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Le 6638 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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Il tempo confuso da ciò che sa,
sbadato apre i sigilli a un cuore tenuto
in esilio...
Il tramonto fa capolino e il cielo si tinge
con i tuoi occhi.
Un vento nomade porta messaggi d’argento...
la brezza ancora giovane accarezza
i
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 | Si chiudon palpebre
e l’azzurro del suo mare
intorbidito da onde tempestose
toccano lo scoglio bagnato di dolore,
scoglio ricolmo di gocce e sale.
Flebile bisbigliar di parole,
petali rossi dai riflessi dorati,
viaggiano l’oceano della
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| Il vento con le spighe dorate
di un grano giallo
sta maturando a giugno
su un ramo
una civetta se la ride
e sta a guardar
la vergine ragazza
va in sposa al suo marinaio
del piccolo paesello di mare
salate saranno le notti
ad aspettar
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Dono muliebre non sempre è la beltà,
ma l’eleganza, la signorilità!
E quanto più il loro aspetto è curato
tanto più io ne rimango incantato.
Se a questo poi si aggiunge intelligenza
di tal virtù non posso fare senza.
Nemmeno può mancare la
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 | Come nuda venere
immersa in limpide acque,
spogliata dei vecchi vestiti,
par che: risorgi e rinasci.
Sono lasciati quei veli,
riposti a decantare tra l’acque,
tra petali di fiori dai delicati colori
alla ricerca di poetiche essenze.
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Le spigolatrici racimolano
resti scartati dalla mietitura.
Con gesti e sguardi materni e pazienti
ordinano nelle mani nodose
mazzetti di pagliuzze e grano biondo
trebbiati dopo da macchine o armenti.
Del giorno solare eroine
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Qui tra le tombe abbandonate senza un fiore
ecco qui solo di giovinetta una scheggiata foto
scomposte lettere che qui davano il ricordo
nel silenzio qui che nell’ora tarda tutto avvolge
par di udir una vocina e poi un flebile lamento
l’aria qui
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E allora resta
qualche ragione ancora per continuare a lottare.
Lo sguardo puro di un bambino,
due compagni che scodinzolano felici al mio fianco,
il bocciolo di un amore,
un raggio di sole nel giorno di nuvole.
Un papavero che sorride in un
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Ho intrecciato i miei crespi capelli,
catturando là tutto il mio dolore.
Lo lascerò andare
al primo soffio del maestrale.
Io, nera come la notte che avanza,
ho salutato la mia pallida stella
e i resti del mio villaggio
sottratti alla vista da
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Lei era la donna del poliziotto
lo era da sempre
lo era quando lui non era poliziotto
lo era quando indossò la divisa.
Che poi la vita
banale e retorica opzione
tre figli
una casa da pagare
la banca che mai li lasciava stare.
Lei era la sua
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 | Bocca
d’arancia di Bagheria,
esplode, audace,
sorridente,
in riva ai sogni in technicolor,
nel cenacolo
dei poeti clochard.
Dolce malinconia,
s’annida,
invece,
nel fiore di Calendula
che ti cinge
il capo corvino,
in cui annegano,
occhi di
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Sono fiore
fra gli anfratti della vita.
Fermati uomo, guarda,
fra i petali, custodisco vita.
Sfiorami dolcemente,
inebriarti volgio di me,
della mia freschezza
segnata dai sospiri delle stagioni.
Se mi cogli fallo dolcemente,
tienimi fra le
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Mentre affondi il viso
tra le pieghe della tua malinconia,
e stringi le ginocchia
nella morsa delle braccia,
incapace di mordere la vita,
sei divorata dal timore
che tu non possa piacere a nessuno
e nemmeno a te stessa.
Come una vestale
hai
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Le rose più belle sono quelle
che non ho ricevuto.
Parlano di me
e di come raddrizzo le giornate,
della nebbia che offusca il cuore,
di certi silenzi che pure
rimbombano forti.
Sono i desideri che ancora
giacciono sul lastrico,
una via di
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 | Come sono belle le margherite del prato
così slanciate,
spontanee,
aggraziate.
Mi ama, non mi ama.
Il vento impetuoso,
dei petali una a una
le disadorna.
Mi ama, non mi ama.
Chissà se il vento,
finito di soffiare
prova rimorso
per
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| Fragile e delicata, tu mio petalo di rosa,
sfiorata dal vento dei miei desideri;
baciata dalla brezza, timida e curiosa,
cullata nel tormento dei miei penseri;
t’inseguo rincorrendo l’ attimo fuggente,
ove ascolto e scrivo i miei versi con
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Tu, regina dei serpenti
che pretendi l’amore del nulla
quando la sera cade
su un tappeto di stella
E attendi che la terra nuda
si apra come una corolla
di fiori sbocciati sull’alba
prima di una nuova tempesta
Il cielo non ti ha voluta
ed il
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 | Circonfusa di antica cortesia,
i tratti del pensiero
sempre aperti sul mondo,
alchimista di approcci
accesi da sorrisi diretti,
dal fulgido nitore
fonte di luce propria,
e di ironica
frivola
levità.
Entri in scena
con
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| Stretta in una morsa
una sola scelta
una sola vita
Lo sbaglio possibile...
gioco di dadi
carte sul tavolo
sola...
confusa
stanca e devastata
Frasi fatte
consigli implorati
ma su quelle pagine...
soltanto la tua firma
la tua
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Oggi è un po’ come sentire sotto pelle un brivido che corre
il fluire alle tempie del pensiero e il transito del sangue
Mi dissero folle per i miei sogni tenaci e per spiare
di nascosto le crepe rinsecchite dove la terra pareva morta
Ma non v’è
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Adornano
le fattezze tue
soffici lunghi capelli
coi quali asciugasti i piedi
all’amato Seguace.
Chissà quanti incontri
avesti con Colui
che ai piedi della croce
piangesti nell’ultimo saluto
prima dell’eterna pace!
Diversi episodi
la storia
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E’ colpa dell’amore
perché mi fa soffrire,
io voglio solo amare,
ma lui non vuol capire!
Gli uomini son freddi,
non vogliono cambiare,
non hanno sentimenti,
perciò non sanno amare!
Non hanno ancor capito
cos’è il vero amore,
si lasciano
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Portano via i batuffoli dei nostri sogni
come piume strappate dalla pelle.
Ed i nostri vestiti,
appesi al muro del pianto
gridano la loro scia di subita violenza
perché avevano denunziato
ma nulla s’era mosso, nulla per indifferenza
o crudele
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Un viale alberato di mimose
in un luogo non lontano dal mare,
vicino una ferrovia decadente,
non arriva l’odore di salsedine!
Ci lasciamo dietro terre arse
dal caldo secco, rassegnazione!
La fuga in mille fantasie.
Donne sole sedute ad
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Baldracca Messalina Teodora
istante per istante imperatrice
bagascia sgualdrinella da mercato
Elena e la Lucrezia fan quadrato
a questa situazione ballerina
che la decanta mitica eroina.
La donna sarà pure meretrice
regina degli inganni sopra il
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 | E’ tutto quanto scritto sul mio volto
nel seme di quel frutto appena colto.
Che santa prolusione
adatta a tratteggiare la questione
di questo affronto madido di vita
che bianca margherita
si adegua al gioco ottuso del vampiro
nel sangue immacolato
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| Voi ragazze o pur donne
purché femminile
il vostro sguardo sia
e, di femminilità la vostra vita piena sia,
il vostro viso sempre ispira
la squisita voce della poesia.
Pregiato il sentimento
che del romantico si abbella
in virtù di quel
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Tapino! Speculare orridi pensieri,
sul quadro ligneo.
Misero! Mendicare briciole di cuore sul letto di morte.
Falso profeta! Decantare il vino rosso mentre inacidisce.
Gretto! Plagiare a piacimento anime libere.
Così, malgrado voi, io cadetto di
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E voi che ve ne state li
senza far niente, allungate le mani,
prendete i colori e dipingete
un sogno, fatto di piccole cose.
Elevate la mente come dolce
tormento, fate muovere le foglie,
lasciate che passi questo vento,
il freddo che consuma i
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Se sei cotale hai vinto il vello d’oro
Giganteggiando il tempo con l’alloro
Unica donna figlia appassionata
Allieva della vita egidarmata
Lontano dal più rancido sistema
Direttamente assunta dal teorema
In quanto tutte l’altre meretrici
Nel gioco
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 | Se bambola o bambolina
non c’è la differenza
mentre dell’Agrippina
non posso farne senza.
Se onesta o commediante
lo sa soltanto Dio
ma tu seduta stante
sei il fuoco acceso mio.
E donna che tu sei lo sa il mio cuore
giocondo dentro te col tuo
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6638 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 841 al n° 870.
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