciso.
Quel saltare gioioso in groppa alle stelle.
Lasciati alle spalle
quell’inferno di carni infilzate,
arrovellate nel fuoco.
Quel nero, illuminato
solo dai lampi di
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L’inverno si è posato tra i capelli,
non potrai ornarli con i crocchi,
fiori delle tue primavere
posti tra i libri,
le pagine come culla
di ricordi dolci e amari.
Non pensarmi triste,
il granito sé scalfito
brillano i
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 | Muove il giorno lo stanco passo
dove l'oggi stona nel suo sconquasso,
tu figura che ti muovi sempre a capo basso
in amore sii cortese e non esser il solito masso.
Solo la parola mette al centro la famiglia
ma l'essenza della vita stride coi buoni
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 | Creatrice di sogni
le tue labbra mute
narravano storie
trascinate dal vento
Sussurravi
a sordi cieli di carta
imbrattati
di lune e di stelle
I tuoi taciti sguardi
erano paure e tormenti
dei mari agitati
che t’inondavano dentro
Le tue
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| Jibi |
08/03/2014 09:58 | 6133 |
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 | Tenera farfalla,
che cerchi il sole
tra le fitte ombre
di alberi vetusti
lungo il fiume
che porta alla ragione,
metti una trappola
nel tuo petto
quando l'istinto
del più forte
allungherà la mano.
Fioriranno i prati assolati
ma
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 | Eri viscere e tumefatti colori
d’improbabile passione
come il violaceo di un livido che ti segna la pelle
come il senso di paura che non conoscevi prima
che ti ha preso alle spalle
ed è già dentro te
Eri le mie ginocchia ossute strette tra braccia
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 | Quanto odio amarti
Mi porti alla luce
per poi sotterrarmi
Mi regali le stelle
per poi relegarmi al buio
Mi doni ali di vento
per poi falcidiarle
Mi leghi a te con soffici nodi
per soffocare la libertà
E sentenzi
nei tuoi
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Vado contro il mondo
stretta nelle scarpe rosse
come un sasso piovuto
dalla vergogna del creato
e non ho più contato i passi
nel rifugio immacolato della mente
stretta nel candore dei seni
l’ombra pelvica ad inondare i sensi
ad oscurare
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[ Una saliva rossa sgorgava dal suo petto
non voleva disturbare ]
Questo è il mio corpo
fattene una ragione, è MIO
non l’esibizione, strumento del piacere
Questo è il mio corpo
armonioso ammasso in grazia
dove tu, congiura imbarazzante: abiuri
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Sono ancora qui, non
mi hanno coperta con
un bianco lenzuolo,
guardo la luce del giorno
ed amo la vita.
Lui, mi diceva d'amarmi:
mi accorsi tardi, che ad
amarmi, era solo la sua
follia, il senso di possesso.
La violenza mi era entrata
nel
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Chi mai potrà dire la sofferenza
di un nudo cuore di carne
chiuso tra le sbarre,
di un corpo tormentato
da un amore malato.
Chi mai potrà ridare
all'anima ferita
quella luce perduta
in un pozzo profondo
negli abissi del
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E seguirò i miei passi
senza averti accanto
dall’uomo che volevo
ho ricevuto solo pianto
e mostro quei silenzi
pieni di ferite
dove il sangue è scorso tanto
tra gli inutili tuoi rimorsi.
Ti cerco ancora amore
mio unico
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Mi illudo e ascolto
mentre l'aria di brina si sveglia
mentre il tempo srotola tappeti di ore
mentre la vita continua
io rimembro!
Sotterro il sentimento
dichiaro guerra alla mia sfera interna
mi sventro dai ricordi
resto apatica
sono viva o
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E ci provi ad iniziare una nuova giornata
con il sorriso sulle labbra, ma quanto è dura.
Tra quelle quattro mura ormai si è creato un clima di paura,
la tua dedizione al lavoro non è compresa
e tu sei ogni giorno più vessata e di impegni
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Ti sei ribellata al tuo nemico,
l'uomo che sull'altare
promise di amarti
e rispettarti
divenuto poi
un violento sconosciuto
che annullava
la tua muliebre Essenza.
Ora osservi
con orgoglio
la tua immagine
di donna che ha ritrovato
la sua
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Chiamavo amore
il tuo sguardo naufragato nel mio
di carezze profumavano
le tue mani forti
sulle mie spalle fragili.
Di sogni vestivamo il domani...
Fu il sinistro tremolio del vento
a sollevarti la maschera
e mentre il buio spense le
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6650 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 2341 al n° 2370.
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