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Le 6638 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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Le scrissi in quei mesi di un passato
ormai lontano tre o quattro cartoline
colorate, fiori quali non ricordo
su una faccia, sì, forse su una,
mi pare, rose rosse, e sul retro
francobollo cognome nome l’indirizzo
poi brevi poesiol in cerca
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Del proprio pudore
l’espressione sincera
non macchia l’amore
e nel racconto vissuto
di piena (in) coscienza
il tempo ha divorato l’istante
non contano più di una virgola
i pensieri che chiedono -aiuto
ecco, questa realtà si chiama
-del
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Nel tempo d’andar capita con i ricordi
a quel tempo antico nostro, al dir mio
perché mi odi tanto muto fu allor
il labbro tuo se puoi oggi sospira
al vento ove tu sia passati son più
di sessantanni la risposta saprò
infin qual fu allor quell’error
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bocconi di droga che strozzarono i tuoi respiri innocenti di bambina
tu che hai licenziato dio nella tua oscena fragilità
stupro di una luce sbandata senza più poesia
pure le soffocate parole di paura sono morte sole
accartocciato silenzio bagnato
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Non sono una donna
che dice di “Sì”,
ma sono una donna
che dice di “No”,
perché sto cercando
un uomo sincero
che possa donarmi
l’amore più vero!
Gli uomini invece
son tutti così,
ti fanno la corte
per giungere ... lì,
a me ciò non
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Non sono rose
le parole soffocate dal grido di dolore,
i sogni rubati all’anima
oramai rotta dal pianto.
Il cielo s’è vestito di nero
mentre il cuore,
frantumato s’è perso
dentro un orizzonte smorto.
Non sono rose, ne carezze,
le mani che,
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Se la schiena di una donna
potesse parlare,
racconterebbe di carezze e baci
tra la nuca e il collo,
di mani forti che la sfiorano,
nella danza più antica del mondo.
Se la schiena di una donna
potesse parlare,
racconterebbe di sguardi
sfuggenti...
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Un fiore -vuole essere amato
un dono -come tale apprezzato
abita il mondo senza vergogna
sogna e fugge da ogni menzogna
un germoglio capace di sbocciare
tra quelle mani pronte a cullare
parole che trasformano nuvole
in disegni che sembrano
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Taci!
Io non dirò nulla.
Ci saranno silenzi
carichi di parole non dette,
di mani a chiudere le bocche.
Taci!
Io non dirò nulla,
mentre altre lacrime
ingrossano torrenti
che mai porteranno al mare.
Taci e subisci,
taci e nascondi,
taci e
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Tu con la testa nella sabbia non ricordi nulla!
Tutti i momenti s’infrangono sugli scogli
e coperti dall’onda riemergono alterati dall’odio.
Non sei più la stessa!
Non scendi le scale con allegria.
Lento si aliena l’entusiasmo.
Non ti ribelli più
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Giungi al mio capezzale con aria beffarda
mani tremanti lacrime asciugano
disinvolto il tuo viso
-come lame taglienti-
con occhi di ghiaccio
sono presagio di ciò che m’ attende
non una notte d’amore
non una notte d’amare
una notte di amara
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 | Grida la quercia nella tana del leone,
preda nelle grinfie d’artigli e coltelli
goduria d’orrendo desio.
Sei mia bambola del piacere!
Ogni forma di ribellione
incrementa ossesso volere.
Non baci, non carezze
sulla vellutata pelle,
ma... pugni e
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| Donzellette
capaci di donare calore
si ritrovano spesso tra due fuochi
amare o morire
sacrificandosi per chi
per quei bruti senza rispetto
per quei bruti egoisti e senza coscienza
ne vale la pena
credo proprio di no
ma l’amore è cieco
in
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Un grido silente d’afflizione
scuote il poeta decantante l’Amore
che più di se stesso Lei vorrebbe salvare
invocante in ogni dove protezione.
Eppur la sua spada è sempre ardente
per sguainarla contro il male nel presente
che non tocca una Donna
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L’ode dei versi tuoi ancor trastulla
dove scorre il Siri e’l suo fervore;
c’accarezza e bagna i prat’in fiore
poi sfocia a riposar dentro la culla;
lì nel sangue annegò la pia fanciulla
ove perì, frà la poesia e l’amore;
trafitta da daga dritta
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Queste signore cadute hanno fiumi bianchi
anelli di sabbia, seni trasparenti:
a volerle bene è inverno da un’ora.
Mi faccio il mio piccolo posto
dentro l’impalcatura d’un volto
e salgo piani d’emergenza, vedo
il fuoco sulla neve
il sorriso che
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Un raggio di sole
che riscalda il Cuore
le tue parole per me ...
l’aurora più bella che c’è.
Lumi eterni i tuoi occhi
e l’infinito con labbra ritocchi
quando sorridono al mondo
colorando il tramonto.
Inebria vita il seno
nel mio giorno così
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Lei era bella, dolce e gentile,
lui pazzo, abbelliva e demoliva
nel giro di un’ora, urlava,
ma lei, ancora lo amava.
Consumava i suoi giorni
tenendolo per mano
e gli sussurrava:"Ricordi?"
Il tempo fece il suo dovere.
Nasceva un bimbo,
biondo
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Femminea sembianza
delicata, fragile e forte
nascesti dall’uomo?
Non importa, tu sei donna
se tu vorrai, se il fato vorrà
darai nuova vita
nuovo amore.
Tu, sarai madre
dovrai essere forte
ancora più forte
più forte del destino,
in questa vita
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Un diletto d’onda corre nella landa
l’olfatto circonda profumo lavanda
mentre l’ombra cala il sole tramonta
sale la sera sulla scala già pronta
è l’ora che tu attendi il mattino
con morbide salviettine imbevute
struccando lentamente il tuo
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Il mondo cambia
ma noi restiamo uguali
e la fine del tempo
è solo un sogno
Claudia la tua pelle
è rimasta così bianca
perché il sole
non ti ha mai baciata
Claudia i tuoi capelli
hanno il profumo
dei frutti d’inferno
colti mentre il
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Lascia che t’ innalzi, o donna malefica,
questi versi sporchi dalla rima crudele.
Lascia che ti scriva una preghiera infedele,
oscura e dolorosamente poetica:
Gloria dunque a te, alla tua solenne lussuria,
a quell’ incantevole ardore di una
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Donne regine da scompigliati capelli
piccoli fiori di loto
galleggiano su paludi di avversità
tra lacrime di gioia e dolore
nell’intreccio
di abusi custodiscono
gelosamente i figli.
Speciali e uniche esse corrono con due cuori
nel grembo
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Passione della mia anima riluci
nel groviglio di lune nuove...
Lucido sconquasso,
accendi estasiando i tremori di un
rosso cuore.
D’improvviso restano meravigliate,
le crepe della memoria,
quelle che la solitudine mura ogni mattino...
Una
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Nasce ancora l’alba,
è bellissima e mi invita
a vivere serenamente,
ma non ha il tuo sorriso,
nemmeno ha lo sguardo tuo,
che mi prendeva per mano
ogni volta che il sole
dal nostro colle si alzava
e alla finestra da noi due, mamma
era ammirato,
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Nelle corti sue notti
faceva nascere colorati fiori
sulle bianche lenzuola
e rideva e cantava
la ninna nanna:
"Dormi e dormi e sogna
bimbo mio pazzerello
che bello sarà il tuo domani,
te lo dice tua madre."
E tutto taceva taceva
mentre fra le
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Di versi riempisti il ciel di Favale,
ove ancor scintilla lontana la stella;
or nel pensier, mia dolce Isabella
la mente profumi di rose e di viole;
stanotte rileggo le tue tristi parole,
sdraiato nel letto dell’alma rubella;
soave la pia rima a
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Spalla scesa
su invalicabile seno:
puoi anche scatenarti
in frenetica danza,
a percuotere le spalle
con i capelli, ma...
la blusa maglia vestito
si inclina, a destra o a sinistra
si stira, aumenta l’ampiezza:
ma l’invalicabile collina
pur
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Lascerò che i vuoti
diventino tante possibilità
-insenature di rocce frastagliate
dove il mare non si acquieta
le correnti intrappolate
nelle vie di fuga
schiumano ad ogni impatto
sarò severa nelle decisioni
cauta nelle scelte e
goccia dopo
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Sarai figlia che mai finiremo di cercare
anche se nessuno ti ha trovata
prima che ti spegnessero la vita,
da sola, stellina non amata.
Ma cosa poter dire alla tua sorellina
che a casa non ti vedrà rientrare
mentre chiederà di saper dove sei
e il
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Fuga da un amore violento,
ritorno al futuro,
non più giorni
pieni di paura per una parola, un
gesto sbagliato:
ritorno al futuro,
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6638 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 721 al n° 750.
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