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Le 6638 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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Voglio amare
tutti i giorni della vita
e godere
la passione più infinita.
Ogni notte
una donna nel mio letto
ed amarla
con il massimo diletto.
Non c’è nulla
di più bello in questo mondo
che giocare
a far l’amore ogni secondo.
Una
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Comincia da una prova: Partorire -
È nel dare la vita l’espressione
la più alta e segreta d’emozione.
Continua in tante prove: L’accudire -
Il conforto, il servizio ai nostri cari
anche senza un ritorno pari pari.
A oltranza il risultato nel
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Volto avìto di donna fiera,
lupo mancato sui sentieri del parco:
maestra di cortesia vetusta,
allure di perla scaramazza,
che il conversare
tiene in gran costumanza,
com’anche il colorare
immaginifiche suggestioni.
Alla fiera degli equivoci
ti
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I suoi capelli raccolti come un fiore,
sublime creatura di madre natura,
seducente, meravigliosa e pura
volge le spalle ad ogni paura.
Un cuore sensibile d’altri tempi
che mostra il suo volto a pochi eletti.
Le sue labbra, tenere radici pronte
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Non stupirti
davanti a una donna
che nel mondo
porta il suo vissuto di mare
e certe albe in attesa di un treno.
Lei,
cammina come fosse esule
ogni gradino è casa sua,
ogni piazza è a suo vedere
senza confini né ideologie.
La senti
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Strani voli ed ancor più strani approdi
le coste infestate dai corvi
castelli abbattuti dal vento
polvere, origine ed epilogo
Dammi le mani oltre le cime
dove tutti piantano il vessillo
cadranno giù le nuvole a frotte
Sentirai che
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 | Lei è sempre lì
davanti alla Chiesa,
e mi chiede aiuto
con la sua mano tesa
Mi dice: Il mio bambino
è a casa solo, sta male,
dammi solo un soldino
come segno augurale
Mi sento scossa e incerta
sarà vero? mi domando,
ma la sua mano aperta
mi
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| Risalendo l’ alto e irto pendio
dal quale caddero miseramente
il corpo, l’anima e il cuor dolente
del uomo che fui e che non son più io,
ho trovato, dopo un lustro, un appiglio
su cui avvertir forte presa e ardore
oh! che sia esso motivo di
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Ti guardo
e m’inchino
Amaro il sapor che la vita t’ha dato
Con occhi
che più grandi non sanno d’esser
suggi la forza da quel visino
che l’amore ha donato
Accendi la sfida
al tuo infinito travaglio
e io che ti sono madre
nulla posso
sol più
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Il tempo confuso da ciò che sa,
sbadato apre i sigilli a un cuore tenuto
in esilio...
Il tramonto fa capolino e il cielo si tinge
con i tuoi occhi.
Un vento nomade porta messaggi d’argento...
la brezza ancora giovane accarezza
i
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 | Si chiudon palpebre
e l’azzurro del suo mare
intorbidito da onde tempestose
toccano lo scoglio bagnato di dolore,
scoglio ricolmo di gocce e sale.
Flebile bisbigliar di parole,
petali rossi dai riflessi dorati,
viaggiano l’oceano della
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| Il vento con le spighe dorate
di un grano giallo
sta maturando a giugno
su un ramo
una civetta se la ride
e sta a guardar
la vergine ragazza
va in sposa al suo marinaio
del piccolo paesello di mare
salate saranno le notti
ad aspettar
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Dono muliebre non sempre è la beltà,
ma l’eleganza, la signorilità!
E quanto più il loro aspetto è curato
tanto più io ne rimango incantato.
Se a questo poi si aggiunge intelligenza
di tal virtù non posso fare senza.
Nemmeno può mancare la
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 | Come nuda venere
immersa in limpide acque,
spogliata dei vecchi vestiti,
par che: risorgi e rinasci.
Sono lasciati quei veli,
riposti a decantare tra l’acque,
tra petali di fiori dai delicati colori
alla ricerca di poetiche essenze.
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Le spigolatrici racimolano
resti scartati dalla mietitura.
Con gesti e sguardi materni e pazienti
ordinano nelle mani nodose
mazzetti di pagliuzze e grano biondo
trebbiati dopo da macchine o armenti.
Del giorno solare eroine
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Qui tra le tombe abbandonate senza un fiore
ecco qui solo di giovinetta una scheggiata foto
scomposte lettere che qui davano il ricordo
nel silenzio qui che nell’ora tarda tutto avvolge
par di udir una vocina e poi un flebile lamento
l’aria qui
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E allora resta
qualche ragione ancora per continuare a lottare.
Lo sguardo puro di un bambino,
due compagni che scodinzolano felici al mio fianco,
il bocciolo di un amore,
un raggio di sole nel giorno di nuvole.
Un papavero che sorride in un
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Ho intrecciato i miei crespi capelli,
catturando là tutto il mio dolore.
Lo lascerò andare
al primo soffio del maestrale.
Io, nera come la notte che avanza,
ho salutato la mia pallida stella
e i resti del mio villaggio
sottratti alla vista da
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Lei era la donna del poliziotto
lo era da sempre
lo era quando lui non era poliziotto
lo era quando indossò la divisa.
Che poi la vita
banale e retorica opzione
tre figli
una casa da pagare
la banca che mai li lasciava stare.
Lei era la sua
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 | Bocca
d’arancia di Bagheria,
esplode, audace,
sorridente,
in riva ai sogni in technicolor,
nel cenacolo
dei poeti clochard.
Dolce malinconia,
s’annida,
invece,
nel fiore di Calendula
che ti cinge
il capo corvino,
in cui annegano,
occhi di
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Sono fiore
fra gli anfratti della vita.
Fermati uomo, guarda,
fra i petali, custodisco vita.
Sfiorami dolcemente,
inebriarti volgio di me,
della mia freschezza
segnata dai sospiri delle stagioni.
Se mi cogli fallo dolcemente,
tienimi fra le
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Mentre affondi il viso
tra le pieghe della tua malinconia,
e stringi le ginocchia
nella morsa delle braccia,
incapace di mordere la vita,
sei divorata dal timore
che tu non possa piacere a nessuno
e nemmeno a te stessa.
Come una vestale
hai
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Le rose più belle sono quelle
che non ho ricevuto.
Parlano di me
e di come raddrizzo le giornate,
della nebbia che offusca il cuore,
di certi silenzi che pure
rimbombano forti.
Sono i desideri che ancora
giacciono sul lastrico,
una via di
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 | Come sono belle le margherite del prato
così slanciate,
spontanee,
aggraziate.
Mi ama, non mi ama.
Il vento impetuoso,
dei petali una a una
le disadorna.
Mi ama, non mi ama.
Chissà se il vento,
finito di soffiare
prova rimorso
per
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| Fragile e delicata, tu mio petalo di rosa,
sfiorata dal vento dei miei desideri;
baciata dalla brezza, timida e curiosa,
cullata nel tormento dei miei penseri;
t’inseguo rincorrendo l’ attimo fuggente,
ove ascolto e scrivo i miei versi con
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Tu, regina dei serpenti
che pretendi l’amore del nulla
quando la sera cade
su un tappeto di stella
E attendi che la terra nuda
si apra come una corolla
di fiori sbocciati sull’alba
prima di una nuova tempesta
Il cielo non ti ha voluta
ed il
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 | Circonfusa di antica cortesia,
i tratti del pensiero
sempre aperti sul mondo,
alchimista di approcci
accesi da sorrisi diretti,
dal fulgido nitore
fonte di luce propria,
e di ironica
frivola
levità.
Entri in scena
con
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| Stretta in una morsa
una sola scelta
una sola vita
Lo sbaglio possibile...
gioco di dadi
carte sul tavolo
sola...
confusa
stanca e devastata
Frasi fatte
consigli implorati
ma su quelle pagine...
soltanto la tua firma
la tua
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Oggi è un po’ come sentire sotto pelle un brivido che corre
il fluire alle tempie del pensiero e il transito del sangue
Mi dissero folle per i miei sogni tenaci e per spiare
di nascosto le crepe rinsecchite dove la terra pareva morta
Ma non v’è
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Adornano
le fattezze tue
soffici lunghi capelli
coi quali asciugasti i piedi
all’amato Seguace.
Chissà quanti incontri
avesti con Colui
che ai piedi della croce
piangesti nell’ultimo saluto
prima dell’eterna pace!
Diversi episodi
la storia
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E’ colpa dell’amore
perché mi fa soffrire,
io voglio solo amare,
ma lui non vuol capire!
Gli uomini son freddi,
non vogliono cambiare,
non hanno sentimenti,
perciò non sanno amare!
Non hanno ancor capito
cos’è il vero amore,
si lasciano
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6638 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 841 al n° 870.
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