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Le 6638 poesie in esclusiva dell'argomento "Donne"
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Lancinanti lingue di fuoco
bruciano l’essenza
fisica e psicologica
Il dolore della persecuzione
come piombo preme il cuore
mentre la voce il silenzio squarcia
Adesso sfama la sua anima
il traditor calpestando...
l’esser suo donna.
Gusti
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Sola
e solamente per guardare
in mezzo a tutti il tempio ormai distrutto
del seme tanto amato col suo frutto
lasciato per la strada a consumarsi
con tutte le sorelle della notte
tra gemiti e diane ininterrotte
dai passi della tua
leggi

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Stamane il Sol divampa allegro ed impudente
risveglia tutti con i suoi raggi ardenti
sembra che voglia parlare con la gente
per dare al mondo delle notizie urgenti
venite genti a rimirare questa dea
che oltre alla naturale sua bellezza
della luce
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 | Ti aspetto sfogliando,
peeling
di vecchi romanzi che ho già letto.
Un disordine antico e un’ansia nuova.
Sai, il tempo è febbrile, spietato di lame.
Resta uno sguardo di brezze gentili
fra le ali del buio
il visino di un angelo
gota rossa
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Ho visto i suoi occhi
sfiorare la forza del drago
mentre fuggiva le mani.
L’odore del pianto
invadeva l’ aria
tralucevano le paure.
Tu non puoi ...
non sai baciare le notti
non sai parlare allo specchio.
Tu non puoi...
ho visto i suoi
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Da poco è ritornata quella stronza,
venuta qui per prendermi l’amato,
sto male e forse mi farò una sbronza
dimenticare voglio quel che è stato.
Oppur sarò feroce come un lupo
e butterò la stronza da un dirupo,
farò la pace quindi col moroso,
me
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Santi, madonne, pecorelle ai prati;
bimbi giulivi, frati laboriosi,
campane, aromi sacri, savi, vati...
...incontrai un tempo, in luoghi gloriosi
ove letizia in core ovunque ferve;
rose leggiadre, io vidi e in mente posi.
Le anime, ancelle, han
leggi

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Il mio corpo non è il tuo.
Corpi cambiano, si trasformano in continuazione.
L’anima resta la stessa, ovunque, sempre.
Splendidi involucri con una storia
da raccontare.
La pelle è un vestito
di vento, pioggia e sole.
Il tuo corpo esplode in
leggi

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E ti fermerai,
nel tempo che ti porta per mano,
ai confini dell’anima
e della verità dei giorni.
E ti chiederai chi sei,
come sei arrivata lì,
oltre il visibile e l’immaginario,
il realizzabile e l’impossibile.
E comprenderai il perché
delle
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Essere divino, genitrice d’amore
che tu uomo
hai ucciso due volte.
Con lama d’acciaio
hai lacerato la sua pelle,
hai inciso nel suo cuore,
tramutando l’amore in dolore
la carezza in violenza.
Hai reso le sue gambe,
fragili e
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Sorriso nascosto,
rugiada accarezza
stella d’un fiore.
luccica al cammino.
Vento impazzito
affiora sul volto
lo spoglia dal riso
dell’inonda natura.
Bufera di vita
seno dissecca
d’amore lo spoglia
cuore inaridisce.
Materia impura
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 | Non hai bussato
e senza domandare
sei entrato nel silenzio dentro me
e sempre occultamente sei cresciuto
ed ora sei presente e bruci il tempo
la carne del mio corpo
e il mio domani
e qui pretendi d’essere servito
proponendomi il conto e gli
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E’una scheggia impazzita nella carne
quest’arcano che senza pudore
corrode l’anima in grido disperato.
Piange il cielo stringendo tra le braccia
un cuore dolorante e non arreso
ma tepore di caldo raggio
accendendo il desiderio di riprendere
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Terra
coltre sventurata
stellata caduta
di pianto, rugiada
hai un’ala recisa
nel petto, Dio ci ha lasciato
il suo crocifisso
piantato
come un albero
Intanto
passa l’inverno
lo senti anche tu?
Il primo tiepido raggio?
Via il buio
via
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 | Madre mia...
È dal tuo seno
che la mia vita fiorì
e di quel tempo
svanito è quasi il ricordo.
E sempre di quel seno
è la colpa dell’abbandono
mentre incredula e inerme
assistevo a quel che accadeva.
Ceduto hai a quel terribile male
che
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 | Cresciuto dove l’erba
è intatta e sempreverde
variopinto, diamante
in un cielo bicolore
amato dal sole
benedetto dalla pioggia
hai fatto a pezzi il mio cuore
consumando la mia voce
e costringendo gola e pensieri
dentro affanni notturni.
Sei
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E tu lo senti
forse il suo profumo
del brutto male
che mi brucia al centro
e che mi morde
e mi rovina dentro
con il suo fuoco
germe silenzioso
unito a questo petto
come sposo.
E tu mi vedi
in questi occhi spenti
con il mio fiore
misero
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Guardo questo cielo che al tramonto si consuma
indomabile incendio di pensieri conturbanti
disturbato dagli amanti al chiarore della luna
persi in mezzo a un buio abisso di sfortuna
Superare quei momenti di caduta sorda al suolo
quegli istanti
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 | È un pugno in petto
che toglie il fiato,
è un fiore guasto
che va levato
e si combatte
sino allo stremo:
non siamo vinte,
mai lo saremo.
Fior di statistiche
dicono il vero:
bisogna crederci
e per davvero.
Però cogliamo
ogni
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 | Non pensare all’elefante
a quel fiore in te nascosto
tanto sai che ad ogni istante
paghi pena dazio e costo.
Non guardare il male dentro
al suo crescere latente
tanto appena c’è il rientro
lui risulterà impotente.
Questo sole non darà che
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 | Un fiore nero
senza il suo mistero
in questo petto
gravido e sincero
tra queste mani
addolorate e vane
che bruciano
e si accorgono del cane
che
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| Nel viaggio sereno
che un fiore malato non ti concede
Passo a passo con le nuvole grigie
in cerca del
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| un fiore, un colore, ed all’improvviso
riappari dalla memoria-
mia rosa d’inverno, che sei appassita
per quel male oscuro, debellato
troppo tardi-
atroce estate di caldo e sofferenza,
passata in stanze umide di ospedale,
in attesa di giorni
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Sei rosa tulipano od orchidea?
Sei solo un maledetto punto nero
che ha ritrovato casa nel mio petto
e cura la sua sete in un deserto.
Profuma o non odora la tua essenza?
Sei un fiore disgraziato che consuma
e scava a fianco al cuore con
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Ho chiuso la porta
lascio fuori la mia vita
rimango sola dentro di me
non vedrò la luce
voglio sentire il cuore
piangere di dolore
sanguinare lacrime d’amore
affogare le pene
nel buio delle radici
cercherò di trovare la luce
per rinascere
e
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Vedi,
c’è una falce di luna sottile
nel cielo imbrunito
che taglia le stelle d’argento
Io cullo i colori
che c’erano fino a poco fa
e che il vento della notte
ha soffiato via per sempre
Mi accendo un pensiero
sottile come le parole
che non
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Silenziosa sei
tra coperte inondate
di piacevoli baci
al limite del mondo che vorrei.
Abbraccio l’estasi al tramonto
sinossi d’impervie movenze
al capezzale dei mie desideri
avvolgendoti respiro l’aria che ti ha creata.
Donna
amo tutto di
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È stato un colpo di tosse
che ci ha fatto incontrare
quel fazzolettino di classe
bianco motivo per parlare
mannaggia arriva singhiozzo
interrompe il conversare
zolletta di zucchero spezzo
balsamo per cavo orale
per togliermi
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 | Sono il tuo veleno,
che lento scende
come fruttato nettare,
dalla mente al cuore.
Con suadente lentezza
so percorrerti e stringerti la gola.
Sono la nera ombra proiettata
sulle pareti nascoste dei tuoi istinti,
nel labirinto del tuo solitario
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 | Parliamo a te donna medicina,
a te che amiamo, che preghi
con le tue mani del fare,
Hai imparato a osservare
dal saggio sulla poltrona, ma
da Flora ne apprendesti ogni pazienza.
Reggi la cascata, non cedendo,
aspetti conoscendo il dono
che
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 | Adoro la tua perfetta
combinazione armonica;
colori forme e occhi.
Caduco essere, di fronte
al mondo intero, tu sei
ma... per me eternamente
bella, gioia di quello specchio
che è il mio cuore .
Cresce la tua bellezza
con il nostro amore
e
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6638 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 991 al n° 1020.
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